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SAN MINIATO. Chiuderla qui, consapevoli che è stato un momento di calcio da non ricordare ma da cui al massimo prendere qualche insegnamento: sabato scorso – al campo sportivo di Gargozzi a San Miniato – c’è stata una rissa in tribuna fra giocatori e tifosi, che ha di fatto sancito la fine del match fra gli Juniores del San Miniato Basso e quelli dell’Armando Picchi di Livorno.

Da un iniziale diverbio verbale fra il padre del portiere ospite (quest’ultimo era stato appena espulso) e il padre di un giocatore di casa, si era finiti in una rissa fra adulti e ragazzi, che per fortuna si è poi chiusa senza l’intervento della forza pubblica.

Ieri, per mettere la parola fine a questa brutta vicenda, i genitori del portiere dell’Armando Picchi (il classe 2005 Matteo Cavallini) e i dirigenti della società giallorossa di San Miniato Basso, si sono incontrati per chiarirsi e stringersi la mano.

Un confronto franco ma senza tensione, dove le due parti si sono parlate e alla fine si sono salutate col sorriso.
Ma cos’era successo? A pochi minuti da una partita combattuta, i padroni di casa avevano trovato il gol (che poi si rivelerà decisivo); non passa molto e il portiere ospite fa un fallo da ultimo uomo, deciso ma non con l’intento di fare male. Dalla piccola tribuna rialzata un genitore del San Miniato Basso inizia a inveire contro lui, attirando l’attenzione del padre di Cavallini. Il quale va dal diretto interessato per dirgli di smetterla, che quello era suo figlio e che non era il caso di continuare con quegli insulti per un fallo da ultimo uomo. I due si parlano in maniera accesa ma senza toccarsi, almeno fin quando Alberto Cavallini si vede arrivare un pugno da dietro (non dal genitore con cui stava discutendo), vedendosi costretto a pararsi e a rispondere.

Ne nasce una colluttazione, praticamente i genitori coinvolti rotolano giù e il parapiglia va avanti. Quando Matteo Cavallini vede il padre in difficoltà, esce dal campo e va a difenderlo e a quel punto arrivano anche i giocatori di casa e la situazione degenera.

«Mio figlio – racconta Alberto Cavallini, accompagnato dalla moglie Barbara Piram – sa di aver sbagliato e non siamo certamente qui a giustificarlo. Però è anche vero che in certe situazioni ci si deve trovare per capire e che non è facile esser lucidi. Posso capire quando in auto mi ha detto “son contento di tornare a casa con te e di non esser dovuto andare all’ospedale”.

Adesso siamo qui per dire che per noi si chiude qui e ringrazio la società del San Miniato Basso per averci ricevuto». Dall’altra parte ci sono il dirigente David Priori e Riccardo Lensi, direttore sportivo della società giallorossa che aggiunge: «Quando si compra il biglietto, non si è autorizzati a fare qualsiasi cosa. Alle partite si deve andare tranquilli: non siamo noi a giocare, il calcio è dei ragazzi in campo. Chi ha sbagliato – compresi i nostri ragazzi che si sono uniti alla rissa – sa che andrà incontro a delle conseguenze».

La lezione comune è fondamentalmente una: «Il calcio è fatto di brave persone – concordano i due genitori e il diesse – ed è importante dare dei messaggi di distensione dopo quello che è successo». La speranza condivisa adesso è che il giudice sportivo si metta una mano sulla coscienza e non stanghi oltremodo i tesserati coinvolti nel bollettino che uscirà proprio oggi. Certo, poi le due squadre potranno fare ricorso ma intanto il primo passo (e il più importante) è stato fatto: chiudere nel libro dei brutti ricordi questa partita e farsi una foto pacificatoria toccando l’unico vero protagonista dello sport più amato, il pallone.

QOSHE - Rissa alla partita juniores, il portiere si scusa: pace fatta tra Picchi e San Miniato. Il padre: «Sa di aver sbagliato» - Marco Sabia
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Rissa alla partita juniores, il portiere si scusa: pace fatta tra Picchi e San Miniato. Il padre: «Sa di aver sbagliato»

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08.02.2024

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SAN MINIATO. Chiuderla qui, consapevoli che è stato un momento di calcio da non ricordare ma da cui al massimo prendere qualche insegnamento: sabato scorso – al campo sportivo di Gargozzi a San Miniato – c’è stata una rissa in tribuna fra giocatori e tifosi, che ha di fatto sancito la fine del match fra gli Juniores del San Miniato Basso e quelli dell’Armando Picchi di Livorno.

Da un iniziale diverbio verbale fra il padre del portiere ospite (quest’ultimo era stato appena espulso) e il padre di un giocatore di casa, si era finiti in una rissa fra adulti e ragazzi, che per fortuna si è poi chiusa senza l’intervento della forza pubblica.

Ieri, per mettere la parola fine a questa brutta vicenda, i genitori del portiere dell’Armando Picchi (il classe 2005 Matteo Cavallini) e i dirigenti della società giallorossa di San Miniato Basso, si sono........

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