CAMPO NELL'ELBA. Il sindaco-avvocato lo aveva detto al Tirreno in tempi non sospetti: «La decisione di non applicare la Bolkestein, prorogando le concessioni, può dare il via a battaglie legali con esiti incerti». Detto fatto la profezia si è avverata all’Elba, a pochi chilometri dal comune di Rio amministrato da Marco Corsini, unico primo cittadino toscano ad aver applicato la direttiva comunitaria. Il suo collega Davide Montauti dovrà difendere davanti al Tar la scelta sua e dell’amministrazione di Campo nell’Elba. È stato infatti chiesto «l’annullamento previa sospensiva» della delibera di giunta con oggetto “Concessioni demaniali marittime, differimento del termine di scadenza art. 3 comma 3 legge 118/2022 – Atto di indirizzo”. Vale a dire l’escamotage individuato dai comuni e regioni alla luce del silenzio del governo Meloni sulle aste.

A presentare il ricorso contro questa scelta è la società Barbatoja 1961 srl. Non un’impresa qualsiasi, ma l’azienda che opera da decenni nella frazione e nell’omonima spiaggia di Fetovaia. Per molti il diamante più splendente di tutta l’isola. E proprio da questo angolo di paradiso potrebbe innescarsi un effetto domino che farebbe cadere il castello delle concessioni balneari in deroga.

Una disputa di paese

In realtà obiettivo della Barbatoja srl non è quello di far saltare il pentolone della Bolkestein. La società di Fetovaia ha presentato ricorso non tanto per la deroga alle concessioni, ma perché è stata esclusa dalla stessa. «Con la delibera (proposta dall’assessore Jacopo Spinetti lo scorso 15 dicembre, ndr) sono state deferite al 31 dicembre 2024 tutte le concessioni demaniali in essere al 27 agosto 2022 e vigenti al 31 dicembre 2023: la concessione reclamata dalla srl in questione non era vigente perché scaduta in precedenza», spiega l’amministrazione di Campo nell’Elba. Una giustificazione burocratica dietro cui si nasconde una lite, di paese e giudiziaria, che va avanti da anni. Cause e contro-cause che si trascinano da anni davanti al Tar e ai tribunali civile e penali per presunte inadempienze del concessionario. «Abbiamo già vinto diverse cause anche in Cassazione e siamo forti di un’ordinanza del tribunale del riesame d i un certificato di conformità edilizia e idraulica del genio civile che ci ha già permesso di lavorare in passato», sottolinea Stefano Martinenghi, titolare di Barbabatoja srl.

Effetti a catena

«Io sono tranquillo e sono certo di vincere anche questa causa», prosegue Martinenghi. «Siamo preoccupati», risponde invece Montauti. Non tanto per l’esito della causa con Barbatoja srl, quanto per gli effetti a catena di una sentenza del Tar sfavorevole all’amministrazione: «A seconda della decisione dei giudici amministrativi, quest’anno tutte le spiagge di Campo nell’Elba potrebbero essere libere». La sentenza del Tar potrebbe infatti non solo limitarsi a mettere un punto tra i due contendenti, ma sospendere e annullare l’intera delibera che proroga le concessioni demaniali. «È un rischio che eravamo consapevoli di correre già quando ci siamo confrontati con Regione e Anci per valutare una linea comune sul caso concessioni – ammettono gli uffici del Comune –. Sapevamo dei possibili ricorsi da parte di chi sarebbe stato escluso dalle proroghe, ora tutto dipende dalla sentenza del Tar».

Tutto il castello a rischio

E l’esito della causa è atteso con attenzione ben oltre i confini di Campo e dell’isola d’Elba. Se il Tar dovesse dichiarare illegittima non solo la delibera campese, ma la procedura seguita dalla stragrande maggioranza delle amministrazioni comunali toscane, da Fetovaia potrebbe partire un precedente che farebbe giurisprudenza. E sono tanti i ricorsi e le denunce presentate in tutta Italia dalle associazioni di consumatori, che chiedono l’applicazione della Bolkestein nelle nostre spiagge.


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Bolkestein, nella spiaggia paradiso dell'Elba il primo ricorso contro le proroghe. A rischio i bagni di Campo nell'Elba

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14.03.2024

CAMPO NELL'ELBA. Il sindaco-avvocato lo aveva detto al Tirreno in tempi non sospetti: «La decisione di non applicare la Bolkestein, prorogando le concessioni, può dare il via a battaglie legali con esiti incerti». Detto fatto la profezia si è avverata all’Elba, a pochi chilometri dal comune di Rio amministrato da Marco Corsini, unico primo cittadino toscano ad aver applicato la direttiva comunitaria. Il suo collega Davide Montauti dovrà difendere davanti al Tar la scelta sua e dell’amministrazione di Campo nell’Elba. È stato infatti chiesto «l’annullamento previa sospensiva» della delibera di giunta con oggetto “Concessioni demaniali marittime, differimento del termine di scadenza art. 3 comma 3 legge 118/2022 – Atto di indirizzo”. Vale a dire l’escamotage individuato dai comuni e regioni alla luce del silenzio del governo Meloni sulle aste.

A presentare il ricorso contro questa scelta è la società Barbatoja 1961 srl. Non........

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