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LIVORNO. La campagna elettorale è entrata nel vivo. L’8 e il 9 giugno ci saranno sia le elezioni comunali che quelle europee. E a quattro mesi dal voto, in città lo scacchiere degli schieramenti e dei candidati sta prendendo forma. C’è ancora qualche tassello da riempire, così come c’è sempre spazio per i colpi di scena (si veda il no appena rifilato dal coordinamento nazionale di Potere al Popolo all’alleanza livornese con i 5 Stelle, ne parliamo a pagina V). Ma il grosso appare definito, almeno per i grandi blocchi.

Il sindaco in carica, il giornalista Luca Salvetti, cerca il bis con il centrosinistra formato da Pd, Sinistra italiana, Livorno civica, siedono al tavolo i Riformisti per il Futuro (Italia Viva, Europa, Psi, Lde), deve sciogliere le riserve Europa Verde. Lo sfida dal centrodestra il giornalista Alessandro Guarducci, che si candida con la lista civica Livorno Torna Grande, appoggiata da FdI, Lega, Forza Italia, Noi Moderati e anche, già dal primo turno, la centrista Azione. Si chiama invece Primo Polo la coalizione che per la prima volta vede uniti 5 Stelle e sinistra (Buongiorno Livorno e Rifondazione comunista) più il movimento civatiano di Possibile e l’associazione Orizzonti comuni: punta su una donna, la capogruppo di Bl e dirigente di azienda Valentina Barale.

Correrà con un suo candidato sindaco, l’ex direttore del carcere Carlo Mazzerbo, la lista di Prospettiva Livorno. Sulla scheda elettorale anche il Pci, che però non ha ancora ufficializzato su chi punterà. Mentre il medico Giovanni Pezone sarà l’uomo di Rinascita Toscana e Ancora Italia. Si vedrà poi se sarà della partita, magari con una sua lista, la consigliera comunale Costanza Vaccaro (ex Italexit).

L’indagine

Ecco, è su questo quadro ancora in movimento, quindi mutabile, ma un po’ più vicino al voto, che piomba il sondaggio commissionato a YouTrend da un’associazione conosciuta in città, soprattutto nel panorama politico, l’associazione culturale Cambiamenti. Gli intervistati al telefono tra il 26 e il 31 gennaio (metodo Cati e Cami) sono stati 1.204: campione di riferimento la popolazione maggiorenne residente a Livorno indagata per quote di sesso ed età, stratificate per titolo di studio (errore campionario tra un più e un meno 2,8%, con un intervallo di confidenza del 95%).

Obiettivo dell’indagine, a giudicare dalle domande: testare le intenzioni di voto quando mancano ancora – lo ripetiamo – quattro mesi, e soprattutto sondare gli umori dei livornesi sull’operato dell’amministrazione comunale negli ultimi cinque anni.

Se si votasse domani

A sorprendere è la scheda in cui YouTrend Quorum attribuisce alla coalizione di Salvetti il 48,9 per cento, facendo quasi accarezzare al sindaco l’ipotesi di una vittoria al primo turno. La domanda fatta agli intervistati è questa: “Quando si vota per il sindaco di una città, si vota anche per eleggere i membri del consiglio comunale. Se oggi si tenessero le elezioni per eleggere il sindaco e il consiglio comunale, lei per quale lista voterebbe?”. Il primo dato da riportare riguarda indecisi e astenuti: complessivamente il 58,7%. Tra chi invece ha dichiarato la propria intenzione, ecco che le percentuali risultano: 48,9 coalizione Salvetti (centrosinistra); 30,3 coalizione Guarducci (centrodestra); 14,5 coalizione Barale (M5S, Bl); 6,3 liste a sostegno di altri candidati.

Le ultime tornate

Ricordiamo che Livorno fino alle elezioni del 2014, che segnarono la vittoria dei 5 Stelle, non ha mai conosciuto il ballottaggio (prima ha sempre vinto il centrosinistra, nelle sue diverse declinazioni). Ma da quell’anno non c’è forza che non metta realisticamente in conto di doverlo attraversare.

Alessandro Cosimi nel 2009 fu rieletto sindaco al primo turno con il 51,53% (53,54% come coalizione). Poi, cinque anni dopo, la storica caduta del centrosinistra: Marco Ruggeri (Pd) ottenne al primo turno quasi il 40%, seguito da Filippo Nogarin (M5s, 19%) e da Andrea Raspanti (allora Bl, sopra al 16%, la destra era invece spezzettata), però al ballottaggio scattò la tenaglia e Nogarin fu eletto primo cittadino con il 53,06%, circa 4mila preferenze più di Ruggeri.

Nel 2019 il nuovo cambio di rotta: Nogarin punta alle europee ma non viene eletto, il M5s resta fuori dal ballottaggio, il centrosinistra punta sul civico Salvetti che al primo turno ottiene il 34,2%. Lo sfida Andrea Romiti, che al primo giro si attesta al 26,64 e centra il primo ballottaggio della storia per la destra. Comunque alla fine è Salvetti a riportare il centrosinistra al governo 63 a 36.

Nel frattempo, dato non trascurabile, con le elezioni del 2022 a Roma è stata la destra di Giorgia Meloni a vincere.

Ma la partita inizia ora

Si vedrà dove porterà questa campagna elettorale. Intanto va sottolineato, guardando a questo sondaggio, che nonostante i loro nomi fossero al centro del dibattito pubblico già da un po’, Guarducci e Barale hanno presentato ufficialmente la loro candidatura alla città solo il 27 gennaio (Guarducci) e in questo fine settimana (Barale). Rispetto al sindaco Salvetti, che è in carica da cinque anni, avranno quindi bisogno di più tempo per farsi conoscere e per far conoscere i programmi delle loro coalizioni.

Umori sul governo locale

Superando le indicazioni di voto, ecco quindi le tre schede dell’indagine commissionata a YouTrend che riguardano il giudizio sulla qualità di vita a Livorno e sull’operato di Salvetti. Alla domanda “com’è cambiata complessivamente la città di Livorno negli ultimi 5 anni, se è cambiata?” i giudizi positivi degli intervistati (39%) supererebbero quelli negativi (22%). Nel dettaglio: “molto migliorata” 2%; “abbastanza migliorata” 37%; “è rimasta uguale” un altro 37%; “abbastanza peggiorata” 18%; “molto peggiorata” 4%; “non so” 2%.

Idem la scheda che viene dopo: “a suo avviso come è stato amministrato il Comune di Livorno negli ultimi 5 anni. Che giudizio darebbe all’operato del sindaco Luca Salvetti e della giunta comunale da lui presieduta?”. Le risposte, sempre secondo questa indagine: “molto positivo” 6%; “abbastanza positivo” 64%; “abbastanza negativo” 19%; “molto negativo” 3%; “non so” 8%.

Il termometro sui temi

Un flash lo merita l’ultima delle quattro schede di cui si è entrati in possesso fino a questo momento. Quando agli intervistati è stato chiesto di “indicare tra i seguenti quali sono i temi su cui l’amministrazione comunale ha lavorato meglio in questi cinque anni” (risposta multipla, con massimo 3 indicazioni) sapete cosa è stato messo al primo posto? “Eventi culturali e promozione del territorio”, 19%. Salvetti probabilmente risponderebbe che è il risultato, il frutto, del lavoro fatto appunto sulla promozione di Livorno; le opposizioni, invece, tornerebbero a puntare il dito su quello che hanno ribattezzato da tempo il “ribottificio”.

Nello stesso specchietto spuntano al secondo posto viabilità e rifiuti, mentre fanalino di coda risulta la voce “rilancio delle imprese”.


Il verdetto

14 febbraio

QOSHE - Per YouTrend Salvetti sfiora il bis al primo turno - Juna Goti
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Per YouTrend Salvetti sfiora il bis al primo turno

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11.02.2024

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LIVORNO. La campagna elettorale è entrata nel vivo. L’8 e il 9 giugno ci saranno sia le elezioni comunali che quelle europee. E a quattro mesi dal voto, in città lo scacchiere degli schieramenti e dei candidati sta prendendo forma. C’è ancora qualche tassello da riempire, così come c’è sempre spazio per i colpi di scena (si veda il no appena rifilato dal coordinamento nazionale di Potere al Popolo all’alleanza livornese con i 5 Stelle, ne parliamo a pagina V). Ma il grosso appare definito, almeno per i grandi blocchi.

Il sindaco in carica, il giornalista Luca Salvetti, cerca il bis con il centrosinistra formato da Pd, Sinistra italiana, Livorno civica, siedono al tavolo i Riformisti per il Futuro (Italia Viva, Europa, Psi, Lde), deve sciogliere le riserve Europa Verde. Lo sfida dal centrodestra il giornalista Alessandro Guarducci, che si candida con la lista civica Livorno Torna Grande, appoggiata da FdI, Lega, Forza Italia, Noi Moderati e anche, già dal primo turno, la centrista Azione. Si chiama invece Primo Polo la coalizione che per la prima volta vede uniti 5 Stelle e sinistra (Buongiorno Livorno e Rifondazione comunista) più il movimento civatiano di Possibile e l’associazione Orizzonti comuni: punta su una donna, la capogruppo di Bl e dirigente di azienda Valentina Barale.

Correrà con un suo candidato sindaco, l’ex direttore del carcere Carlo Mazzerbo, la lista di Prospettiva Livorno. Sulla scheda elettorale anche il Pci, che però non ha ancora ufficializzato su chi punterà. Mentre il medico Giovanni Pezone sarà l’uomo di Rinascita Toscana e Ancora Italia. Si vedrà poi se sarà della partita, magari con una sua lista, la consigliera comunale Costanza Vaccaro (ex Italexit).

L’indagine

Ecco, è su questo........

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