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LIVORNO. Non poteva che essere il 31 gennaio giorno in cui si festeggia San Giovanni Bosco il giorno nel quale Giuseppe (per tutti Beppe) Baldanzi ha scelto di andarsene a 73 anni per le conseguenza di malore avuto circa un mese fa: lui cresciuto nella comunità dei Salesiani e per anni responsabile del Centro Turistico Giovanile dell’oratorio e con una vita divisa tra fede, lavoro e impegno sindacale nella Uil .

Beppe si è spento iri mattina all’ospedale di Cisanello dove era stato ricoverato alcuni giorni fa in seguito ad un grave malore. Le sue condizioni erano apparse sin dall’inizio gravissime.
L’ospedale è stata la sua vita sin da bambino: figlio di due infermieri cattolicissimi è stato cresciuto tra le suore dell’ospedale stesso. «Addirittura pranzava e cenava con loro», ricorda commosso don Placido Bevinetto parroco della chiesa di san Giuseppe. Tra i due c’era un rapporto di grande amicizia e affetto. « Abbiamo perso un uomo buono sempre disponibile con tutti», le parole del sacerdote.

Baldanzi, prima infermiere, poi caposala e monitore ai corsi per la scuola infermieristica presto divenne coordinatore dei servizi sia tecnici sia logistici presso la direzione ospedaliera.
«Se c’era un problema da risolvere non ci si rivolgeva a un dirigente o un amministratore di viale Alfieri ma a Beppe che risolveva tutto” ricorda commosso un ex collega.»
«Ho un ricordo bellissimo di lui – racconta Massimo Bianchi storico vice sindaco socialista ed ex collega di Baldanzi – più volte ho avuto bisogno di un consiglio per esigenze sanitarie di familiari e lui ha sempre risolto tutto». «Se ne è andato un “accomunatore” – è il ricordo di Emilio Chierchia segretario provinciale della Uil sanità - ovvero un uomo che riusciva a trovare sempre un accordo tra posizioni tra loro diverse. Ho perso un compagno e un amico».

Commosso pure il cordoglio dell’Azienda Usl, una delle sue “famiglie” che ricorda come “pur essendo in pensione dal 2019 continuava a vivere il suo impegno quotidiano con la su presenza quotidiana negli uffici sindacali ospedalieri. Un abbraccio al figlio Alessio e alla compagna Antonella Perini coordinatrice infermieristica della stessa Asl”. Alcuni colleghi ricordano come “non ci sia stata una sola persona che ti abbia chiesto aiuto e che tu non abbia fatto di tutto per aiutarla quasi sempre riuscendoci. Sei una bella persona Beppe e rimarrai nei nostri cuori”.
Ed in effetti Beppe Baldanzi era proprio così: generoso, vulcanico. Aveva intessuto, negli anni, una serie di relazioni e rapporti che gli consentiva di conoscere l’ospedale e il mondo sanitario (non solo quello locale) alla perfezione,

Lo ricorda con grande affetto e tenerezza anche il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo con cui, soprattutto negli ultimi anni, si era fortificato un rapporto di grande amicizia: «Per me è un dolore immenso perché Beppe era un uomo generoso, un professionista della sanità sempre pronto ad aiutare tutti ma soprattutto era un Amico. Di quelli veri, sinceri, sempre pronti ad ascoltare e dare consigli e da cui sapevo di poter ricevere un parere schietto e disinteressato, anche quando non era magari uguale al mio. Cinque anni fa era andato in pensione dopo una vita trascorsa in ospedale ed essere stato tra i primi uomini diplomati alla scuola infermieri dell'ospedale di Livorno ma la sua attenzione e il suo Amore per le sorti della sanità toscana non è mai venuto meno. Mi mancheranno le sue telefonate, mi mancherà sapere il suo punto di vista. Mi mancherà tutto quello che abbiamo vissuto e condiviso insieme in questi anni. Addio, Beppe, fai buon viaggio. E grazie per essere stato un Amico prezioso nel pezzo di strada che ho avuto il privilegio di poter fare insieme a te».

La stessa compagna Antonella, che in questi giorni gli è stata sempre vicina insieme al figlio di Beppe, Alessio, lo vuole ricordare così: «In uno degli ultimi momenti nei quali era cosciente gli chiesi: “Beppe ma che scherzo mi hai fatto?” E lui sorridendo: “Uno scherzo da prete” ,alludendo alla sua vita vissuta fra i religiosi.
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QOSHE - Ospedale, sindacato e il mondo salesiano. Ciao Beppe, una vita al servizio degli altri - Franco Marianelli
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Ospedale, sindacato e il mondo salesiano. Ciao Beppe, una vita al servizio degli altri

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01.02.2024

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LIVORNO. Non poteva che essere il 31 gennaio giorno in cui si festeggia San Giovanni Bosco il giorno nel quale Giuseppe (per tutti Beppe) Baldanzi ha scelto di andarsene a 73 anni per le conseguenza di malore avuto circa un mese fa: lui cresciuto nella comunità dei Salesiani e per anni responsabile del Centro Turistico Giovanile dell’oratorio e con una vita divisa tra fede, lavoro e impegno sindacale nella Uil .

Beppe si è spento iri mattina all’ospedale di Cisanello dove era stato ricoverato alcuni giorni fa in seguito ad un grave malore. Le sue condizioni erano apparse sin dall’inizio gravissime.
L’ospedale è stata la sua vita sin da bambino: figlio di due infermieri cattolicissimi è stato cresciuto tra le suore dell’ospedale stesso. «Addirittura pranzava e cenava con loro», ricorda commosso don Placido Bevinetto parroco della chiesa di san Giuseppe. Tra i due c’era un rapporto di grande amicizia e affetto. « Abbiamo perso un uomo buono sempre disponibile con tutti», le parole del........

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