Ibis sacri, è allarme in Toscana: «Divorano di tutto». Ecco perché sono pericolosi
Ad essere sacrificati, va detto, ci sono abituati. Accadeva secoli fa. Nell’antico Egitto, gli Ibis sacri rappresentavano la divinità Thot (il dio della sapienza, della scrittura e della matematica) e per invocare una grazia venivano mummificati e messi in anfore. L’Unione europea li ha inseriti nell’elenco delle specie esotiche invasive e la Regione Toscana li ha introdotti nel piano di controllo/eradicazione.
In Italia oggi ce ne sono 11.000 di cui in Toscana almeno 2.500. Con un problema: l’aumento vertiginoso e la pericolosità per le altre specie. Sono loro, i sacri, gli Ibis “cattivi”, destinati a diventare la versione peggiore dei gabbiani reali. Nulla a che vedere con i cugini con antenati europei, gli Ibis eremita di cui ne esistono pochissime specie al mondo. Quasi estinti da anni, un’associazione austriaca, “Förderverein Waldrappteam”, finanziata da un progetto europeo, sta cercando di reintrodurli nella loro area di origine. L’obiettivo è quello di ristabilire la rotta migratoria di questa specie (gli........
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