«L’impatto delle recensioni sui social su un sistema turistico? È altissimo, nel bene e nel male. D’altronde, se così non fosse, non si assisterebbe alla crescita esponenziale delle false valutazioni». Parte da qui Marinella Petrocchi, ricercatrice senior dell’Istituto di Informatica e Telematica del Cnr, che per mestiere si occupa di tecniche automatiche per lo svelamento di falsi account sui social media e di fake detection, ossia di rilevamento di tutto ciò che di falso circola on line e sui social.

È da questa prospettiva che guarda al “Regional tourism reputation index 2023”, lo studio di Demoskopika che ha visto scivolare la Toscana dal secondo al sesto posto nazionale proprio a causa dei feedback negativi degli utenti sui principali social e del rating di valutazione del sistema ricettivo sulle più importanti piattaforme di prenotazione on line.

«C’è da essere preoccupati – conferma la ricercatrice – perché ormai una parte importante delle scelte di consumo è basata proprio sulle recensioni degli utenti, soprattutto quando si parla di destinazioni dei viaggi» spiega Petrocchi lanciando un allarme per le false recensioni: «Benché illegali, sono in netta crescita e fatte con tecniche sempre più raffinate in modo da renderle sempre meno riconoscibili».

La questione riguarda da vicino anche la Toscana: «Nel 2019 abbiamo fatto un studio che prendeva in considerazione le recensioni su Tripadvisor di alberghi e ristoranti della regione da cui è emerso che fra il 15 e il 20% di esse sono quantomeno anomale se non chiaramente false». Da allora sono passati quasi cinque anni, «ma credo che la situazione sia peggiorata: con le piattaforme d’intelligenza artificiale, vedi Chatgpt, si possono produrre testi paragonabili a quelli di un essere umano quasi a costo zero». La sottolineatura è tutt’altro che irrilevante «perché, ormai, le recensioni sono diventate così importanti che si paga per farle fare» racconta.

Sono due le modalità con cui si reclutano i recensori: «Da un lato – riprende Petrocchi – lo si fa attraverso meccanismi di profilazione, utilizzando le tracce che lasciamo sulla rete e facendo la proposta a chi si presume possa avere un particolare interesse in un determinato settore, dall’altro si guarda all’estero e in particolare a quei Paesi in cui le condizioni economiche non sono particolarmente floride». A tutti si chiede «una recensione positiva per un determinato locale o prodotto, ma sovente anche una negativa nei confronti della concorrenza».

E spesso non si bada a spese: ai recensori si paga una cena in un ristorante o un soggiorno in un albergo per aggirare le restrizioni di alcune fra le più importanti piattaforme: «Su Booking, ad esempio, si è abilitati solo dopo aver dato prova di essere stati in una certa struttura, ma pagando qualcuno per andarci, questa restrizione può essere superata».

Un capitolo a parte riguarda le analisi basate sugli indici di reputazione online e social. «Parlo in generale e non dello studio di Demoskopika, ma sicuramente è fondamentale che siano utilizzati strumenti di fake detection per individuare ed escludere almeno la gran parte delle recensioni anomale – conclude –. Se non lo si fa, non credo che lo studio possa essere considerato del tutto affidabile».


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Il turismo toscano ko sui social: «Impatto enorme sul settore». Come funziona il mercato delle recensioni

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05.02.2024

«L’impatto delle recensioni sui social su un sistema turistico? È altissimo, nel bene e nel male. D’altronde, se così non fosse, non si assisterebbe alla crescita esponenziale delle false valutazioni». Parte da qui Marinella Petrocchi, ricercatrice senior dell’Istituto di Informatica e Telematica del Cnr, che per mestiere si occupa di tecniche automatiche per lo svelamento di falsi account sui social media e di fake detection, ossia di rilevamento di tutto ciò che di falso circola on line e sui social.

È da questa prospettiva che guarda al “Regional tourism reputation index 2023”, lo studio di Demoskopika che ha visto scivolare la Toscana dal secondo al sesto posto nazionale proprio a causa dei feedback negativi degli utenti sui principali social e del rating di........

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