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Livorno «Oggi gli studenti hanno realizzato un sogno». L’entusiasmo della prof Claudia Tirendi è quello dei suoi studenti del liceo Cecioni. Uno specchio di un evento speciale. Incontrano la scrittrice Catherine Dunne, quell’ autrice che scrive i libri che studiano. L’autrice più famosa d’Irlanda è lì, davanti a loro, all’ex cinema Aurora durante la tre giorni del San Patrizio Livorno Festival di cui lei è confondatrice i nsieme a Massimiliano Roveri.

Sono tre i romanzi della Dunne letti dai ragazzi del Triennio linguistico (e non solo) del Cecioni “In the Beginning”, “The things we know now” e “Heart of Gold” e si apprestano a discuterne in occasione proprio del prossimo Cream Tea il 27 marzo nell’aula magna di via Galilei. «Mai i ragazzi avrebbero immaginato che la loro beniamina si sarebbe seduta in insieme a loro per parlare di libri, di scrittura e dei personaggi dei romanzi che i ragazzi hanno tanto amato», continua la prof che porta avanti il progetto “The cream tea and old books debating society” insieme a tutte le colleghe/i del dipartimento di inglese, soprattutto a coloro che fanno parte del progetto Clare Avison, Sofia Dell’Accia, Emiliano Dominici, Francesca De Cesare, Lorella Ferri, Francesca Figaro e Michela Grassi.

Ed è nell’ambito del progetto che gli studenti sono all’ex cinema Aurora. Perché questo in questo percorso i ragazzi leggono romanzi classici e contemporanei in lingua inglese e poi ne parlano una volta al mese davanti ad una tazza di tè e biscotti. «E’ una sorta di book-club che però ha l’ambizione di avvicinare ai ragazzi alla letteratura tanto da poterla considerare una compagna di vita che ci aiuti a “vedere” l’altro e comprendere noi stessi e le nostre emozioni. Il tutto, perché no, in Inglese, visto che chi organizza i tè letterari sono i ragazzi del Liceo Linguistico», spiega ancora Tirendi. Durante il faccia a faccia Catherine Dunne risponde alle domande dei ragazzi: «Ha mai avuto il blocco dello scrittore?». «Heart of Gold è una storia dal punto di vista di Miriam, mentre la scriveva aveva presente anche il punto di vista di Marie Claire?». E ancora: «Come ha trovato il coraggio di pubblicare la prima volta? Ha mai scritto e poi non pubblicato un libro?». Poi vanno nello specifico di quel che hanno letto di Dunne. «Nel romanzo “In the Beginning” Rose ha superato il trauma della separazione molto velocemente, ma nella vita reale è molto più complicato che nei libri, non crede?».

Prima molto timidi i ragazzi, incoraggiati dal fare accogliente e sincero della scrittrice rompono il ghiaccio ed un’ora corre via veloce. Piacevole. Un momento di crescita e di confronto. Gli studenti coi volti fieri e sorridenti sono la prova di quanto sia un sogno che si avvera. Una distanza che si abbatte, tra autore e studente. Un modo per incentivare la lettura. La conoscenza attiva.

«Da insegnante e ideatrice del progetto Cream Tea anche - prosegue con orgoglio la professoressa - io sono frastornata ed esaltata dall’esperienza: sento orgoglio per i nostri ragazzi, ammirazione per l’artista Catherine Dunne, che in un mondo dove tutti cercano di convincerci di quanto siano grandi, rimane umile, in ascolto, capace di arrivare dritta al cuore delle vecchie e delle nuove generazioni». Grazie a questa iniziativa da una parte il San Patrizio Livorno festival si apre concretamente alla città e alle sue anime. Nel segno di quella multicultura e pluralità che lo contraddistingue. Dall’altra, tirando dentro gli studenti, permette di abbattere muri, di promuovere il confronto e l’incontro tra la scuola e gli autori che si studiano sui banchi. E la Dunne va dritta al cuore. «Che persona eccezionale - chiude l’insegnante che ci tiene a ringraziare per questo bel momento di scambio, di cultura, di lingua inglese - Grazie Catherine e grazie a Max Roveri, ad Ola MajeKodunmi, giovane scrittrice che ha affiancato Dunne nell’incontro coi ragazzi, al Comune di Livorno, all’Aurora, al preside e al suo staff che supporta il progetto».l


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Livorno, gli studenti del Cecioni incontrano Catherine Dunne: «Studiare sui suoi libri per noi è un sogno»

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20.03.2024

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Livorno «Oggi gli studenti hanno realizzato un sogno». L’entusiasmo della prof Claudia Tirendi è quello dei suoi studenti del liceo Cecioni. Uno specchio di un evento speciale. Incontrano la scrittrice Catherine Dunne, quell’ autrice che scrive i libri che studiano. L’autrice più famosa d’Irlanda è lì, davanti a loro, all’ex cinema Aurora durante la tre giorni del San Patrizio Livorno Festival di cui lei è confondatrice i nsieme a Massimiliano Roveri.

Sono tre i romanzi della Dunne letti dai ragazzi del Triennio linguistico (e non solo) del Cecioni “In the Beginning”, “The things we know now” e “Heart of Gold” e si apprestano a discuterne in occasione proprio del prossimo Cream Tea il 27 marzo nell’aula magna di via Galilei. «Mai i ragazzi avrebbero immaginato che la loro beniamina si sarebbe seduta in insieme a loro per parlare di libri, di scrittura e dei personaggi dei romanzi che i ragazzi hanno tanto amato», continua la prof che porta avanti il........

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