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LIVORNO. La vittoria di Caffè Toscano PL nel posticipo di lunedì a Castellanza su Legnano apparentemente non aggiunge e non toglie niente al cammino fin qua fatto dalla squadra di Marco Cardani: in vetta alla classifica era a pari punti con Herons Montecatini la PL e prima è rimasta, sempre spalla a spalla con i termali, anche dopo la partita.

In realtà non è così: qualità e blasone dell'avversario e lo svolgimento (sopratutto l'epilogo) della partita non possono non aggiungere autostima e consapevolezza allo staff e ai giocatori. Il che non deve tramutarsi in presunzione o nel pensiero che il vento sempre gonfi le vele e soffi da poppa. “Avanti così, un passo alla volta”, rispondeva lapidario il g.m. Gianluca Petronio a chi gli faceva i complimenti, lunedì sera, a partita appena finita. In un campionato lungo e massacrante nel quale in ogni turno si cela un'insidia non si può sperare, né pensare che tutto debba andare sempre liscio.

Ma i miglioramenti nel gioco e nell'atteggiamento della PL sembrano costanti. Cerchiamo di indagarli.

Campori e Diouf super

Tutto o quasi, evidentemente, altrimenti vorrebbe dire l'essere in testa alla classifica per caso e invece non è così. Vanno i miglioramenti evidenti, rispetto alla scorsa stagione, di due fra i confermati e cioè Diouf e Campori. Il primo non è più il giocatore verticale, spettacolare ma poco altro che in più occasioni era sembrato nella scorsa stagione, quando oltre agli halley oop e a qualche rimbalzo in alta quota non è che ci si potesse aspettare molto di più. Ora, oltre ad aver impennato verso l'alto le sue cifre, specie quelle dei punti segnati e della percentuale di tiro, sembra un giocatore più maturo, più consapevole, un'alternativa a Pagani (con il quale si è visto contro Legnano può giocare anche accoppiato) più che un cambio.

Campori sembra semplicemente un altro giocatore: ottimo difensore lo è sempre stato, in questo campionato, promosso al ruolo di capitano, ha aggiunto punti segnati, recuperi, rimbalzi. Accettato di buon grado il ruolo di sesto uomo di lusso deve aver capito da subito che l'importante non è tanto chi comincia le partite, ma chi le finisce. E lui, nei finali infuocati, sembra sguazzarci come il suo idolo Pecco Bagnaia in un GP bagnato dalla pioggia: per conferme riguardare il video dell'ultimo minuto della partita di Castellanza. Prima la palla rubata e i due liberi che hanno portato la PL al + 3, poi la difesa che ha costretto l'imprendibile (fin lì) Nick Raivio a prendersi un tiro sbilenco e fuori assetto, troppo anche per un fenomeno come lui.

Bravo Cardani

Va infine, e parecchio, anche coach Cardani. Senza stare a rivangare il fatto che è stato il primo a portare in una bacheca livornese un trofeo senior, ha il merito di aver rinvigorito un Pagani dopo qualche giornata nella quale il lungo di Busto Arsizio era sembrato in piena crisi di identità e aveva suscitato anche qualche perplessità in parte della tifoseria.

Come? Semplicemente coinvolgendolo di più, riuscendo a limitare parecchio il ricorso al tiro pesante. La PL aveva tirato da tre 31 volte alla prima giornata, 32 alla seconda, 28 alla terza e 26 alla quarta con solo tre tentativi a bersaglio, prima e forse unica causa della sconfitta interna contro S.Antimo, senza la quale il primato ora non sarebbe in coabitazione ma in solitario. Poi le conclusioni dalla lunga si sono progressivamente ridotte, fino a toccare il minimo stagionale proprio contro Legnano, 15. Chiaro che in questo modo siano i lunghi a beneficiarne di più e Pagani, ora che ha ritrovato i numeri in attacco (18 lunedì) non dovrà fare altro che trovare il modo di limitare le palle perse per tornare a essere uno dei centri dominanti del campionato, come del resto ci si attendeva da lui.

Calare le palle perse

Cosa non va? Difficile trovare qualcosa che non vada in una squadra in striscia vincente da cinque partite, tre delle quali vinte in trasferta. Volendo cercare il pelo nell'uovo si può eccepire che le palle perse sono ancora un nervo scoperto e regalano agli avversari pericolosi possessi aggiuntivi. Ma le 17 di Castellanza devono spaventare fino a un certo punto: quasi la metà sono state perse dal solo Pagani e quindi se, come si diceva prima, il centro biancazzurro riuscirà a limare questo neo, anche il numero complessivo dovrà calare.

Resta, a volte, una certa tendenza a concedere qualche rimbalzo offensivo di troppo ma, ripetiamo, è un po' un cercare il pelo nell'uovo, almeno in questo periodo.

Infine, per la seconda volta in stagione (la prima fu a Piacenza, altra trasferta vittoriosa) Chiarini non ha toccato la doppia cifra. Nessun problema, quando le cose vanno bene lo stesso. Ma siccome la doppia è abbondantemente nelle mani del gaucho, a volte piacerebbe vedere da parte sua un po' di altruismo in meno e qualche iniziativa personale in più. Anche perché quando decide di attaccare il ferro di modi per fermarlo, oltre al fallo, non è che ne esistano molti.




QOSHE - PL. Tre uomini e una testa - Francesco Parducci
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PL. Tre uomini e una testa

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16.11.2023

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LIVORNO. La vittoria di Caffè Toscano PL nel posticipo di lunedì a Castellanza su Legnano apparentemente non aggiunge e non toglie niente al cammino fin qua fatto dalla squadra di Marco Cardani: in vetta alla classifica era a pari punti con Herons Montecatini la PL e prima è rimasta, sempre spalla a spalla con i termali, anche dopo la partita.

In realtà non è così: qualità e blasone dell'avversario e lo svolgimento (sopratutto l'epilogo) della partita non possono non aggiungere autostima e consapevolezza allo staff e ai giocatori. Il che non deve tramutarsi in presunzione o nel pensiero che il vento sempre gonfi le vele e soffi da poppa. “Avanti così, un passo alla volta”, rispondeva lapidario il g.m. Gianluca Petronio a chi gli faceva i complimenti, lunedì sera, a partita appena finita. In un campionato lungo e massacrante nel quale in ogni turno si cela un'insidia non si può sperare, né pensare che tutto debba andare sempre liscio.

Ma i miglioramenti nel gioco e nell'atteggiamento della PL sembrano costanti. Cerchiamo di indagarli.

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Tutto o quasi, evidentemente, altrimenti vorrebbe dire l'essere in testa alla classifica per caso e invece non è così. Vanno i........

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