A rischio blocco circa tremila cantieri in Toscana. Colpa dell’ultimo decreto (il numero 34/2024 del 29 marzo scorso) approvato dal governo in materia di bonus edilizi che elimina l’opzione di sconto in fattura e cessione del credito per le tipologie che ancora lo prevedevano. Per il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, il provvedimento ha l’obiettivo di tenere sotto controllo i costi legati alla maxi-detrazione e porre fine a quella che definisce «una generosità eccessiva del sistema delle detrazioni».

Gli effetti

Ma è soprattutto una mannaia che si abbatte sulle imprese e, ora, anche sulle famiglie, soprattutto quelle che vivono in condomini e case popolari. Quando risponde al telefono, Silvia Burchielli, presidente toscana dell’Associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari (Anaci), sta ancora studiando il decreto pubblicato in Gazzetta ufficiale e in vigore dal 30 marzo. E non lo nasconde, è preoccupata: «Ancora una volta si colpiscono i più deboli con gli amministratori di condominio chiamati a nuove assemblee per deliberare in molti casi un passo indietro sui lavori già avviati».

La misura

Nella nostra regione, secondo l’ultimo rapporto mensile di Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, l’investimento per riqualificare i condomini supera in media 470.500 euro. Adesso, la stretta introdotta dal governo impedisce la possibilità di sfruttare l’anticipo di liquidità messo a disposizione dallo Stato con la formula della cessione del credito di imposta o dello sconto in fattura. Un bel guaio perché i cittadini che accedono al Superbonus potranno lo stesso detrarre la spesa, dovranno però anticipare la liquidità iniziale di tasca propria.

La giungla

Ed è a questo punto che nascono i problemi: non tutti i condòmini, infatti, possono contare su un’ampia disponibilità finanziaria. La conseguenza? Il blocco dei cantieri. «Il mercato delle cessioni del credito era già diventato ingestibile, una vera e propria giungla – sottolinea la presidente toscana della maggiore associazione di amministratori condominiali – Nel mercato dei bonus edilizi si è arrivati ad acquistare cessioni del credito e sconti fattura a prezzi stracciati, al 30-40% del loro valore reale, poi è arrivato lo stop definitivo. Sta già avvenendo anche in molte parti della Toscana: molti dei cantieri avviati non saranno conclusi. Il motivo? I cittadini non hanno la liquidità necessaria per completare gli interventi di riqualificazione».

Il grido d’allarme

Gli amministratori condominiali toscani (come il resto dei colleghi italiani) lanciano un grido d’allarme: ogni giorno, infatti, ricevono telefonate da parte dei condòmini. Sono infuriati perché non pensavano di dover anticipare nulla. «Ci stiamo confrontando per riuscire a gestire, e magari prevenire, gli effetti dirompenti, dal punto di vista giuridico-tributario, che questo decreto potrà avere nella gestione degli interventi in corso – conclude la presidente Burchielli – E, soprattutto, teniamo alta l’attenzione sui contratti di appalto già iniziati ma per i quali non risultino essere state sostenute dal condominio spese documentate da fatture».


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Bonus edilizi, in Toscana tremila cantieri in bilico: cosa prevede l'ultimo decreto e chi penalizza

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08.04.2024

A rischio blocco circa tremila cantieri in Toscana. Colpa dell’ultimo decreto (il numero 34/2024 del 29 marzo scorso) approvato dal governo in materia di bonus edilizi che elimina l’opzione di sconto in fattura e cessione del credito per le tipologie che ancora lo prevedevano. Per il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, il provvedimento ha l’obiettivo di tenere sotto controllo i costi legati alla maxi-detrazione e porre fine a quella che definisce «una generosità eccessiva del sistema delle detrazioni».

Gli effetti

Ma è soprattutto una mannaia che si abbatte sulle imprese e, ora, anche sulle famiglie, soprattutto quelle che vivono in condomini e case popolari. Quando risponde al telefono, Silvia Burchielli, presidente toscana dell’Associazione nazionale........

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