Farmaci più veloci anche in Toscana dal primo d’aprile. I malati cronici – sono circa un milione e mezzo nella nostra regione tra cui le persone con diabete e patologie reumatologiche o cardiovascolari – potranno dire addio alle attese da uno a tre giorni per avere i medicinali in distribuzione diretta (intesa come la dispensazione, attraverso le strutture sanitarie, di medicinali agli assistiti per la somministrazione al proprio domicilio, ndr). In altre parole, non dovranno più andare nelle farmacie ospedaliere, ma il farmaco arriverà subito in quelle territoriali.

La novità – per andare incontro soprattutto a over 65, persone con disabilità e malati oncologici – è stata introdotta con la revisione del processo di distribuzione del farmaco prevista nell’ultima legge di bilancio. Per il ministero della Salute, si concretizza così «un cambiamento avviato nel 2022 da un’indagine conoscitiva parlamentare promossa dal sottosegretario Marcello Gemmato con cui si evidenziava proprio la necessità di facilitare l’accesso dei pazienti al farmaco, superando vecchie regole ormai datate ed emanate soprattutto per tenere sotto controllo la spesa farmaceutica».

Con le nuove regole per alcuni farmaci, i cittadini non avranno più bisogno di rivolgersi alla farmacia ospedaliera o andare in farmacia per prenotare il medicinale che occorre loro e poi tornarci in un secondo momento per ritirarlo, con tempi di attesa compresi tra uno e tre giorni, ma potranno trovarli direttamente nella farmacia vicino casa. Le nuove disposizioni saranno operative dopo la revisione del prontuario farmaceutico da parte dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, che proprio in questi giorni è al lavoro per stilare la lista di medicinali.

La prima revisione è prevista il prossimo 30 marzo, poi l’aggiornamento avverrà ogni anno. «La Toscana già oggi è molto organizzata e le attese sono molto meno lunghe rispetto ad altre regioni d’Italia. Tuttavia un accesso più facile e veloce ai farmaci essenziali, soprattutto per gli anziani e i fragili e per chi vive nelle aree interne è fondamentale per garantire il diritto alla salute – commenta Andrea Giacomelli, presidente di Federfarma Toscana, la federazione dei titolari di farmacie – Inoltre, le malattie croniche richiedono un attento e costante monitoraggio dell’aderenza terapeutica come fattore chiave per gli esiti clinici. Il trasferimento della dispensazione dei farmaci dall’ospedale alle farmacie territoriali rappresenta un’importante novità a beneficio dei cittadini con risvolti positivi sulla continuità terapeutica e sull’aderenza alle cure».

La misura sarà monitorata con attenzione e, proprio per questo, è stata prevista l’istituzione di un tavolo tecnico al ministero della Salute che avrà la responsabilità di monitorare gli effetti finanziari di questo provvedimento, a garanzia della sostenibilità del servizio sanitario. In ogni caso il tavolo si concentrerà anche sui reali effetti del provvedimento relativi proprio all’incremento dell’aderenza e il miglioramento delle condizioni di accesso alle prestazioni farmaceutiche che sono un pilastro fondamentale dei livelli essenziali di assistenza. «La riorganizzazione della distribuzione dei farmaci che, come detto, sarà operativa a seguito della revisione del prontuario farmaceutico da parte di Aifa evidenzia il valore dell’apporto del farmacista di prossimità nell’accompagnare il paziente cronico nel percorso di cura – prosegue il presidente di Federfarma Toscana, Giacomelli – rappresentando un punto di riferimento sia per dispensare le terapie farmacologiche che per i servizi cognitivi come il monitoraggio dell’aderenza terapeutica come strumento finalizzato al benessere del paziente e al controllo della spesa sanitaria».

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Farmaci per i malati cronici, in Toscana stop alle attese: si troveranno nelle farmacie territoriali. Ecco cosa cambia

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11.03.2024

Farmaci più veloci anche in Toscana dal primo d’aprile. I malati cronici – sono circa un milione e mezzo nella nostra regione tra cui le persone con diabete e patologie reumatologiche o cardiovascolari – potranno dire addio alle attese da uno a tre giorni per avere i medicinali in distribuzione diretta (intesa come la dispensazione, attraverso le strutture sanitarie, di medicinali agli assistiti per la somministrazione al proprio domicilio, ndr). In altre parole, non dovranno più andare nelle farmacie ospedaliere, ma il farmaco arriverà subito in quelle territoriali.

La novità – per andare incontro soprattutto a over 65, persone con disabilità e malati oncologici – è stata introdotta con la revisione del processo di distribuzione del farmaco prevista nell’ultima legge di bilancio. Per il ministero della Salute, si concretizza così «un cambiamento avviato nel 2022 da un’indagine conoscitiva parlamentare promossa dal........

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