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Livorno «Ho rassegnato le dimissioni come era giusto che facessi. Non c’era più motivo di restare». Così da ieri Gionata Giubbilei non è più il coordinatore provinciale di Noi Moderati. Addio al partito e di riflesso addio alla coalizione di centrodestra che sostiene la candidatura a sindaco di Alessandro Guarducci. Il rapporto con Guarducci, va detto, non era partito nel migliore dei modi: fin dall’inizio Giubbilei era stato scettico rispetto alla corsa del giornalista. Uno scetticismo che sembrava superato il giorno del lancio della sfida elettorale, all’Hotel Palazzo, quando si era seduto al primo posto al tavolo degli alleati. Ma la mancata partecipazione di Giubbilei all’iniziativa che ha sancito l’ingresso di Azione in coalizione ha riacceso gli animi, fino all’intervento dei vertici regionali di Noi Moderati, che pochi giorni fa hanno dichiarato al Tirreno che l’appoggio del partito a Guarducci «resta indiscusso». Così ora ecco le dimissioni. «Dopo l’attacco di Guarducci – dice Giubbilei – il mio partito ha difeso le sue posizioni, non le mie. Ho chiesto una rettifica, che dichiarassero pubblicamente fiducia nei miei confronti, non è arrivata, quindi ho dato le dimissioni. Non l’ho fatto prima perché le persone che ho coinvolto nel progetto non volevano». E subito dopo: «Io seguirò da spettatore interessato, non mi occuperò più di questa campagna elettorale, perché non vorrei che alla fine dessero la colpa a me della sconfitta». Quindi è convinto che il centrodestra di Guarducci perderà? «Scommettiamo una cena?», risponde. «In questi giorni – chiosa – ho ricevute telefonate da Marcella Amadio (Fdi), Michele Gasparri (Lega), Giacomo Lensi e Alessandro Perini (Fdi) che dispiaciuti mi chiedevano di restare. È stato carino con me anche il sindaco Luca Salvetti, e Riccardo Nocchi di +Europa». Non è che alla fine Giubbilei entrerà nel polo dei riformisti, dove c’è anche Italia Viva? «No no no. La stima che ho verso Alessandro Cosimi è nota, lo ammiro, era così anche quando eravamo da due parti opposte in consiglio comunale. Ho stima anche per Alfio Baldi. Ma un conto è quando apprezzi le persone per quello che ti possono dare, un altro è l’appartenenza politica. È escluso che io possa passare al centrosinistra. Poi ci risentiamo al ballottaggio, ok?». Giubbilei lascia Noi Moderati. E chissà cosa farà il resto del partito livornese. Il vice Massimiliano Bizzi ieri ha reagito così: «Lo conoscete, è un impulsivo, speriamo rientri tutto. Siamo legati a Gionata da affetto e stima, tutta la squadra valuterà, per noi è il nostro coordinatore, è troppo presto per dire cosa faremo». Il vicecoordinatore regionale, Simone Spezzano, è diplomatico: «Qualsiasi sarà la scelta sui territori, prosegue il nostro sostegno a Guarducci e alla coalizione». Tutto mentre in città sono iniziate le chiacchiere su un possibile futuro avvicinamento tra il partito e Costanza Vaccaro: si vedrà se resteranno solo fantapolitica.



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QOSHE - Rottura col candidato sindaco: a Livorno il coordinatore di Noi Moderati lascia il partito - Juna Goti
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Rottura col candidato sindaco: a Livorno il coordinatore di Noi Moderati lascia il partito

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02.03.2024

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Livorno «Ho rassegnato le dimissioni come era giusto che facessi. Non c’era più motivo di restare». Così da ieri Gionata Giubbilei non è più il coordinatore provinciale di Noi Moderati. Addio al partito e di riflesso addio alla coalizione di centrodestra che sostiene la candidatura a sindaco di Alessandro Guarducci. Il rapporto con Guarducci, va detto, non era partito nel migliore dei modi: fin dall’inizio Giubbilei era stato scettico rispetto alla corsa del giornalista. Uno scetticismo che sembrava superato il giorno del lancio della sfida elettorale, all’Hotel Palazzo, quando si era seduto al primo posto al tavolo degli alleati. Ma la mancata partecipazione di Giubbilei all’iniziativa che ha sancito l’ingresso di Azione........

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