Con l’arrivo del 2024 ecco la rivalutazione degli importi dell’assegno unico universale (Auu) in base all’aumento del costo della vita. Non è ancora stata data l’ufficialità sulla misura di tale incremento, però, in linea con quanto accaduto lo scorso anno, viene dato per scontato che le somme erogate con questo strumento di sostegno economico alle famiglie subiranno lo stesso incremento percentuale delle pensioni, basato sull’indice provvisorio dell’inflazione 2023 calcolato dall’Istat al 5,4%.

E, come per gli aumenti delle pensioni, anche quelli dell’assegno unico arriveranno già a partire da questo mese. L’assegno unico universale è però una prestazione erogata in base all’Isee (indicatore della situazione economica equivalente) del nucleo familiare, pertanto, per lasciare tempo ai suoi percettori di fare una nuova Dsu (dichiarazione sostitutiva unica), viene erogato in base all’Isee dell’anno precedente nei mesi di gennaio e febbraio. Non c’è infatti bisogno di richiedere nuovamente l’accesso a questa prestazione, che viene rinnovata automaticamente di anno in anno.

È sufficiente comunicare le eventuali variazioni all’interno del nucleo familiare durante l’anno, come ad esempio nascite, separazione dei genitori o raggiungimento della maggiore età dei figli, man mano che queste si verificano, apportando delle modifiche alla propria domanda di riconoscimento della prestazione. Questo può essere fatto sia in autonomia, accedendo alla sezione dedicata all’assegno unico sul sito dell’Inps, oppure tramite patronato o caf. Gli aumenti delle somme erogate si cominceranno quindi a vedere solo quando inizierà a far fede la nuova dichiarazione Isee, che i beneficiari dovranno presentare entro marzo. Se così non fosse, da quel momento sarebbe infatti erogato loro il minimo previsto dallo strumento per valori Isee superiori (in base alla rivalutazione del 5,4%) a 45.575 euro.

Vi è però tempo fino a fine giugno 2024 per aggiornare il proprio Isee ricevendo comunque quanto dovuto dall’inizio dell’anno anche per coloro non avessero presentato la nuova Dsu in precedenza. Le dichiarazioni fatte entro il termine di giugno danno, infatti, la possibilità di accedere agli eventuali arretrati dovuti da gennaio, che verrebbero erogati sul conto legato all’Iban presentato al momento dell’iscrizione.

Se poi l’aumento dell’assegno sarà quello ipotizzato, cioè quello del 5,4% applicato anche alla rivalutazione delle pensioni, si avrà un incremento significativo, anche se meno elevato di quello dell’anno scorso, pari all’8,1%. La soglia di reddito Isee per ricevere la prestazione più ricca passerà così da 16.215 euro a 17.090 euro, dando accesso ad un assegno mensile che passerebbe da 189,20 euro a 199,42 euro per ciascun figlio minorenne o da 91,90 euro a 96,86 euro per i figli di età compresa tra 18 e 20 anni ancora a carico dei genitori. Allo stesso modo, la soglia di reddito Isee che determina l’accesso al minimo della prestazione verrà incrementata da 43.240 euro a 45.575 euro. Ai nuclei familiari con tale reddito spetterà quindi u n assegno mensile che salirà da 54,10 euro a 57,02 euro per i figli minorenni, mentre per i maggiorenni con meno di 21 anni l’importo crescerà da 27 euro a 28,46 euro. Subiranno lo stesso incremento anche quasi tutte le maggiorazioni dell’assegno, con le uniche eccezioni di quella per i nuclei familiari con quattro o più figli, dal valore forfettario di 150 euro, e quella transitoria destinata a quanti già percepivano gli assegni familiari nel 2021, la quale, secondo la normativa che la regola, si ridurrà dagli 80 euro del 2023 a 40 euro nel 2024.

QOSHE - Assegno unico universale: di quanto è l’aumento e cosa fare per non perderlo - Leonardo Monselesan
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Assegno unico universale: di quanto è l’aumento e cosa fare per non perderlo

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04.01.2024

Con l’arrivo del 2024 ecco la rivalutazione degli importi dell’assegno unico universale (Auu) in base all’aumento del costo della vita. Non è ancora stata data l’ufficialità sulla misura di tale incremento, però, in linea con quanto accaduto lo scorso anno, viene dato per scontato che le somme erogate con questo strumento di sostegno economico alle famiglie subiranno lo stesso incremento percentuale delle pensioni, basato sull’indice provvisorio dell’inflazione 2023 calcolato dall’Istat al 5,4%.

E, come per gli aumenti delle pensioni, anche quelli dell’assegno unico arriveranno già a partire da questo mese. L’assegno unico universale è però una prestazione erogata in base all’Isee (indicatore della situazione economica equivalente) del nucleo familiare, pertanto, per lasciare tempo ai suoi percettori di fare una nuova Dsu (dichiarazione sostitutiva unica), viene erogato in base........

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