Idonei per il ruolo, ma senza una cattedra. Loro sono “gli invisibili” del mondo della scuola: in Toscana sono tremila gli insegnanti precari – dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria di secondo grado – in attesa dell’assunzione. Molti già lavorano come supplenti nelle scuole di ogni ordine e grado, ma questa volta pensavano di avercela in tasca la possibilità del “posto fisso”, risultando idonei al concorso ordinario 2020 ed entrando nelle graduatorie di merito. Invece no. Ora, gli insegnanti parlano di «anomalia» e invocano «la meritocrazia».

«Vogliamo spiegazioni»
Si sono riuniti, tutti quanti, in un movimento nazionale spontaneo – “Gli idonei per il ruolo 2020, gli invisibili” – e ora si rivolgono al ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. A lui chiedono «chiarezza e una soluzione tempestiva», come precisano i portavoce nazionali Gian Michele Mostardini e Alessandra Torrioni. «Proprio nei giorni scorsi è partito uno dei tre concorsi finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per insegnanti con 70mila immissioni in ruolo nell’arco di un biennio – sottolinea Mostardini – E i vincitori che usciranno da queste prove, secondo l’attuale disposizione normativa, avranno la precedenza assoluta nelle assunzioni rispetto a chi già ha sostenuto il medesimo concorso (sempre con i parametri europei) ma due anni prima ed è attualmente in graduatoria, avendo maturato il diritto giuridico all’assunzione». In pratica, il movimento chiede a gran voce: «Perché vengono banditi nuovi concorsi per assumere docenti di ruolo e non si stabilizzano, invece, i candidati idonei delle procedure già svolte negli ultimi anni?».

La risposta

Fonti del ministero dell’Istruzione fanno sapere che «nessuno sarà lasciato indietro e che l’obiettivo è dare maggiore stabilità ai docenti, contrastando il precariato e favorendo la continuità didattica per gli studenti, garantendo altresì la presenza di insegnanti motivati e adeguatamente formati». Una risposta che, però, non convince “gli invisibili” che hanno messo in fila una Serie di richieste che rivolgono al ministro Valditara e, più in generale, alla politica e ai sindacati. «Prima di tutto – sottolinea Mostardini – non vogliamo che le graduatorie di merito 2020 cadano nel dimenticatoio e soprattutto chiediamo che vengano impiegate in modo paritetico rispetto a quelle dei vincitori Pnrr a partire dall’immediata prossima tornata di assunzioni, in modo da garantirne lo scorrimento. La nostra richiesta è che gli idonei 2020 rientrino a pieno titolo per il raggiungimento del target imposto dall’Europa, stante il fatto inconfutabile che i propri concorsi hanno tutte le caratteristiche per essere considerati ampiamente all’altezza rispetto agli attuali in via di svolgimento».

Le graduatorie
Sul piatto delle istanze, anche il fatto che nelle graduatorie provinciali di supplenza (Gps) sia considerato un congruo punteggio a chi ha superato i concorsi 2020 e che per gli incarichi annuali sia data loro la precedenza. «Infine, chiediamo che il decreto Pnrr 2024 venga precisato, circostanziato e riformulato in sede di conversione parlamentare, stabilendo che fin dalla prossima tornata di assunzioni siano coinvolte anche le graduatorie di merito 2020 – conclude il portavoce del momento – Vogliamo smettere anche noi di essere invisibili. La nostra richiesta è di non essere ignorati, ma ascoltati. Noi ci siamo per un confronto risolutivo nell’interesse di tante, troppe persone».


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In Toscana 3mila docenti idonei ma senza lavoro: la fregatura e la rivolta degli insegnanti "invisibili"

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19.03.2024

Idonei per il ruolo, ma senza una cattedra. Loro sono “gli invisibili” del mondo della scuola: in Toscana sono tremila gli insegnanti precari – dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria di secondo grado – in attesa dell’assunzione. Molti già lavorano come supplenti nelle scuole di ogni ordine e grado, ma questa volta pensavano di avercela in tasca la possibilità del “posto fisso”, risultando idonei al concorso ordinario 2020 ed entrando nelle graduatorie di merito. Invece no. Ora, gli insegnanti parlano di «anomalia» e invocano «la meritocrazia».

«Vogliamo spiegazioni»
Si sono riuniti, tutti quanti, in un movimento nazionale spontaneo – “Gli idonei per il ruolo 2020, gli invisibili” – e ora si rivolgono al ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. A lui chiedono «chiarezza e una soluzione tempestiva», come precisano i........

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