pistoia

cronaca

SERRAVALLE. Da chi è in crisi e non può assumere, a chi vantando una struttura solida e in forte crescita, non riesce ad assumere quanto e come vorrebbe, specialmente sul territorio. Quest’ultimo è il caso di Progress Rail Signaling Spa, il nome assunto da luglio 2022 dall’azienda Ecm di Casalguidi, che produce sistemi di segnalamento e sicurezza ferroviari, marchio acquistato nel 2018 dal colosso americano Caterpillar che a sua volta controlla Progress Rail.

Nel 2022 la realtà con stabilimento a Serravalle ha registrato più di 75 milioni di euro di fatturato, risultati che probabilmente adesso si sono ulteriormente potenziati beneficiando di un giro d’affari sempre più globale. E che legittimano un piano di assunzioni di 100 persone nel giro di due anni, col paradosso però di non riuscire a rispettarlo limitandosi al bacino pistoiese, dove reperire un sufficiente numero di profili adeguati è diventato un compito quasi impossibile. Tanto da dover estendere il raggio di ricerca in altre città più grandi del centro Italia, pensando nel frattempo a come partecipare al progetto (è di febbraio il protocollo d’intesa tra l’Università di Firenze, il Comune e la Fondazione Caript) di rendere Pistoia un polo universitario anche e soprattutto in campo ingegneristico con sbocco ferroviario, nella speranza di aumentare se non a breve almeno a medio-lungo termine l’offerta di lavoratori specializzati.

La crescita

Paolo Covoni, amministratore delegato di Progress Rail Signaling SpA, parla di «momento esaltante». «Il nostro impegno quotidiano - spiega - sta nello sviluppo di sistemi al top della tecnologia in ambito ferroviario, in linea con i più severi standard di sicurezza europei e mondiali. La qualità e il livello dei nostri sistemi ci è confermata dagli innumerevoli successi ottenuti sui mercati nazionali e internazionali. Solo in Italia, abbiamo acquisito negli ultimi due anni numerosi contratti, molti dei quali finanziati con fondi del Pnrr, contribuendo a modernizzare la rete ferroviaria italiana. Inoltre in ambito internazionale siamo assegnatari di importanti contratti in Albania, Macedonia, Thailandia, Tanzania, Turchia e Sud Corea».

Sos personale

È in tema di risorse umane che sorge qualche complicazione. «Nel 2018, al momento dell’acquisizione da parte di Caterpillar, eravamo 191 dipendenti: oggi siamo più di 300, con un sostanziale incremento della popolazione femminile, valore aggiunto e che vorremmo aumentare ulteriormente – continua Covoni – Abbiamo un piano di assunzioni di almeno un centinaio di unità su un periodo di due anni, che molto probabilmente non riusciremo a finalizzare. Stiamo cercando soprattutto ingegneri e tecnici nell’area dell’elettronica, elettrica e informatica, per potenziare l’area tecnica ma anche del project management e del supporto alle gare. La capacità di integrare profili di questo tipo è una delle limitazioni più importanti per le nostre potenzialità. Non riusciamo a trovare, soprattutto sul nostro territorio, un numero di candidati sufficienti a soddisfare le nostre necessità. Per sopperire alla carenza di profili locali abbiamo dovuto aprire un ufficio a Roma e un altro a Bologna». E non a cuor a leggero: «Questa è la questione che ci addolora di più: Ecm, l’azienda originaria poi acquisita da Progress Rail, è nata e cresciuta in questo territorio e con esso ha sempre avuto un forte legame. Il nostro obiettivo sarebbe continuare a crescere sfruttando i meravigliosi talenti che questa zona ha sempre saputo esprimere. Purtroppo, non riuscendo a trovare il numero di profili necessario ci vediamo costretti, seppur a malincuore, a cercare altrove».

L'Università

Per risolvere il problema alla radice, sfruttando il progetto già avviato di recente, la volontà sarebbe quella di «aprire una sede dell’Università qui a Pistoia». «Questo territorio è ricco di eccellenze nel settore ferrotramviario – sottolinea l’ad di Progress Rail – Se venissero creati corsi mirati a quest’area, si potrebbe creare un meccanismo virtuoso che potrebbe portare alla formazione di un vivaio di personale altamente specializzato al quale poter attingere per sviluppare le attività produttive nell’area pistoiese. Progress Rail Signaling potrebbe supportare la creazione di questi corsi sia collaborando ai contenuti degli stessi, sia offrendo la possibilità agli studenti di effettuare stage e tesi di laurea presso la nostra sede con possibili sbocchi immediati». Per Covoni «potrebbe essere davvero un’occasione per dare ai nostri giovani opportunità importanti di sviluppo professionale e a noi maggiori possibilità di crescita sul territorio. Spero che questa idea possa avere un seguito».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La strage: il giorno dopo

QOSHE - Pistoia, famosa azienda vuole assumere: «Costretti a cercare altrove ingegneri e tecnici elettronici» - Lorenzo Carducci
menu_open
Columnists Actual . Favourites . Archive
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close
Aa Aa Aa
- A +

Pistoia, famosa azienda vuole assumere: «Costretti a cercare altrove ingegneri e tecnici elettronici»

20 60
10.04.2024

pistoia

cronaca

SERRAVALLE. Da chi è in crisi e non può assumere, a chi vantando una struttura solida e in forte crescita, non riesce ad assumere quanto e come vorrebbe, specialmente sul territorio. Quest’ultimo è il caso di Progress Rail Signaling Spa, il nome assunto da luglio 2022 dall’azienda Ecm di Casalguidi, che produce sistemi di segnalamento e sicurezza ferroviari, marchio acquistato nel 2018 dal colosso americano Caterpillar che a sua volta controlla Progress Rail.

Nel 2022 la realtà con stabilimento a Serravalle ha registrato più di 75 milioni di euro di fatturato, risultati che probabilmente adesso si sono ulteriormente potenziati beneficiando di un giro d’affari sempre più globale. E che legittimano un piano di assunzioni di 100 persone nel giro di due anni, col paradosso però di non riuscire a rispettarlo limitandosi al bacino pistoiese, dove reperire un sufficiente numero di profili adeguati è diventato un compito quasi impossibile. Tanto da dover estendere il raggio di ricerca in altre città più grandi del centro Italia, pensando nel frattempo a come partecipare al progetto (è di febbraio il protocollo d’intesa tra l’Università di Firenze, il Comune e........

© Il Tirreno


Get it on Google Play