PISTOIA. «Una cosa inimmaginabile. Non riesco a capire come possa essere successo. Quello era il punto più solido del convento, tanto è vero che non vi è stato fatto alcun intervento durante la ristrutturazione. Sotto ci sono delle volte antiche, quelle del refettorio. Non capisco come volte così abbiano potuto cedere. E poi perché stavano ballando lì? C’è un salone di cinquecento metri quadrati che viene sempre usato per quello e vanno a ballare proprio lì, in quella saletta... ».

Non sa darsi una spiegazione Agostino Visconti. Piccolo imprenditore edile in pensione, è stato lui a eseguire, con la sua omonima ditta, i lavori di ristrutturazione, terminati una decina di anni fa, nel quattrocentesco convento di Giaccherino, sulle colline di Pistoia, dove, sabato sera, nel corso di una festa di matrimonio, nell’improvviso crollo del pavimento di una saletta del primo piano in cui si stava ballando, sono rimaste ferite decine di persone, precipitate da un altezza di quasi cinque metri nel sottostante ex refettorio.

Delle 64 persone che hanno avuto bisogno delle cure degli oltre cento soccorritori accorsi sul posto, 39 sono state trasportate in ospedale, tra cui gli sposi (poi dimessi), Paolo Mugnaini, 25 anni, di Lastra a Signa, e Valeria Ybarra, residente a Roma, ma origianaria di Houston, in Texas. Nel pomeriggio di ieri i pazienti ricoverati restavano 28.

Agostino Visconti, in quello splendido, monumentale edificio che domina la piana metropolitana, ha lasciato un pezzo di cuore. E per questo, ieri mattina, si trovava davanti al cancello chiuso su cui campeggia l’avviso di sequestro giudiziario affisso dai carabinieri. Per cercare di capire. Ma ad ora non riesce a darsi una spiegazione. Se non quella che il solaio soprastante il refettorio dei frati, sulla cui parete di fondo campeggia un affresco dell’Ultima cena, non ha retto alle sollecitazioni di quella settantina di persone che si sono messe a ballare, a saltare all’unisono nella saletta soprastante, forse per un festeggiamento improvvisato attorno agli sposi, dato che poco più in là c’è il grande salone in cui solitamente si balla, di ben cinquecento metri quadrati. Un effetto che i vigili del fuoco – che in altre occasioni si sono trovati di fronte a casi simili – chiamano di risonanza quello che, per effetto delle vibrazioni causate dai salti, ha fatto aprire una voragine nel pavimento.

«Quel punto non è mai stato toccato perché sembrava il più solido di tutti – ribadisce l’ex imprenditore, ricordando i lavori portati a termine nell’arco di sette anni, un po’ alla volta per via dello scarso personale a sua disposizione – Non capisco proprio. Si tratta di una struttura tale che nessuno avrebbe potuto nemmeno prevedere che sarebbe successa una cosa del genere. Non era certo la prima volta che il convento ospitava tanta gente così. Ci abbiamo fatto perfino il matrimonio di mia figlia, le comunioni dei nipoti. Eravamo in tantissimi in quelle sale. Secondo me è successo perché si sono ritrovati in tanti a saltare sul quel punto, il solaio deve essersi sgretolato sotto quel peso, sotto quei salti. E le persone, all’ultimo salto, si sono ritrovate nel vuoto».

E come accennato, quella sala, relativamente piccola, non era neppure quella destinata al ballo. Un locale che solitamente non viene utilizzato neppure per i rinfreschi: nella maggior parte delle occasioni vi viene collocata l’attrezzatura delle società di catering, oppure vi trovano spazio i giochi e le attività di intrattenimento per i bambini a seguito degli ospiti dei matrimoni. C’è da capire quindi come mai sabato vi fosse invece un impianto stereo per diffondervi la musica.

Uno dei tanti interrogativi su cui dovrà fare luce l’inchiesta aperta dalla procura di Pistoia. Per il momento il reato ipotizzato è quello di lesioni colpose, ma è quasi certo che già nella mattinata di oggi, nel fascicolo aperto contro ignoti, compaia anche il reato di disastro colposo, nonché i nomi dei primi indagati. La società proprietaria del convento di Giaccherino e che gestisce anche il suo utilizzo per eventi e matrimoni è la “Rinascimento srl”, amministrata da Roberto Tonti e Aldo Fabrini.

Le indagini per l’individuazione delle eventuali responsabilità – che probabilmente saranno condotte dal pm Luisa Contesini e dal procuratore capo Tommaso Coletta, subito intervenuto, tra l’altro, sul posto – si preannunciano comunque lunghe e complesse, e non potranno prendere il via che da un accurato sopralluogo da parte dei tecnici dei vigili del fuoco, chiamati a fare una prima ipotesi sulle cause che hanno determinato il cedimento strutturale del solaio. Quindi, sicuramente, la procura dovrà nominare uno o più consulenti di parte per redigere una perizia a tutto tondo, che valuti quelli che sono stati i lavori di ristrutturazione effettuati una decina di anni fa per riportare all’antico splendore l’ex convento e l’attuale stato di manutenzione. Così come spetterà ai carabinieri il lavoro di indagine relativo a tutta la parte documentale, dalle autorizzazioni alle certificazioni. Ugualmente importante sarà la raccolta delle testimonianze, per capire se in precedenza vi siano stati o meno segnali precursori del cedimento. Come quella di uno dei camerieri del servizio di catering, che avrebbe dichiarato di aver notato come, fin dalla mattinata, durante le operazioni di allestimento, il pavimento della piccola sala vibrasse tutte le volte che qualcuno lo calpestava.

La testimonianza in diretta

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Solaio crollato a Pistoia, l'imprenditore che ristrutturò il conventi: «Non dovevano ballare lì»

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15.01.2024

PISTOIA. «Una cosa inimmaginabile. Non riesco a capire come possa essere successo. Quello era il punto più solido del convento, tanto è vero che non vi è stato fatto alcun intervento durante la ristrutturazione. Sotto ci sono delle volte antiche, quelle del refettorio. Non capisco come volte così abbiano potuto cedere. E poi perché stavano ballando lì? C’è un salone di cinquecento metri quadrati che viene sempre usato per quello e vanno a ballare proprio lì, in quella saletta... ».

Non sa darsi una spiegazione Agostino Visconti. Piccolo imprenditore edile in pensione, è stato lui a eseguire, con la sua omonima ditta, i lavori di ristrutturazione, terminati una decina di anni fa, nel quattrocentesco convento di Giaccherino, sulle colline di Pistoia, dove, sabato sera, nel corso di una festa di matrimonio, nell’improvviso crollo del pavimento di una saletta del primo piano in cui si stava ballando, sono rimaste ferite decine di persone, precipitate da un altezza di quasi cinque metri nel sottostante ex refettorio.

Delle 64 persone che hanno avuto bisogno delle cure degli oltre cento soccorritori accorsi sul posto, 39 sono state trasportate in ospedale, tra cui gli sposi (poi dimessi), Paolo Mugnaini, 25 anni, di Lastra a Signa, e Valeria Ybarra, residente a Roma, ma origianaria di Houston, in Texas. Nel pomeriggio di ieri i pazienti ricoverati........

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