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LIVORNO. Si racconta che Ludwig Van Beethoven fosse già completamente sordo quando compose la sua nona sinfonia e che un amico dovette tirargli un braccio perché si girasse e vedesse tutto il pubblico in piedi ad applaudire l'esecuzione della prima, il 7 maggio 1824 al teatro di Vienna. Marco Cardani invece non ha alcun problema di udito e non ha avuto alcuna difficoltà a sentire lo scrosciante applauso che ha accompagnato la fine della partita della sua squadra, nona vittoria consecutiva, record assoluto nella storia della PL fra serie A e serie B, con il gioco della Caffè Toscano che per buoni tratti è sembrato, appunto, una sinfonia.
Una gran bella sinfonia. Normale quindi che il volto del coach biancazzurro sia il ritratto della felicità, quando si presenta al tavolo delle interviste. «Sì – dice – tolti i primi 5 minuti, quando siamo stati un po' soft e forse in ritardo su certe chiusure difensive e un po' distratti su alcune palle perse, poi non ho davvero il minimo appunto da fare sulla nostra prestazione. Siamo stati bravi ad aggredire i loro palleggiatori, c'è stato un ottimo lavoro da parte dei lunghi e credo che abbiamo dato un bel segnale. Questa è la nostra miglior versione, sia difensiva (nel terzo quarto Legnano ha segnato 5 punti, di cui 3 negli ultimi 90”, n.d.r.) che offensiva».
E non c'è stato nemmeno bisogno di ricorrere al tiro da 3 punti...
«Questo è dipeso anche e forse principalmente da una loro scelta. Hanno deciso di negarci il tiro dalla lunga, ma questo ha aperto delle voragini in area e i nostri lunghi sono stati bravissimi a sfruttarle, il pick and roll ha funzionato benissimo».
É stata la miglior prestazione stagionale della squadra?
«Non lo so. Io non mi dimentico la vittoria a Montecatini di prima di Natale, per valore della posta in palio, per qualità dell'avversaria e del gioco espresso. Certo, come già detto, è stata una buonissima partita».
Ancora primi da soli, ma ora il vantaggio è raddoppiato, al di là che la Libertas deve recuperare una partita. Ma intanto Herons ha perso.
«Sì – conferma Cardani – ma essere primi è una cosa che fa piacere, certo, ma non è che alla fine della regular season ci daranno un premio, se non quello di giocare in casa tutte le eventuali “belle”. Quello che conta è fare bene nei play-off e è per questo che dovremo continuare a lavorare tutti i giorni».
Due battute anche con Momo Diouf, gran mattatore della partita con il suo 9/9 dal campo e il 2/2 dalla linea oltre al solito corollario di stoppate e rimbalzi. «Sinceramente – dice – pensavamo a una partita più difficile, ma forse siamo stati bravi noi a farli diventare piccoli, mettendo in campo tutta la nostra fisicità e il nostro atletismo. La mia miglior prestazione in maglia PL? Per quanto riguarda questo campionato sicuramente sì, ma non basta. Guardiamo avanti».
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QOSHE - La nona sinfonia di Cardani. «La faccia più bella della PL e non vogliamo fermarci» - Francesco Parducci
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La nona sinfonia di Cardani. «La faccia più bella della PL e non vogliamo fermarci»

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27.02.2024

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LIVORNO. Si racconta che Ludwig Van Beethoven fosse già completamente sordo quando compose la sua nona sinfonia e che un amico dovette tirargli un braccio perché si girasse e vedesse tutto il pubblico in piedi ad applaudire l'esecuzione della prima, il 7 maggio 1824 al teatro di Vienna. Marco Cardani invece non ha alcun problema di udito e non ha avuto alcuna difficoltà a sentire lo scrosciante applauso che ha accompagnato la fine della partita della sua squadra, nona vittoria consecutiva, record assoluto nella storia della PL fra serie A e serie B, con il gioco della Caffè Toscano che per buoni tratti è sembrato, appunto, una sinfonia.
Una gran bella sinfonia. Normale quindi che il volto del coach........

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