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LIVORNO «Volevo raccontare la storia di una bambina, che nel corso del romanzo diventa una donna, che partisse da una situazione di svantaggio nella sua vita, e che cercasse di rendersi indipendente nonostante questa condizione». Così riflette lo scrittore Emiliano Dominici su “Maria Malva. Brucia il giorno per te”, il suo nuovo libro, edito da Effequ. Dominici, insieme a Francesca Detti, la sceneggiatrice dei Licaoni, presenterà il suo nuovo romanzo, acquistabile in libreria da oggi, venerdì alle 18,30, da Thisintegra (evento organizzato da Mondadori Bookstore Livorno in collaborazione col locale)

«La storia che racconto inizia in medias res, partendo subito con l’azione. Nel corso del romanzo poi tutto si sviluppa intorno al fatto che apre il libro», racconta l’autore, che oltre che uno scrittore è anche un prof di inglese.

«Uno dei cognomi dei personaggi secondari è il cognome di un mio ex alunno. Poi ci sono anche altre cose che raccontano di me. Un racconto è sempre un po’ autobiografico: anche qui alcuni sentimenti della protagonista corrispondono ai miei, sono sensazioni che fanno parte di me». Mentre il romanzo precedente di Dominici, “Gli anni incerti”, era ambientato a Livorno, tra gli anni Settanta e gli anni Duemila, il nuovo è un viaggio per l’Italia ai giorni nostri. «La storia della protagonista si svolge in varie città italiane. È un percorso che parte dal sud e arriva al nord. Non ci sono delle specifiche città in cui le pagine sono ambientate. Ma diciamo che attraverso dei dettagli si può capire dove ci si trova –sottolinea l’insegnante- Il viaggio di Maria Malva per diventare una donna indipendente si sviluppa cercando lavoro in più parti d’Italia. Maria è una persona molto intelligente. Da subito è intellettualmente molto curiosa, già da bambina. Se cresci in un contesto di svantaggio fai fatica ad adattarti al mondo circostante. Quello che mi piace di Maria è che lotta, è forte. Ci prova», continua. Il suo è un romanzo sociale: «Il punto di vista di Maria è quello di una persona che appartiene ad una classe sociale svantaggiata. Il romanzo è un affresco della società nella quale viviamo. Pre e post covid, ho iniziato a scriverlo nel 2019».l