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GROSSETO. Il turista che sceglie la Maremma ha un’età tra i 30 e i 59 anni, è per il 72,7% italiano, ha una famiglia con figli più grandi di sei anni e si trattiene di media 6,8 giorni. È questo l’identikit preparato nel corso dell’estate 2023 da Isnart, per conto della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno; un’indagine finalizzata alla conoscenza della domanda turistica esistente in Toscana, puntando su Grosseto e Livorno.

Lo studio ha preso in esame le risposte di 600 vacanzieri di Castiglione della Pescaia, Capalbio, Orbetello, Monte Argentario, Follonica, Scarlino, Grosseto, Manciano e Massa Marittima. Dall’indagine è venuta fuori che la nostra provincia ha ricevuto notevoli apprezzamenti, spesso superiori alla media ad altre realtà regionali, a cominciare da una votazione di 8,45, contro l’8,32 della Toscana, un dato che colloca Grosseto al 4° posto dietro a Massa Carrara, Prato e Siena.

Il 44,8 degli intervistati ha un’età dai 30 ai 44 anni, il 27, 6 dai 45 ai 59. Solo il 14,3 ha meno di 30 anni; il 13,3 dai 60 in su. La maggior parte delle persone ha scelto la Maremma per un turismo balneare (oltre il 37%), ma anche per la ricchezza del patrimonio artistico e per la natura (30%); il 10,2 per la vicinanza, il 12,6 per vedere luoghi e l’11,8 per i divertimenti che offre. La scelta del soggiorno è stata influenzata da Internet, per il 57,7% dei casi, il suggerimento di amici per il 28,7, per esperienze personali (23,4) e per il consiglio delle agenzie di viaggio (8,7).

Gli intervistati hanno trascorso in media 6,8 giorni sul territorio, rispetto al 6,5 del dato toscano. Il 42,9 si è sistemato in albergo (nell’82,1% in hotel di 3-4 stelle), il 26 in strutture extralberghiere (12,5 in B&B, 7 in agriturismo, 2,6 in campeggio) e il 31% in casa, in affitto (il 14,9 in case di amici e parenti) o di proprietà. Il 69,6 degli intervistati ha effettuato durante il soggiorno gite ed escursioni, il 48,3 è andato al mare o al lago, il 30,2 ha visitato il centro storico, il 21,9 ha degustato prodotti enogastronomici tipici e il 28,3 ha praticato attività sportive. Solo il 10% ha visitato musei e siti archeologici, mentre l’8,7 ha fatto shopping.

Al termine della vacanza il 54,7 ha lasciato una recensione su Booking (nel 60% degli interpellati), TripAdvisor o su Facebook. Decisamente buono il giudizio lasciato sulla qualità dell’alloggio e della ristorazione. Si va dall’8,41 sulla qualità del mangiare e del bere, l’8,28 della ristorazione, all’8,17 per la qualità dell’accoglienza. Giudizi positivi sono arrivati anche sui costi sostenuti, tutti inferiori alla media regionale: i turisti hanno dato un 8,13 per la ristorazione, l’8,05 al costo dell’alloggio e 7,98 ai trasporti locali. Soddisfacente anche il giudizio sull’offerta e sui servizi del territorio: 8,17 per l’offerta culturale, 8,10 per le informazioni turistiche, 8,15 per l’intrattenimento, 8,7 per l’organizzazione del territorio, 8 per l’efficienza dei trasporti locali. La spesa giornaliera per il soggiorno è stato di 78 €, rispetto al 70 di quello che si spende in Toscana e i 63 euro di Livorno. Molto più contenute le spese di viaggio, 140 euro, rispetto ai 239 per la Toscana.

Chi ha scelto la Maremma ha speso una media di 20,91 euro per ristoranti e pizzerie, 6,35 euro per bar e pasticcerie, ma anche 14,74 euro per cibi e bevande acquistate in supermercati in negozi, 21,40 per l’abbigliamento e 16,48 per le calzature e 41 euro per abbigliamento e scarpe per lo sport. Inferiore alla media le spese per le attività ricreative: 17,03 per musei e mostri, 14,81 per cinema e discoteche, 9,92 per visite guidate. Gli intervistati hanno speso un po’ di più rispetto alla Toscana per stabilimenti balneari (16,75), spettacoli teatrali (14,48), ma anche per i parcheggi (7,95 contro i 4,88 della media .

«Da questa fotografia seppur limitata – dice il presidente della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, Riccardo Breda – la nostra provincia esce con dati interessanti, che possono essere lo spunto per una riflessione futura. Il nostro turismo è fatto di famiglie con bambini, con le seconde case, che incidono molto sulla fidelizzazione. Mi sorprende piacevolmente che nell’intervista si sia detto di venire qui non solo per il mare, ma anche per le attività all’aperto e legate allo sport e questo ci dovrà far lavorare per migliorare la nostra offerta, aumentando le proposte; bisogna cercare di aprirsi di più e essere più competitivi in un mercato che non sia solo quello italiano ma almeno europeo. Quelli evidenziati dall’indagine sono dati buoni, da leggere in modo positivo, in prospettiva futura e devono essere ad esempio uno sprone per crescere dal punto di vista turistico sia nell’alberghiero che nell’extra alberghiero».

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QOSHE - Vacanze, la Maremma quarta destinazione più apprezzata in Toscana. Il voto-medio dalle recensioni: bene la ristorazione - Maurizio Caldarelli
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Vacanze, la Maremma quarta destinazione più apprezzata in Toscana. Il voto-medio dalle recensioni: bene la ristorazione

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01.03.2024

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GROSSETO. Il turista che sceglie la Maremma ha un’età tra i 30 e i 59 anni, è per il 72,7% italiano, ha una famiglia con figli più grandi di sei anni e si trattiene di media 6,8 giorni. È questo l’identikit preparato nel corso dell’estate 2023 da Isnart, per conto della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno; un’indagine finalizzata alla conoscenza della domanda turistica esistente in Toscana, puntando su Grosseto e Livorno.

Lo studio ha preso in esame le risposte di 600 vacanzieri di Castiglione della Pescaia, Capalbio, Orbetello, Monte Argentario, Follonica, Scarlino, Grosseto, Manciano e Massa Marittima. Dall’indagine è venuta fuori che la nostra provincia ha ricevuto notevoli apprezzamenti, spesso superiori alla media ad altre realtà regionali, a cominciare da una votazione di 8,45, contro l’8,32 della Toscana, un dato che colloca Grosseto al 4° posto dietro a Massa Carrara, Prato e Siena.

Il 44,8 degli intervistati ha un’età dai 30 ai 44 anni, il 27, 6 dai 45 ai 59. Solo il 14,3 ha meno di 30 anni; il 13,3 dai 60 in su. La maggior parte delle persone ha scelto la Maremma per un turismo balneare (oltre il 37%), ma anche per la........

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