«Mi serve un prestito per curarmi». C’è un ulteriore rischio indebitamento per i toscani. Colpa dei tempi di attesa della sanità pubblica troppo lunghi che, sempre più spesso, spingono i cittadini a rivolgersi a quella privata. E proprio per sostenere questi costi, in tanti scelgono di chiedere un prestito a banche e assicurazioni. In Toscana, secondo l’analisi di Facile.it e Prestiti.it, realizzata su un campione di oltre 20mila richieste, nel 2023 le domande di prestiti personali per sostenere le spese mediche hanno rappresentato il 4,8% del totale dei finanziamenti. E chi ha presentato domanda ha cercato di ottenere, in media, 6.349 euro, valore in aumento (+2,6%) rispetto al 2022. Finanziamenti richiesti, perlopiù, per pagare visite specialistiche (nel 49% dei casi), cure dentarie (31%) ed esami o accertamenti ecografici (28%). «Oggi curarsi è diventato sempre più oneroso, anche alla luce del maggior ricorso alla sanità privata – spiega Aligi Scotti, direttore prestiti di Facile.it – Servirsi del credito al consumo può essere una strategia per alleggerire l’impatto di queste spese sul bilancio familiare, evitando così di andare in sofferenza o, peggio, di rinunciare a curarsi». Sì, perché, come conferma un’indagine commissionata da Facile.it all’agenzia “Mup Research”, in Italia l’attesa media è arrivata a circa 77 giorni, valore che al centro sale a 81 giorni.
L’identikit
Ma qual è il profilo tipo di chi presenta domanda di prestito personale per far fronte alle spese mediche? Secondo lo studio di Facile.it, all’atto della firma, in media i richiedenti hanno poco più di 48 anni, valore più alto se confrontato con l’età media in cui, in generale, si chiede un prestito personale in Toscana (43 anni). Andando più nello specifico, più di una domanda su quattro (27,4%) arriva da richiedenti toscani con età compresa tra i 55-64 anni, seguiti a breve distanza da coloro che hanno tra i 65 e i 74 anni (24, 5%); al terzo posto, invece, si posizionano cittadini con un’età compresa tra i 35 e i 44 anni (19%).
Maggioranza femminile
Un altro dato interessante emerge analizzando il sesso dei richiedenti: nel 46,9% dei casi a presentare domanda di finanziamento per le spese sanitarie è una donna, percentuale più elevata rispetto alle richieste di prestito totali in Toscana, dove la quota femminile di richiedenti si ferma al 30,9%. Dall’analisi emerge anche come, nell’ultimo anno, il tasso dei prestiti personali sia aumentato notevolmente: nel 2022 il tasso annuo effettivo globale medio (Taeg), ossia l’indicatore di tasso d’interesse riservato ai toscani che hanno chiesto un prestito personale per spese mediche, è stato pari al 9,20%, valore salito al 10,49% nel 2023, in aumento del 14%.
Difendere i cittadini
Per l’avvocata Silvia Bartolini, presidente toscana del Codacons, il coordinamento delle associazioni per la tutela dei consumatori, «il diritto alla salute è un diritto costituzionale di ogni cittadino ma, nella realtà, pare proprio che non sia così». «La realtà è che tanti, e non solo le fasce di reddito più basse, sono costretti a ricorrere alla sanità privata e a contrarre prestiti per far fronte alle spese – conclude Bartolini – Questo perché ci si imbatte in liste di attesa infinite, anche in presenza di prestazioni mediche urgenti, se non addirittura bloccate. È inaccettabile che si debba ricorrere a prestiti per potersi curare, visto che la sanità è già pagata dai contribuenti con le tasse. A ciò si aggiunga che i cittadini con redditi bassissimi neppure possono accedere ai prestiti e, quindi, sono costretti a posticipare le cure o addirittura a rinunciarvi. Molti non sanno che, in caso di liste di attesa lunghe, possono eseguire visite mediche privatamente e poi richiedere il rimborso. Ma in questo caso bisogna comunque anticipare il pagamento e non è per tutti».

QOSHE - I toscani fanno debiti per curarsi: ecco come le liste d'attesa infinite svuotano le tasche dei cittadini - Martina Trivigno
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I toscani fanno debiti per curarsi: ecco come le liste d'attesa infinite svuotano le tasche dei cittadini

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07.04.2024

«Mi serve un prestito per curarmi». C’è un ulteriore rischio indebitamento per i toscani. Colpa dei tempi di attesa della sanità pubblica troppo lunghi che, sempre più spesso, spingono i cittadini a rivolgersi a quella privata. E proprio per sostenere questi costi, in tanti scelgono di chiedere un prestito a banche e assicurazioni. In Toscana, secondo l’analisi di Facile.it e Prestiti.it, realizzata su un campione di oltre 20mila richieste, nel 2023 le domande di prestiti personali per sostenere le spese mediche hanno rappresentato il 4,8% del totale dei finanziamenti. E chi ha presentato domanda ha cercato di ottenere, in media, 6.349 euro, valore in aumento ( 2,6%) rispetto al 2022. Finanziamenti richiesti, perlopiù, per pagare visite specialistiche (nel 49% dei casi), cure dentarie (31%) ed esami o accertamenti ecografici (28%). «Oggi curarsi è diventato sempre più oneroso, anche alla luce del maggior ricorso alla sanità privata – spiega Aligi Scotti,........

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