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LIVORNO Vi erano tempi nei quali l’unico libro che una cabina telefonica potesse ospitare era l’elenco telefonico, poi nemmeno quello visto come quasi tutte queste siano state rimosse dalla Telecom.

Ma “una su mille ce la fa” a rimanere in vita. Questo grazie a Giovanni Neri, già giornalista del Tirreno, che ha avuto la felice e originale idea di trasformare una delle cabine superstiti (ma solo come struttura esterna, senza funzione telefonica) in un angolo di scambi letterari rifornendola periodicamente di libri che il passante prende e se vuole riporta dopo la lettura magari assieme ad altri volumi che in casa prendono ormai troppo posto.

La fortunata cabina è quella in piazza Benedetto Brin, di fronte alla Baracchina Bianca. «Un po' il “rifornimento” di libri nasce da vecchio materiale già conservato al Tirreno, un po' dalla mia biblioteca personale. Io sono un divoratore di libri (nonchè scrittore ndr) e di conseguenza non mi manca la possibilità di “rinfrescare” la postazione».

Peraltro Neri ha associato la funzione culturale con quella artigianale vista l’opera da falegname grazie alla quale ha munito la cabina di due mensole ad hoc per i testi e trasformando una vecchia Panda in un furgoncino per il trasporto dl materiale.

«Certo qualcuno qui ci porta pure “troiai” di alcuna effettiva utilità – aggiunge il giornalista - (che io rimuovo) ma devo dire che in maggioranza sono libri leggibili».

La dimostrazione del successo dell’iniziativa (nata nel periodo Covid) sta nel viavai delle persone che , durante il colloquio con il “libraio”, accedono alla cabina per consultare le novità. «Ci sono però tre problemi con la cabina-libreria…».Ce li esponga.

«Il primo un generico rischio di vandalismi che devo dire ad oggi senza particolare riscontri».

Il secondo ? «Il secondo è legato a qualche persona ( o forse sempre la solita) che ogni tanto fa tabula rasa dei libri, presumibilmente per portarli su qualche bancarella per recuperare due spiccioli».

Messaggio arrivato.

Il terzo problema? «Il rischio effettivo che, come annunciato dalla stessa società, la Telecom rimuova la cabina. A questo punto - conclude Neri – dovrei pensare ad un’altra collocazione».

La Telecom è stata contattata dal Tirreno tramite mail e siamo in attesa di una risposta.

«Sarebbe carino – termina Neri la cui fantasia da scrittore abbonda– che come in una puntata di ”Ai confini con la realtà” squillasse il telefono “morto” della cabina con la Telecom in linea per annunciarmi che la rimozione è stata annullata”.

QOSHE - A Livorno la vecchia cabina telefonica diventa una mini biblioteca - Franco Marianelli
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A Livorno la vecchia cabina telefonica diventa una mini biblioteca

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29.04.2024

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LIVORNO Vi erano tempi nei quali l’unico libro che una cabina telefonica potesse ospitare era l’elenco telefonico, poi nemmeno quello visto come quasi tutte queste siano state rimosse dalla Telecom.

Ma “una su mille ce la fa” a rimanere in vita. Questo grazie a Giovanni Neri, già giornalista del Tirreno, che ha avuto la felice e originale idea di trasformare una delle cabine superstiti (ma solo come struttura esterna, senza funzione telefonica) in un angolo di scambi letterari rifornendola periodicamente di libri che il passante prende e se vuole riporta dopo la lettura magari assieme ad altri volumi che in casa prendono........

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