Alcuni servono per curare il diabete, altri per contrastare i sintomi associati al morbo di Parkison o l’epilessia. Farmaci salvavita, però introvabili, anche in Toscana.
La lista nera
L’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, ha stilato una blacklist in cui compaiono oggi 23 medicinali off limits (intanto per sei mesi) perché «non possono essere sottratti alla distribuzione e alla vendita per il territorio nazionale al fine di prevenire o limitare stati di carenza o indisponibilità». In altre parole: non possono essere esportati. Tra questi ci sono Chenpen contro le reazioni allergiche gravi o Baqsimi, glucagone spray per il trattamento dell’ipoglicemia severa. Eppure questa misura non basta: è il caso di Creon, farmaco contro l’insufficienza pancreatica distribuito in Italia da un’unica azienda, la Viatris di Milano.
L'allarme
Andrea Giacomelli, presidente di Federfarma Toscana, la Federazione nazionale dei titolari di farmacia italiani, spiega che sono tantissimi i farmaci che non si trovano. Decine, anche se non tutte le carenze di medicinali rappresentano un problema per il cittadino. «Capita spesso di dire nelle nostre farmacie ai clienti che si avvicinano al bancone: “Ci dispiace, questo farmaco non è disponibile” – racconta – Si tratta perlopiù di carenze temporanee, a volte della durata di dieci, quindici giorni, e per le quali è possibile trovare una soluzione. In molti casi, infatti, è possibile ovviare alla mancanza ricorrendo a un medicinale equivalente; in altri, invece, è possibile richiedere al medico la prescrizione di un farmaco alternativo. Ma questo non vale per Creon perché è unico e insostituibile. L’Aifa ha fatto sapere ai farmacisti di ordinare il farmaco direttamente all’azienda produttrice: io, ad esempio, l’ho fatto circa un mese fa, ma ad oggi non c’è traccia del farmaco e noi non sappiamo come fare per ottenerlo. Siamo molto preoccupati perché questa situazione va avanti già da troppo tempo, servono risposte».
L'elenco
L’Agenzia italiana del farmaco ha redatto l’elenco dei farmaci carenti (o non più in commercio) per i quali esistono medicinali equivalenti o trattamenti terapeutici alternativi, specificando in una scheda ad hoc nome del farmaco, principio attivo, dosaggio, confezione e nominativo dell’azienda responsabile legale dell’autorizzazione e commercializzazione del medicinale.
Perché non si trovano
Le ragioni della mancanza possono essere tra le più disparate: l’irreperibilità del principio attivo, problemi legati alla produzione, provvedimenti di carattere regolatorio, un aumento imprevisto delle richieste di un determinato medicinale o emergenze sanitarie. Ma per Massimo Scaccabarozzi, presidente della sezione farmaceutica e biomedicale di Unindustria e per 11 anni alla guida di Farmindustria, il problema è che «l’Italia è il primo Paese produttore di farmaci finiti in Europa, però spesso queste carenze si verificano perché non abbiamo più un’autonomia». «Le carenze riguardano, in genere, i farmaci di sintesi chimica o di sintesi un po’ più semplice – conclude Scaccabarozzi – Il problema è che noi siamo diventati dipendenti per molte forniture di componenti attivi dalla Cina e, più in generale, dall’Asia. Credo che, proprio per questi motivi, si debba considerare l’industria farmaceutica italiana strategica proprio in ottica di sicurezza nazionale. Se mancano alcuni farmaci perché non è più sostenibile produrli, dobbiamo pensare a cosa accadrebbe se questi Paesi decidessero di non esportare più i componenti attivi: in questo caso, infatti, noi avremmo dei grandi problemi di approvvigionamento, ancora maggiori rispetto a quelli attuali con gravi conseguenze sulla salute dei cittadini».

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La lista dei farmaci introvabili: parkinson, diabete o epilessia, ecco perché curarsi diventa impossibile

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28.02.2024

Alcuni servono per curare il diabete, altri per contrastare i sintomi associati al morbo di Parkison o l’epilessia. Farmaci salvavita, però introvabili, anche in Toscana.
La lista nera
L’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, ha stilato una blacklist in cui compaiono oggi 23 medicinali off limits (intanto per sei mesi) perché «non possono essere sottratti alla distribuzione e alla vendita per il territorio nazionale al fine di prevenire o limitare stati di carenza o indisponibilità». In altre parole: non possono essere esportati. Tra questi ci sono Chenpen contro le reazioni allergiche gravi o Baqsimi, glucagone spray per il trattamento dell’ipoglicemia severa. Eppure questa misura non basta: è il caso di Creon, farmaco contro l’insufficienza pancreatica distribuito in Italia da un’unica azienda, la Viatris di Milano.
L'allarme
Andrea Giacomelli, presidente di Federfarma Toscana, la Federazione........

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