Due soli interventi finanziati: la Porrettana (per il collegamento con gli svincoli Prato est-ovest) e la statale dell’Abetone e del Brennero (viabilità est di Lucca). Una doccia gelata per la Toscana che per il 2024, sul fronte delle infrastrutture statali della viabilità, incassa circa 34,5 milioni di euro. Peccato che per realizzare tutti gli interventi (24 in totale) servirebbero oltre tre miliardi. Un gap enorme che, ora, penalizza l’intera regione, soprattutto la costa.

La “lista” è contenuta nel nuovo contratto di programma tra ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Anas (anni 2021-2025) approvato dal Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile. È il contratto, strumento che disciplina l’utilizzo delle risorse assegnate ad Anas per gli interventi infrastrutturali, a evidenziare chi ha ottenuto dal governo Meloni il finanziamento necessario al loro completamento attraverso risorse stanziate nelle leggi di bilancio 2023 e 2024.

In sostanza, neppure un euro per le arterie di Maremma e Amiata così come per il corridoio tirrenico; idem per il tratto Ansedonia-Pescia Romana che aveva già avuto il via libera del Consiglio superiore dei lavori pubblici. C’è poi un altro aspetto da considerare: per alcune opere, come ad esempio il lotto IV dell’Aurelia (Grosseto sud-Fonteblanda) o per la statale 68 di Val di Cecina (la variante di Volterra) o, ancora, per la statale 439 Sarzanese Valdera non solo non c’è neppure l’ombra di un finanziamento, ma neanche viene indicato nel documento il costo previsto per l’intervento. «È molto grave – commenta il presidente della Regione, Eugenio Giani – Il problema è che non sono previsti fondi per la Cassia che noi avevamo passato ad Anas che ci aveva promesso la realizzazione del lotto Siena-svincolo Monteroni d’Arbia nord. Non c’è la variante del Rufina e neppure la Tirrenica. Tutto questo è deludente e, da parte mia, rimando alle promesse ricevute. L’Anas è un ente nazionale e, come tale, risponde al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. In ogni caso, devo complimentarmi con il commissario Massimo Simonini per la E78, la strada che da Grosseto porta a Siena, dove i tre lotti stanno procedendo bene e fra alcuni giorni farò il punto in un sopralluogo. Questo, infatti, è un intervento che sta procedendo bene in sinergia con Anas così come lo stesso vale per la 398, la strada che collega la direttrice per Campiglia Marittima al porto di Piombino».

Per il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, «l’approvazione del nuovo contratto di programma rappresenta un’importantissima iniezione di risorse su tre fronti: quello delle nuove opere, quello della manutenzione programmata e quello dell’innovazione tecnologica».

Nello specifico in Italia, gli investimenti previsti dal documento 2021-2025 sono pari a circa 44 miliardi di euro, così suddivisi: circa 37 miliardi di euro in nuove opere; oltre 5 miliardi di euro in manutenzioni programmate e circa 2 miliardi di euro a supporto di progetti in fase di approvazione, per lavori in corso e per investimenti in tecnologia. E per le nuove opere gli interventi sono così strutturati: nel 2021-2022 sono stati appaltati 47 interventi per un investimento complessivo di 4,1 miliardi di euro; nel 2023, invece, 39 interventi per un investimento complessivo di 5,2 miliardi di euro e nel 2024, grazie ai nuovi finanziamenti, sono previsti 60 interventi per 7,1 miliardi di euro; infine, dal 2025, sono programmati 106 interventi per un totale di 20,4 miliardi di euro. Ma per la Toscana i finanziamenti latitano.


QOSHE - Strade, Toscana penalizzata: su 24 interventi ne sono stati finanziati solo 2 - Martina Trivigno
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Strade, Toscana penalizzata: su 24 interventi ne sono stati finanziati solo 2

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15.04.2024

Due soli interventi finanziati: la Porrettana (per il collegamento con gli svincoli Prato est-ovest) e la statale dell’Abetone e del Brennero (viabilità est di Lucca). Una doccia gelata per la Toscana che per il 2024, sul fronte delle infrastrutture statali della viabilità, incassa circa 34,5 milioni di euro. Peccato che per realizzare tutti gli interventi (24 in totale) servirebbero oltre tre miliardi. Un gap enorme che, ora, penalizza l’intera regione, soprattutto la costa.

La “lista” è contenuta nel nuovo contratto di programma tra ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Anas (anni 2021-2025) approvato dal Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile. È il contratto, strumento che disciplina l’utilizzo delle risorse assegnate ad Anas per gli interventi infrastrutturali, a evidenziare chi ha ottenuto dal governo Meloni........

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