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LIVORNO. «Ce l’abbiamo fatta: i vecchi lavatoi sono stati ripuliti». È una frase che accomuna tutti ad Antignano, soprattutto quei pasionari della storia e della memoria del “paese”, perché così ancora lo vive chi abita quel quartiere al salmastro tra il mare e il verde delle colline, dell’associazione Vivi Antignano.

Esclama forte quelle parole la presidente Daniela Marini quando vede la “sua” Fonte Vecchia ripulita da una foresta di vegetazione e fango che da anni fagocitava le vecchie vasche centenarie. E ringrazia il giornale Il Tirreno che il 13 marzo scorso dedica un ampio servizio a quel tempio delle massaie già presente nelle mappe del 1600, da troppo tempo travolto da incuria e abbandono. Con il colpo di grazia dei danni dell’alluvione del 2017. A distanza di neppure un mese da quella luce accesa sui tesori cittadini e sulla voglia di vederli tornare a vivere ecco che il Comune, insieme all’intervento concreto di Asa ripuliscono «era in programma», afferma il presidente Stefano Taddia. È un bel regalo alla comunità antignanese e alla città tutta.

«Noi ci siamo insediati come associazione nel 2019 e mai avevo visto i vecchi lavatoi ripuliti dalla vegetazione che li aveva ricoperti e aveva quasi interdetto il passaggio: il servizio del giornale ha colto nel segno e ringraziamo Comune e Asa per aver fatto un lavoro importante per l’identità del paese e cittadina a cui la nostra comunità tiene moltissimo», prosegue Marini. Qui via del Ciliegio, i lavatoi sono in fondo ad una stradina pressoché invisibile del borgo. E quella Fonte Vecchia, riemersa dalla giungla verde, fu la prima a fornire l’acqua al Castello del Granduca, ancora prima che nascesse il paese. Si parla di metà Seicento.

Era il tempio delle massaie e delle lavandaie. È stato per secoli il luogo, il ritrovo, la socialità, l’identità di Antignano. Oggi per i lavatoi comunali con le due grandi vasche in pietra serena potrebbe cominciare una nuova vita. È la prima tappa di un percorso: via la vegetazione selvaggia si rivedono bene le colonne che sorreggevano la tettoia.

E alla bella notizia addirittura Simonetta Balestri, la narratrice della storia dei lavatoi cittadini, si emoziona. «Un miracolo che sia successo: ce l’abbiamo fatta, sono contentissima. Lo aspettavamo da tanti anni ed è un riconoscimento alle lavandaie livornesi e antignanesi che hanno fatto storia – e aggiunge – Si erano dimenticati di loro, ma la nostra emancipazione passa anche attraverso il valore di queste donne che non deve morire, è identità cittadina».

Riprende la presidente di Vivi Antignano: «Dopo anni rivedo finalmente il muro che circonda la fonte: come associazione ci mettiamo a disposizione del Comune per stringere un patto di collaborazione e mantenere l’area in ordine e monitorarla anche di sera».

Il sogno sarebbe quello, passo dopo passo, di fare di quell’area lungo fiume il polmone verde del “paese”. «Perché non pensare anche ad un percorso dei lavatoi livornesi da proporre per valorizzare questa tradizione? ».

E intanto con lo scorrere degli anni, non si è mai interrotto il getto d’acqua dei lavatoi, che scorre h 24. Difficilmente la sorgente, passando sotto un contesto urbanizzato, sarà potabile. Comunque ci sono analisi in corso da parte di Asa che felicemente commenta l’intervento di pulizia.

«Quando mesi fa facemmo un sopralluogo sul posto col Comune non ci si passava: siamo felici di aver svolto un intervento che era in programma con l’obiettivo di dare continuità alla pulizia del luogo – e prosegue – Sposiamo l’idea di valorizzare la cultura dell’acqua: stiamo facendo delle analisi per capire se fosse possibile rimettere in uso la sorgente, altrimenti metteremo una fontanella di acqua pubblica potabile». E l’assessora all’Ambiente Giovanna Cepparello esulta insieme alla comunità. E va oltre: «Quello della pulizia è un primo passo che volevamo fare: l’idea è quella di installare dei pannelli informativi per raccontare la storia dei vecchi lavatoi e una panchina per godersi il luogo».

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Puliti i vecchi lavatoi. «Ce l’abbiamo fatta»

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06.04.2024

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LIVORNO. «Ce l’abbiamo fatta: i vecchi lavatoi sono stati ripuliti». È una frase che accomuna tutti ad Antignano, soprattutto quei pasionari della storia e della memoria del “paese”, perché così ancora lo vive chi abita quel quartiere al salmastro tra il mare e il verde delle colline, dell’associazione Vivi Antignano.

Esclama forte quelle parole la presidente Daniela Marini quando vede la “sua” Fonte Vecchia ripulita da una foresta di vegetazione e fango che da anni fagocitava le vecchie vasche centenarie. E ringrazia il giornale Il Tirreno che il 13 marzo scorso dedica un ampio servizio a quel tempio delle massaie già presente nelle mappe del 1600, da troppo tempo travolto da incuria e abbandono. Con il colpo di grazia dei danni dell’alluvione del 2017. A distanza di neppure un mese da quella luce accesa sui tesori cittadini e sulla voglia di vederli tornare a vivere ecco che il Comune, insieme all’intervento concreto di Asa ripuliscono «era in programma», afferma il presidente........

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