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Livorno Sulla parete della Casa del Popolo Heval in via Mentana c’è scritto: «Non rinchiuderti, Partito, nelle tue stanze, resta amico dei ragazzi di strada». La scritta è lì da sempre. Ma oggi qualcuno potrebbe anche leggerla come un messaggio in codice. Perché alla fine il gruppo livornese di Potere al Popolo ha deciso di non seguire la linea nazionale di Pap, che ha vietato l’alleanza con i 5 Stelle, e di entrare comunque nella coalizione che sostiene la candidatura a sindaca di Valentina Barale. Come? Senza il simbolo di Potere al Popolo (che quindi per la prima volta dopo anni non sarà sulla scheda elettorale) ma con una nuova lista che vede l’unione con Possibile e che si chiama “Livorno Popolare”.

«Lista civica, più politica che civica», come premette giustamente Vittorio Cateni, che sarà il capolista. «Non esiste un pericolo destra a Livorno per come si sta muovendo: siamo noi l’alternativa al Pd, lo abbiamo dimostrato in questi anni in consiglio comunale e sul territorio». Il simbolo è amaranto e bianco, c’è la torre del Marzocco con la stella rossa. A presentarlo ci sono Cateni, la capogruppo in Comune Aurora Trotta, Camilla Barontini. «Nessuno ci ha buttato fuori da Pap», «possiamo correre senza usare il simbolo», ribattono ai giornalisti che chiedono come l’abbia presa il nazionale. Poi, per Possibile, Niccolò Fallani, Paolo Rossi, Flavia Marzano (tutti saranno candidati al consiglio tranne quest’ultima). Temi: lavoro, sostenibilità ambientale, soprattutto il futuro dei giovani. E il salario minimo, portato da Pap e 5 Stelle in consiglio: «è stato fatto sciacallaggio su questa proposta», il riferimento è a Sinistra italiana e all’amministrazione, «poi bene che si attui». In sala ci sono Stella Sorgente del M5S e la candidata Barale, capogruppo di Bl, oltre a Marco Cannito di Città Diversa. Così Primo Polo, che si prepara a riabbracciare anche Prospettiva, si allarga e crede nel ballottaggio.

Pap cinque anni fa ha preso più di 4mila voti, quasi il 5 per cento, confermando alle ultime politiche quasi il 4 per cento con Unione Popolare. Ma bisognerà vedere se e quanto inciderà sull’elettorato l’assenza del simbolo. Intanto viene ricordato che Barale era già stata candidata con Pap alla Camera nel 2018. E «il programma che sta nascendo è importante, innovativo». L’alleanza con i 5S? «A Livorno sono di sinistra», dice Trotta. E «questo esperimento M5S-sinistra può essere un riferimento anche in vista delle regionali», aggiunge Barale», perché «qui il Pd non è quello di Schleinl

QOSHE - Livorno, Potere al Popolo rinuncia al simbolo e corre insieme a Barale sindaca - Juna Goti
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Livorno, Potere al Popolo rinuncia al simbolo e corre insieme a Barale sindaca

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30.03.2024

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Livorno Sulla parete della Casa del Popolo Heval in via Mentana c’è scritto: «Non rinchiuderti, Partito, nelle tue stanze, resta amico dei ragazzi di strada». La scritta è lì da sempre. Ma oggi qualcuno potrebbe anche leggerla come un messaggio in codice. Perché alla fine il gruppo livornese di Potere al Popolo ha deciso di non seguire la linea nazionale di Pap, che ha vietato l’alleanza con i 5 Stelle, e di entrare comunque nella coalizione che sostiene la candidatura a sindaca di Valentina Barale. Come? Senza il simbolo di Potere al Popolo (che quindi per la prima volta dopo anni non sarà sulla scheda........

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