LIVORNO. La prima idea è stata quella di farla cucinare. Quale occasione migliore per mettere Eleonora Riso a suo agio nelle vesti di direttrice del Tirreno per un giorno? A declinare l’invito è stata la stessa vincitrice della 13ª edizione di MasterChef: «Vi prego, non fatemi mettere ai fornelli», ha risposto appellandosi al buon cuore di noi giornalisti e spiegando che «da quando ho vinto la mia vita è un turbinio di impegni e fatiche». Tuttavia, il fatto stesso di essere venuta in redazione non le ha consentito di dire no a un’altra nostra domanda: «Cosa prepari per il menu di Pasqua?».

Eleonora guarda i presenti nella sala riunioni del giornale con la stessa espressione stupita e preoccupata che aveva davanti a una “Magic box”. «Così è difficile: su due piedi e in pochi minuti. Sembra un paradosso, ma a MasterChef avevamo più tempo». Poi la livornese accetta la sfida, si concentra e, proprio come accadeva nella masterclass, trova una soluzione. Nasce così il menu per il pranzo di Pasqua da proporre ai nostri lettori. Un antipasto, un primo, un secondo e un dolce firmati Eleonora Riso.

Bouquet di carciofi

Il “parto” più difficile è stato quello dell’antipasto. Eleonora ragiona a voce alta. Prende ispirazione dal bouquet di frutta e verdura che le è stato regalato dal direttore del Tirreno e si concentra su un carciofo: «Si può friggere e appoggiare su una crema di zucca. Anzi no, forse è meglio puntare su una tartellette». La 13ª MasterChef smonta e rimonta il piatto che sta immaginando, poi arriva la soluzione: un “Bouquet di carciofi” realizzato con un carciofo alla giudia, su cui appoggiare un tuorlo d’uovo, da arricchire con una salsa verde senza aceto e lamelle di pecorino. Il piatto sembra bello e pronto, ma Eleonora non è contenta. Rispettando la sua idea di cucina senza sprechi, dà il tocco finale: «Con i “petali” e il gambo del carciofo, passati in forno e poi frullati, si può fare un fondo per completare il piatto e utilizzare tutto il prodotto».

Non mi fregola nulla

L’idea per il primo, invece, arriva quasi automatica. «Ho fatta assaggiare la fregola a mio padre: gli è piaciuta. E se piace a lui, punto su quella». Ecco dunque che la proposta pasquale di Eleonora è “Non mi fregola nulla”. Ossia la tipica pasta sarda, un cous cous di semola tostato, risottato con un brodo “veloce” di zafferano e mantecato con un caprino semi stagionato. Il tocco finale? «Delle albicocche disidratate saltate in padella con cipollotto e zucchero».

Agnello bello

Riso ha pochi dubbi anche sul secondo: «L’agnello a Pasqua non può mancare». Ma la sua proposta non prevede una cottura alla brace: «Meglio in umido, con l’aggiunta di semi di finocchio che danno freschezza, sfumandolo con la birra». Per completare il piatto una purea di topinambur «magari da servire anche in altre consistenze, come delle lamelle a crudo o fritte».

Colomba briaa

Infine il dolce. «La cosa più difficile: avevo terrore della prova con Iginio Massari», confessa. Ecco quindi che, per superare l’impasse, Eleonora fa affidamento sulla cucina di recupero: «Chi non ha in casa una Colomba in questi giorni?», si chiede prima di trovare una soluzione da MasterChef: «Tagliamola a fette, bagniamola con latte e rum e facciamola caramellare in padella con lo zucchero». E per i più golosi? «Un po’ di crema chantilly all’italiana o alla francese e spicchi d’arancia caramellati», conclude. E ora? Buon appetito a tutti i lettori che vorranno provare a mettere in pratica queste ricette.

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Eleonora Riso e il suo menù di Pasqua per i lettori del Tirreno: dal bouquet di carciofi alla colomba briaa

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17.03.2024

LIVORNO. La prima idea è stata quella di farla cucinare. Quale occasione migliore per mettere Eleonora Riso a suo agio nelle vesti di direttrice del Tirreno per un giorno? A declinare l’invito è stata la stessa vincitrice della 13ª edizione di MasterChef: «Vi prego, non fatemi mettere ai fornelli», ha risposto appellandosi al buon cuore di noi giornalisti e spiegando che «da quando ho vinto la mia vita è un turbinio di impegni e fatiche». Tuttavia, il fatto stesso di essere venuta in redazione non le ha consentito di dire no a un’altra nostra domanda: «Cosa prepari per il menu di Pasqua?».

Eleonora guarda i presenti nella sala riunioni del giornale con la stessa espressione stupita e preoccupata che aveva davanti a una “Magic box”. «Così è difficile: su due piedi e in pochi minuti. Sembra un paradosso, ma a MasterChef avevamo più tempo». Poi la livornese accetta la........

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