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LIVORNO Nonostante il record negativo dall’arco (4/20, ma era 1/17 al 34’, mai così male) la Libertas conquista la terza vittoria di fila, la sesta nelle ultime sette giornate, e tiene il passo delle corazzate PL e Herons (quest’ultima appaiata, ma con una partita in più).

Contro Salerno i livornesi hanno avuto sempre il risultato in pugno, seppur per tre quarti non abbiano affondato il piede sull’acceleratore tenendo in vita una Arechi combattiva ma deboluccia. Poi nell’ultimo tempino è bastata una sgassata firmata da Bargnesi e Lucarelli per portare a casa due punti dovuti.

La pausa ci ha fatto bene? «La pausa si è vista», commenta alla fine il presidente Roberto Consigli. Perché qualcosa non è stato fluido, a partire dall’imprecisione nel tiro da fuori contro la zona, dovuta non a forzature ma ad una mira sbilenca, zona attaccata invece meglio con alcune incursioni di Tozzi, man of the match, e con qualche taglio sul fondo dei lunghi. Gli appena 11 punti realizzati nel terzo tempino sono lo specchio di qualche difficoltà di troppo in attacco, dove la Libertas ha perso anche 13 palloni, sbagliando per qualche leggerezza alcuni passaggi che contro altri avversari sarebbero stati puniti ben più pesantemente.

Ma c’è anche il lato mezzo pieno del bicchiere che giustifica il clima di fiducia che si respirava a fine partita, anche tra il pubblico: la difesa innanzitutto, che ha tenuto Salerno a 50 punti, ad un passo dal record scritto un mese fa a Crema (che fu fermata a 49). In questo senso ci sono almeno tre fotografie che ben descrivono lo spirito con cui la Libertas dei guerrieri ha giocato e sono le immagini di tre tuffi sul parquet a caccia di palloni vaganti di Tozzi, Bargnesi e Lucarelli. Un inno alla lotta, il marchio di fabbrica della Libertas andreazziana. «Anche nelle giornate storte in attacco, la difesa resta il nostro faro», evidenzia il diesse Gianluca Mannucchi.

Proprio in difesa non è passato inosservato l’atteggiamento di Diego Terenzi, il volto nuovo amaranto, che si è sbattezzato contro Spizzichini e Spinelli e alla fine ha chiuso con 3 rimbalzi e 2 recuperi. Nel suo scout ci sono anche 2 assist e la visione di gioco, la velocità dei polpastrelli, la capacità di trovare sempre l’uomo libero sono l’altra caratteristica che ha colpito dell’esterno pesarese. Qualcuno è rimasto stupito del fatto che abbia rinunciato a prendersi dei tiri, ma sulle capacità realizzative del play-guardia è difficile avere dubbi (basta vedere le statistiche degli ultimi dieci anni o ripensare ai 38 che ci rifilò due stagioni fa), mentre le sue doti di passatore sono state invece una bella sorpresa. E il fatto di essere entrato in punta di piedi in una squadra che non ha certo l’imbarazzo di trovare chi tira dimostra intelligenza e umiltà, il modo migliore per inserirsi in un gruppo di grande personalità offensive.

Andreazza ha provato più volte Terenzi insieme a Saccaggi e Bargnesi, giocando di fatto con tre piccoli, in una giornata in cui ha dovuto rinunciare ad Amos Ricci, la cui caviglia preoccupa (oggi e domani sono previsti altri accertamenti).

Ieri il coach, soprattutto nella prima parte del match, ha ruotato molto il roster: già dopo sette minuti e mezzo erano entrati in dieci. Il compito più complicato si prospetta per Andreazza nel riuscire a trasformare l’abbondanza in una risorsa e non in un problema: ancor più col rientro di Ricci, con l’inserimento di Terenzi e con la crescita di fiducia che sta vivendo Saccaggi in qualità di specialista. Ma vista in prospettiva, con 15 potenziali partite in 37 giorni di playoff, la profondità delle rotazioni potrà davvero essere l’arma in più della Libertas.

La partita è rimasta semi-aperta fino a fine terzo quarto, quando Salerno è rientrata dal meno 10 del 16’ (34-24) al meno 3 (42-39 del 25’). Lì Tozzi ne ha messi 5 di fila (47-39 al 30’). Al rientro in campo 5 punti di Bargnesi, 4 di Lucarelli e la bomba di Saccaggi hanno scritto il the end. l


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Libertas, la difesa non tradisce: batte Salerno ed è seconda

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04.03.2024

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LIVORNO Nonostante il record negativo dall’arco (4/20, ma era 1/17 al 34’, mai così male) la Libertas conquista la terza vittoria di fila, la sesta nelle ultime sette giornate, e tiene il passo delle corazzate PL e Herons (quest’ultima appaiata, ma con una partita in più).

Contro Salerno i livornesi hanno avuto sempre il risultato in pugno, seppur per tre quarti non abbiano affondato il piede sull’acceleratore tenendo in vita una Arechi combattiva ma deboluccia. Poi nell’ultimo tempino è bastata una sgassata firmata da Bargnesi e Lucarelli per portare a casa due punti dovuti.

La pausa ci ha fatto bene? «La pausa si è vista», commenta alla fine il presidente Roberto Consigli. Perché qualcosa non è stato fluido, a partire dall’imprecisione nel tiro da fuori contro la zona, dovuta non a forzature ma ad una mira sbilenca, zona attaccata invece meglio con alcune incursioni di Tozzi, man of the match, e con qualche taglio sul fondo dei lunghi. Gli appena........

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