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MASSA. Diminuiscono i posti-letto liberi all’ospedale delle Apuane per effetto dei ricoveri di persone positive al Covid ma anche per le complicanze provocate dai virus influenzali e para-influenzali. «Non siamo in emergenza», però, assicurano il direttore dei presidi ospedalieri Giuliano Biselli e il direttore del pronto soccorso del Noa Alberto Conti.

«Sotto controllo»

«Non c’è una “problematica Covid” – spiega Biselli. In ospedale arrivano pazienti positivi, che devono essere gestiti ma è tutto nella norma considerato il periodo invernale; al pronto soccorso giungono persone con polmoniti, ma è una normale casistica dei classici picchi influenzali tra Natale e Capodanno». «Per qualche paziente può esserci la necessità di un trasferimento a Pontremoli o a Fivizzano, ma al Noa si sta gestendo tutto nella norma».

Qualche numero

I casi di polmonite sarebbero un decimo rispetto al 2020/21 quando in ospedale arrivavano solo casi Covid, allo stato attuale, invece, viene svolto il lavoro di routine a cui si aggiunge il fatto che i pazienti Covid erodono una quota di posti letto.

I malanni di stagione

«Stanno circolando tantissimi virus influenzali – aggiunge Biselli – Accade tutti gli anni a Natale: i picchi influenzali hanno questa stagionalità. La cosa che fa più scalpore è che dentro gli ospedali ci sono tanti positivi, ma ci sono delle stanze riservate a questi pazienti». Emerge che c’è chi entra in ospedale non perché sia positivi, e tra costoro un numero risulta positivo al momento del tampone, nella maggior parte dei casi sono positivi asintomatici.

Nodo anziani

Il fronte anziani è quello che preoccupa perché in base alle patologie si possono aggravare le loro condizioni se non sono curati in modo adeguato. «Proprio i pazienti in questa fascia di età hanno una degenza ospedaliera più lunga, e ciò comporta quindi meno posti letto. C’è bisogno di raddoppiare i letti – valuta Conti – o ridurre la ricettività, questo è il motivo per cui tanti pazienti stazionano nel pronto soccorso. Non esistono molti posti disponibili soprattutto nell’area medica, perché ci sono molti pazienti per lo più anziani, quasi tutti con più patologie».

L’incremento

«I pazienti Covid sono aumentati da 100 a 200 in tutta l’Asl – nota il direttore Conti – ma non sono gravi come prima». Conti spiega che la degenza dei positivi prevede stanze singole o doppie isolate e non è più previsto un reparto Covid, manca la reale emergenza pandemica. «Il dato significativo è che mancano posti letto, e questo avrebbe contribuito a mettere in ginocchio alcuni ospedali. A Massa non si era abituati ad avere pazienti in attesa di ricovero, ma riusciamo a gestire la situazione egregiamente».

Il punto

N on c’è insomma da allarmarsi, come quando i casi Covid erano pari all’80%: gli ospedali non sono in affanno per i numeri, ma per l’aumento della degenza ospedaliera che comporta un maggior numero di pazienti che affollano i pronto soccorsi degli ospedali.

Solitudini

Un altro dato sono quei pazienti, anche di età avanzata, che non hanno casa o parenti che possono assisterli o portargli da mangiare, ma risulta che il personale ospedaliero anche su questo fronte sia efficiente nel limite delle loro possibilità.

Appello

I cittadini devono mettersi una mano sulla coscienza e ricorrere al pronto soccorso solo in caso di esclusiva necessità – dicono i medici – per non creare un rallentamento o affollamento nei pronti soccorso, penalizzando i casi di reale emergenza.


QOSHE - Sanac, spunta il nome del Gruppo Beltrame - Manuela Orsini Merani
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Sanac, spunta il nome del Gruppo Beltrame

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17.01.2024

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MASSA. Diminuiscono i posti-letto liberi all’ospedale delle Apuane per effetto dei ricoveri di persone positive al Covid ma anche per le complicanze provocate dai virus influenzali e para-influenzali. «Non siamo in emergenza», però, assicurano il direttore dei presidi ospedalieri Giuliano Biselli e il direttore del pronto soccorso del Noa Alberto Conti.

«Sotto controllo»

«Non c’è una “problematica Covid” – spiega Biselli. In ospedale arrivano pazienti positivi, che devono essere gestiti ma è tutto nella norma considerato il periodo invernale; al pronto soccorso giungono persone con polmoniti, ma è una normale casistica dei classici picchi influenzali tra Natale e Capodanno». «Per qualche paziente può esserci la necessità di un trasferimento a Pontremoli o a Fivizzano, ma al Noa si sta gestendo tutto nella norma».

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