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Livorno Il Partito comunista italiano ha deciso: alle elezioni che a giugno decideranno il sindaco candiderà Lorenzo Cosimi. Tecnico audioprotesico alla Horentek, 48 anni, sposato con una bambina di 20 mesi, Cosimi è dal 2016 uno dei volti di riferimento del Pci: prima come segretario provinciale (fino al 2018, quando ha vissuto per un periodo insieme alla moglie a Cuba) poi come responsabile livornese del lavoro, oltreché membro del comitato centrale e della segreteria toscana del partito. È molto conosciuto in città anche per l’esperienza istituzionale fatta tra il 2009 e il 2014, quando è stato consigliere comunale di Rifondazione comunista.

Intervistato dal Tirreno a inizio gennaio, aveva confermato che il partito, guidato in città da Luigi Moggia, si sarebbe presentato alle prossime amministrative con il proprio simbolo, perché «è indispensabile che sia presente la sinistra di classe». Due giorni fa è arrivato il via libera ufficiale alla candidatura a sindaco da parte del comitato politico federale.

Un’investitura che Cosimi vive con un «senso di responsabilità enorme», «ringrazio i compagni per questa esperienza», «è chiaro che è un impegno che per me è quasi una missione, sia per la città sia guardando ai miei ideali», «spero di fare un ottimo lavoro e di poter portare avanti le nostre idee, i nostri programmi».

Quindi come cercherà di contraddistinguersi il Pci in questa campagna elettorale che vedrà – di nuovo – il mondo della sinistra frammentato? Lo ricordiamo: Sinistra italiana a Livorno correrà con il Pd; Rifondazione comunista starà con i 5 Stelle e Buongiorno; Potere al Popolo non si sa ancora, considerando il no ricevuto dai livelli nazionali all’alleanza con il M5S.

«Intanto – risponde Cosimi al Tirreno – vogliamo contraddistinguerci parlando seriamente dei problemi della comunità. La nostra ideologia si fonda sui temi del lavoro, della solidarietà, dell’autodeterminazione dei popoli, noi vogliamo mettere il nostro patrimonio culturale e politico a disposizione di un progetto per la rinascita di Livorno. Tutti si riempiono la bocca parlando di lavoro: siamo perché sì, Livorno abbia una rinascita sotto il profilo del lavoro, ma con un contributo netto e chiaro per i lavoratori, che vanno difesi e messi in condizione di essere il perno della società».

Cosimi aveva già avuto modo di spiegare che fino a oggi non c’è stata e ancora non c’è «possibilità di convergenza» con le altre forze di sinistra. «Per noi ora è importante tenere la barra dritta, portare nel dibattito i temi citati. Le nostre idee, i nostri programmi, parlare di come essere utili per cambiare la società, aiutare la città. È tutto un fare politica-spettacolo, ma per slogan non si va da nessuna parte. Noi vogliamo difendere oggi più che mai le classi dei lavoratori, le classi deboli, tenendo presente che c’è anche una proletarizzazione incredibile del ceto medio nella nostra e nelle altre città».

Alle elezioni politiche di un anno e mezzo fa, il Pci a Livorno prese 1.770 voti, il 2,3 per cento. Nel 2019, quando candidò Moggia, ottenne circa l’1,7 per cento (1.400 preferenze).

«Abbiamo scelto Lorenzo – spiega Moggia, da segretario provinciale – perché da anni è nel campo dei comunisti, è stato anche consigliere comunale di Rifondazione, quindi ha avuto un’esperienza istituzionale che dà valore alla lista. È un compagno che ha dimostrato negli anni di saper stare in politica, con un modo non personalistico, come vediamo di questi tempi, ma guardando ai temi. Insomma, ha una cultura politica di spessore e può rappresentare al meglio il partito in queste elezioni». A cosa punta il Pci? Quale risultato considererà una vittoria? «Ci vogliamo contraddistinguere sul piano della cultura politica, quella della sinistra di classe. Partendo da lavoro, sociale, sanità, temi da sempre comunisti. Puntiamo a riconfermare e aumentare il dato delle ultime amministrative, vorrebbe dire che abbiamo costruito qualcosa di buono».


QOSHE - Corsa a sindaco, il Pci candida Lorenzo Cosimi - Juna Goti
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Corsa a sindaco, il Pci candida Lorenzo Cosimi

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15.02.2024

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Livorno Il Partito comunista italiano ha deciso: alle elezioni che a giugno decideranno il sindaco candiderà Lorenzo Cosimi. Tecnico audioprotesico alla Horentek, 48 anni, sposato con una bambina di 20 mesi, Cosimi è dal 2016 uno dei volti di riferimento del Pci: prima come segretario provinciale (fino al 2018, quando ha vissuto per un periodo insieme alla moglie a Cuba) poi come responsabile livornese del lavoro, oltreché membro del comitato centrale e della segreteria toscana del partito. È molto conosciuto in città anche per l’esperienza istituzionale fatta tra il 2009 e il 2014, quando è stato consigliere comunale di Rifondazione comunista.

Intervistato dal Tirreno a inizio gennaio, aveva confermato che il partito, guidato in città da Luigi Moggia, si sarebbe presentato alle prossime amministrative con il proprio simbolo, perché «è indispensabile che sia presente la sinistra di classe». Due giorni fa è arrivato il via libera ufficiale alla candidatura a........

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