cronaca

«È solo un momento di crisi?» chiede Fabio Fazio. «Non lo so se è un momento. Vedremo. Essere una stratega sarebbe meglio della realtà che sto vivendo», risponde Chiara Ferragni, con la tuta grigia del “guardatemi come sto soffrendo” sostituita dal tailleur nero che qualsiasi ragazza della porta accanto avrebbe scelto per l’appuntamento importante. «È stato complicato sceglierlo», ammette a Fazio ma «è semplice, classico come piace a me».

Ha lasciato a casa il viso lavato con cui tutto il giorno nelle stories ha raccontato l’ansia e la paura per l’appuntamento sulla Nove mentre Fedez postava uno scatto della sua domenica con i figli ripresi di spalle. Ha promesso di essere sincera Chiara Ferragni in tv. «Autentica», «Me stessa», «Come realmente sono». L’ha detto e ripetuto più volte durante l’intervista a “Che tempo che fa”. La finzione e la realtà, la donna e l’influencer. Il cuore e il cervello. I social e la vita reale. Vera verità o opportunismo? Due persone o una sola? Chissà.

Si interrogano i tanti che hanno aspettato l’ingresso della Chiara nazionale dal presentatore che le domande richieste da Codacons non le ha fatte «non sono un grado di giudizio», ha commentato Fazio. Ma una risposta definitiva non ci sarà. «I social non sono tutto. Fuori c’è una vita bellissima», ha detto. E questo è il vero messaggio che fa un po’ sussultare. Lei, la regina, che tutto ha creato per i social e nei social, parla di «incontri con le persone, fuori» che «l’hanno fatta stare bene, sentire quella di sempre» mentre su Instagram gli haters le contestavano tutto. E il senso, banale eppure non scontato, di godersi quello che si vive: «Godersi il momento, spegnere il cellulare», ha detto Chiara nel suo momento-verità tra un «ringraziamento ai follower che l’hanno capita al 100%» e qualche lacrima che tutti si aspettavano.

A partire da lei che in tasca aveva il fazzoletto di carta. L’immagine riflessa di Chiara e Fedez su Instagram la commuove: la consegna dell’Ambrogino d’oro, lei e Federico che entrano per mano emozionati dopo la raccolta fondi andata a buon fine per la pandemia. Quello è il momento più bello della sua vita e della sua carriera. Il picco più alto. Lo raccontano i suoi occhi. È su quello scatto che si inumidiscono per la prima volta. E anche quando parla di quel 15 dicembre, data che ha segnato un confine umano e professionale, con l’esplosione del caso-Balocco. « Se – dice – sono stata fraintesa, è chiaro che qualcosa abbiamo sbagliato ma ero in buonafede» e per quanto riguarda la coppia: «Abbiamo avuto altre crisi, questa è più forte delle altre. Ci sentiamo, ci vogliamo bene».