L’Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps) ha comunicato, con la circolare 24/2024, le aliquote contributive sul reddito a carico degli iscritti alla gestione separata Inps per il 2024, nonché il nuovo massimale e minimale contributivo, aggiornato in base all’indice Istat di aumento dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, pari al 5,4%.

Iscro

Non ci sono state variazioni in termini di aliquote contributive, con l’unica eccezione della diminuzione dell’aliquota relativa all’Iscro, l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa destinata ai lavoratori autonomi che hanno registrato un reddito inferiore al 70% di quello dei due anni precedenti. L’aliquota applicata lo scorso anno, prevista al momento dell’ideazione dello strumento con un valore pari allo 0,51% del reddito nel 2023, è infatti stata abbassata, e resa strutturale per gli anni a venire, con un valore dello 0,35%. La variazione dello 0,16% riguarda solo i lavoratori autonomi.

Professioni sportive

L’altra novità è rappresentata dagli effetti della Riforma dello sport, che ha determinato l’introduzione nell’elenco dell’Inps delle figure professionali relative al mondo sportivo, con la determinazione delle relative aliquote sul reddito proveniente da tale attività. Per i collaboratori sportivi e quelli amministrativi/gestionali con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa presso società/associazioni sportive o enti del terzo settore, e non iscritti ad altre gestioni previdenziali né titolari di pensione, l’aliquota complessiva sarà pari al 27,03% del reddito (25% per i contributi pensionistici e 2,03% per quelli assistenziali). Per quelli assicurati anche presso altre forme di previdenza obbligatoria, l’aliquota è invece del 24%, la stessa che viene applicata ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche che hanno ottenuto il permesso di svolgere un lavoro con retribuzione presso società/associazioni sportive.

Massimale e minimale contributivi

È particolarmente significativo l’aumento di massimale e minimale contributivi, pari al 5,4% dei valori dello scorso anno (quando l’aumento causato dall’inflazione era stato pari all’8,1%). In questo modo, il minimale contributivo, ovvero il reddito minimo per cui è necessario pagare i contributi anche nel caso in cui il reddito realmente percepito sia inferiore, sale da 17.504 euro a 18.415 euro. Per calcolare l’importo minimo dovuto da ciascun assicurato con la gestione separata bisogna quindi basarsi sull’aliquota contributiva che viene applicata. Questo vuol dire che gli iscritti a cui viene applicata un’aliquota del 24% dovranno pagare un minimo di 4.419,60 euro per vedersi accreditare i contributi relativi all’intero anno. Coloro che sono sottoposti all’aliquota del 26,07% dovranno versare invece almeno 4.800,79 euro, mentre quelli che dovranno versare i minimi più elevati sono i magistrati onorari confermati che esercitano le funzioni in via non esclusiva, i collaboratori e le figure assimilate a cui viene applicata un’aliquota del 35,03%, che corrisponde ad un versamento minimo annuo da 6.450,77 euro. Qualora i contributi versati fossero inferiori alle rispettive soglie, i mesi di contribuzione accreditati saranno ridotti in proporzione alla somma versata.

Il massimale contributivo, cioè la soglia di reddito oltre la quale non sono più dovuti i contributi pensionistici, ma continuano ad applicarsi quelli assistenziali, passa invece dai 113.520 euro del 2023 a 119.650 euro. Per cui, ad esempio, all’amministratore di una società che registra 130.000 euro di reddito verrà applicata l’aliquota del 35,03% fino alla suddetta soglia, mentre sui restanti 10.350 euro verrà applicata solo quella relativa ai contributi assistenziali, pari al 2,03%.

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QOSHE - Inps, aliquote contributive e massimali: cosa cambia - Leonardo Monselesan
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Inps, aliquote contributive e massimali: cosa cambia

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06.02.2024

L’Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps) ha comunicato, con la circolare 24/2024, le aliquote contributive sul reddito a carico degli iscritti alla gestione separata Inps per il 2024, nonché il nuovo massimale e minimale contributivo, aggiornato in base all’indice Istat di aumento dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, pari al 5,4%.

Iscro

Non ci sono state variazioni in termini di aliquote contributive, con l’unica eccezione della diminuzione dell’aliquota relativa all’Iscro, l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa destinata ai lavoratori autonomi che hanno registrato un reddito inferiore al 70% di quello dei due anni precedenti. L’aliquota applicata lo scorso anno, prevista al momento dell’ideazione dello strumento con un valore pari allo 0,51% del reddito nel 2023, è infatti stata abbassata, e resa strutturale per gli anni a venire, con un valore dello 0,35%. La........

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