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Livorno A colpi di like, faccine che sorridono e sguardi virtuali che gridano rabbia, la campagna elettorale si modella anche su Facebook. A scatenare la polemica è Luca Ribechini, uno degli esponenti dei Comitati di Lotta Ambiente, Salute e Lavoro. Ironizzando sulla nuova campagna comunicativa del Comune, in cui vengono sinteticamente illustrati alcuni punti chiave del piano operativo, l’attivista ha pubblicato due immagini in cui i manifesti hanno dati diversi rispetto a quelli ufficiali. Così i «480mila metri quadri di aree recuperate a nuova vita», nel manifesto di Ribechini diventano «480 miliardi di aree riservate a nuova vita». E «680mila metri quadri di verde pubblico in più» si trasformano in «680mila metri quadri di verde dipinto».

Dall’amministrazione, il primo a condannare il post di Ribechini è l’assessore al commercio Rocco Garufo, che spiega. «La verità è che in una sola legislatura abbiamo fatto il lavoro di quindici anni. Chi non ha argomenti manipola in maniera grave e scorrettissima la comunicazione istituzionale». Ma i social macinano immagini, e anche la schermata con le parole dell’assessore viene sbeffeggiata da più parti. Contattato dal Tirreno, Ribechini rivendica la diffusione delle immagini. «Le ho creato, palesemente ritoccate, per commentare ironicamente delle affermazioni che a noi dei comitati sembrano poco verosimili», dice. Che poi sottolinea come l’ironia sia un valido strumento di critica politica: «Oltre a contestare la veridicità dei dati sui manifesti, le nostre immagini sono una controcampagna di informazione con finalità ironiche. Sono rimasto stupito dal fatto che il Pd e chi sta col sindaco abbiano usato parole come "tolleranza zero" nei confronti di una legittima critica». Per Ribechini è assurdo che la campagna sul piano operativo sia stata fatta con soldi pubblici: «È propaganda travestita da campagna d’informazione - dice-. E se si sente il bisogno di dover precisare qual è il manifesto vero e quale falso, cosa che è evidente, significa che non si ha fiducia nella capacità dell’elettorato di capire». Ribechini è netto anche su Livorno civica, che condividendo la sua immagine lo ha definito «un affezionato del no». «Penso si dovrebbero occupare di altro. Noi siamo per il sì all’aria pulita, sì all’ambiente, e a diverse altre cose». Per Garufo la campagna comunicativa non è propaganda: «I cittadini non hanno l’obbligo di leggere migliaia di pagine, questa campagna serve per informarli, con schede sintetiche».

All’assessore la polemica sui post Facebook interessa poco. «Ognuno è libero di criticare. Ma il livello del dibattito è molto basso: non avendo letto il piano operativo non hanno argomenti da usare - dice-. E non è vero che non siamo ironici: se vogliono andiamo a prendere un aperitivo, o una pizza e ci facciamo due risate. Anche sul piano operativo». «La forma è anche sostanza, e se si vedono delle immagini di una comunicazione istituzionale taroccate ci si potrebbe credere. Si rischia di creare una manipolazione», spiega la presidente di Livorno civica Francesca Ricci. «Ogni volta che c’è una comunicazione di questo tipo non si riesce a stare sui temi. Si vuole dileggiare l’avversario».

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QOSHE - Livorno, ritoccati i manifesti sui risultati della giunta: scontro tra il volto dei comitati e l’assessore - Luca Balestri
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Livorno, ritoccati i manifesti sui risultati della giunta: scontro tra il volto dei comitati e l’assessore

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26.03.2024

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Livorno A colpi di like, faccine che sorridono e sguardi virtuali che gridano rabbia, la campagna elettorale si modella anche su Facebook. A scatenare la polemica è Luca Ribechini, uno degli esponenti dei Comitati di Lotta Ambiente, Salute e Lavoro. Ironizzando sulla nuova campagna comunicativa del Comune, in cui vengono sinteticamente illustrati alcuni punti chiave del piano operativo, l’attivista ha pubblicato due immagini in cui i manifesti hanno dati diversi rispetto a quelli ufficiali. Così i «480mila metri quadri di aree recuperate a nuova vita», nel manifesto di Ribechini diventano «480 miliardi di aree riservate a nuova vita». E «680mila metri quadri di verde pubblico in più» si trasformano in «680mila metri quadri di verde dipinto».

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