FIRENZE. Centoventi studenti avevano scelto l’istituto turistico Marco Polo di Firenze per il prossimo anno scolastico ma non potranno frequentarlo. Si sono fatti avanti in 386, troppi per la scuola fiorentina perché i posti ci sono, ma soltanto per 266 ragazzi e ragazze.

Per decidere chi escludere, il dirigente scolastico Ludovico Arte ha scelto la strada del sorteggio. Non a cuor leggero e ammette di essersi sentito turbato perché non si aspettava di avere a che fare con l’overbooking. Non nella sua scuola. «Come si può immaginare, un numero di iscrizioni superiori ai posti disponibili ha una doppia valenza – commenta il preside – Da una parte denota apprezzamento, ma dall’altra è fonte di amarezza. Ci è dispiaciuto escludere quei ragazzi, ma ringrazio i genitori che hanno compreso le nostre ragioni».

Fin dal primo momento, però, il dirigente scolastico ha voluto che la procedura di selezione dei 266 studenti che da settembre frequenteranno la prima superiore al Marco Polo fosse il più trasparente possibile. «Le estrazioni si sono svolte online per chi desiderava partecipare – prosegue Arte – Le reazioni sono state eterogenee: c’è chi ha pianto e chi è rimasto disorientato. Non ci sono stati insulti, solo civiltà e parole di dispiacere». La soluzione più semplice in casi del genere, adottata anche da numerosi istituti scolastici, è distribuire gli studenti in altre sedi, creando succursali. Una soluzione che il dirigente definisce non auspicabile perché, a suo avviso, «ne andrebbe a perdere la qualità stessa degli insegnamenti».

Il Marco Polo negli anni si è creato un suo spazio nella formazione e nell’educazione. «Basti pensare che fino a qualche anno fa era una scuola semivuota, le cui aule venivano addirittura prestate ad altri istituti in carenza di spazi – racconta il preside – Allora gli studenti iscritti, in totale, erano 600, un centinaio in prima superiore. Oggi, invece, sono 1.500, quasi 400 gli studenti in prima superiore. Il boom di iscrizioni di quest’anno ne è stata la riprova: frequentare il nostro istituto è una scelta razionale e ponderata. C’è consapevolezza e non superficialità perché tra scuola e studente si crea un forte legame. Nonostante la nostra costante partecipazione agli open day (le giornate dedicate alla presentazione della scuola, ndr), è il passaparola lo strumento che per primo convince i ragazzi a frequentare il nostro istituto. Se tra loro gira la voce che a scuola si trovano bene e che gli insegnamenti sono validi, vorranno studiarci con più piacere».

Ma qual è la particolarità del Marco Polo rispetto ad altre scuole superiori? «C’è grande comunicazione tra insegnanti e alunni. Per aiutare di chi ne ha bisogno, abbiamo psicologo e nutrizionista, poi non manca l’attenzione nei confronti di certi temi di attualità, come le guerre, e la sessualità – conclude Arte – Diamo un’educazione a tutto campo e poi non mancano i viaggi all’estero, i programmi Erasmus e l’insegnamento delle lingue più richieste al momento, come il cinese, il giapponese e l’arabo. Insomma, il Marco Polo è una scuola moderna e accogliente».

QOSHE - Scuola, al Turistico di Firenze 120 ragazzi restano fuori: l’estrazione si fa online - Giulia Poggiali
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Scuola, al Turistico di Firenze 120 ragazzi restano fuori: l’estrazione si fa online

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02.03.2024

FIRENZE. Centoventi studenti avevano scelto l’istituto turistico Marco Polo di Firenze per il prossimo anno scolastico ma non potranno frequentarlo. Si sono fatti avanti in 386, troppi per la scuola fiorentina perché i posti ci sono, ma soltanto per 266 ragazzi e ragazze.

Per decidere chi escludere, il dirigente scolastico Ludovico Arte ha scelto la strada del sorteggio. Non a cuor leggero e ammette di essersi sentito turbato perché non si aspettava di avere a che fare con l’overbooking. Non nella sua scuola. «Come si può immaginare, un numero di iscrizioni superiori ai posti disponibili ha una doppia valenza – commenta il preside – Da una parte denota apprezzamento, ma dall’altra è fonte di amarezza. Ci è dispiaciuto escludere quei ragazzi, ma ringrazio i........

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