La pandemia è ancora una ferita aperta nell’apprendimento degli studenti: circa la metà dei quindicenni toscani risulta insufficiente in matematica. È il quadro che emerge dai risultati del test Ocse-Pisa (acronimo di Programme for international student assessment, il programma per la valutazione degli studenti internazionali) relativi all’anno scolastico 2021-2022, il primo post Covid: l’obiettivo è quello di accertare le competenze degli studenti e monitorare i ragazzi nel momento in cui dovrebbero essere pronti ad affrontare la vita adulta.

Il confronto

Rispetto al 2018, il risultato degli studenti toscani è stabile in lettura e addirittura in crescita nelle scienze, ma il vero buco nero è (e resta) la matematica. In pratica, in tutti i dieci Comuni capoluogo della nostra regione, prendendo in esame un campione formato da studenti che frequentano la seconda superiore (sia in licei che in istituti tecnici e professionali, ndr), appare un’alta percentuale di ragazzi con livelli inadeguati in matematica, di certo non in linea con i traguardi di apprendimento previsti al termine della seconda superiore.

La classifica

Sia chiaro, è una “gara” in cui (più o meno) perdiamo tutti. Ma se stiliamo una classifica toscana delle città in cui si conta il maggior numero di studenti che alle prove ha ottenuto risultati insufficienti (livello 1 e 2), al primo posto troviamo Massa: qui, infatti, il 53,27 per cento (dunque più della metà) ha una preparazione inadeguata in matematica, seguita da Grosseto (51,09) e Livorno (49,63). Non eccellono, ma sono comunque tra i migliori, gli studenti di seconda superiore di Arezzo (35,37 per cento) e Siena (38,92). È a Pisa, invece, che troviamo la percentuale più alta, pari al 19,6 per cento, di quindicenni che hanno invece ottenuto il livello più alto nei test.

La pandemia

Quando la didattica a distanza diventò l’unico modo per non sospendere le lezioni, una delle questioni più dibattute ha riguardato il modo in cui l’emergenza sanitaria avrebbe inciso sulle competenze e l’apprendimento degli studenti. È ad esempio risultato da subito evidente come la didattica a distanza, pur avendo consentito di proseguire le lezioni in un contesto di emergenza, abbia posto la questione delle disuguaglianze sociali (e digitali) tra gli alunni.

L’esperto

Per Andrea Spadaccini, presidente toscano dell’Associazione italiana pedagogisti (Aiped), le conseguenze della pandemia sono ancora tangibili. «Durante la fase cruciale dell’emergenza sanitaria, la didattica in presenza ha subito delle forti limitazioni che, per quanto compensate con la didattica a distanza, hanno causato una perdita di competenze negli studenti – sottolinea – Molti Paesi stanno promuovendo indagini e ricerche per avere un quadro attendibile e dettagliato di ciò che sta accadendo e, sulla base dei dati, mettere in atto eventuali piani didattici integrativi. È certo, però, che la chiusura prolungata delle scuole a causa della pandemia ha avuto un impatto fortemente negativo sugli studenti ampliando le lacune già presenti nel sistema scolastico italiano. È possibile che queste potenziali conseguenze negative si estendano anche nel lungo periodo: le stime suggeriscono infatti che non si sia ancora recuperato lo choc inflitto dalla pandemia».l


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Scuola, circa la metà degli studenti in Toscana è insufficiente in matematica. E c'entra il long Covid

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24.01.2024

La pandemia è ancora una ferita aperta nell’apprendimento degli studenti: circa la metà dei quindicenni toscani risulta insufficiente in matematica. È il quadro che emerge dai risultati del test Ocse-Pisa (acronimo di Programme for international student assessment, il programma per la valutazione degli studenti internazionali) relativi all’anno scolastico 2021-2022, il primo post Covid: l’obiettivo è quello di accertare le competenze degli studenti e monitorare i ragazzi nel momento in cui dovrebbero essere pronti ad affrontare la vita adulta.

Il confronto

Rispetto al 2018, il risultato degli studenti toscani è stabile in lettura e addirittura in crescita nelle scienze, ma il vero buco nero è (e resta) la matematica. In pratica, in tutti i dieci Comuni capoluogo della nostra regione, prendendo in........

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