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cronaca

LIVORNO. Quanto dista Vicarello da Sanremo?Solo il tempo di una valutazione positiva da parte di Amadeus oppure di uno fra i tanti talent scout che ogni giorno, dentro il video, scelgono chi potrà partecipare o meno ai vari "Saranno Famosi" che i programmi ci offrono quotidianamente. Parliamo della frazione colligiana perché è da lì, il luogo nel quale abita, che già da anni, nonostante la giovanissima età (20 anni), è partita l’avventura di Sara Iachetta una promettentissima voce locale, calda e profonda, stile icone della musica afro americano come Aretha Franklin o Etta James, voce destinata, a giudizio di chi ha l’orecchio buono e se ne intende, a far parlare di sé.«Tutto cominciò quando avevo 16 anni ovvero une età nella quale cominci a pensare a cosa farai da grande. E siccome ritenevo di avere una bella voce dissi a mia madre:voglio cantare. Lei mi guardò un po’ stupita ma poi è diventata la mia prima fan».

E da allora cosa è successo?
«Beh, diciamo che mi sono presa delle belle soddisfazioni:partecipando a molte selezioni ho vinto nei primi anni di canto la settima edizione di "The Best" con tanto di borsa di studio presso il London College of Music di Roma. Poi ospite di

eventi e di sfilate di moda sino ad essere vincitrice del premio Cover per audizioni con il direttore di Radio Italia Antonio Vandoni. Di seguito l’ammissione alla Accademia Italiana per classificarmi poi prima all’evento "Mina contro Battisti».

Ma la cosa più interessante deve ancora venire e si chiama Festival della Canzone italiana
«Sì - sorride Sara -sono in corso per la fase finale di Sanremo

New Talent il prossimo 7 febbraio (fase finale).E dopo la vittoria al

Pisa Next Year Contest e inoltre la soddisfazione di aver aperto il

concerto di Fabri Fibra l’ultimo giorno dell’anno a Pisa, una piccola

speranza la tengo».

Il tuo rapporto con il pubblico?
«Ovviamente faccio di tutto per farmi apprezzare ma la cosa alla quale più tengo è che il pubblico "senta" le stesse cose che sento io mentre canto:se è una canzone di felicità mi piacerebbe che chi ascolta goda di un minuto di felicità, se canto una canzone triste che percepisca la mia tristezza. Perchè io sono sempre me stessa - sorride - ma quando canto ancora di più».

Sara ha un ringraziamento da fare per come sta andando avanti questa sua avventura musicale
«A Valeria Iaquinto e Marta Priore dell’agenzia Andromedart che sono le mie "agenti": senza il loro aiuto non avrei avuto le soddisfazioni professionali che ho ricevuto».

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