FIRENZE. La discussione ad alta voce. Le spinte e i pugni. Poi il luccichio di una lama e l’affondo. Forse più volte. Di certo c’è il colpo che squarcia una coscia all’altezza dell’inguine e recide l’arteria femorale. Poi il fuggi, fuggi. Ma il giovane colpito non va lontano. Si accascia in Largo Alinari in un lago di sangue. Non è ancora l’una di notte fra mercoledì e giovedì e in zona c’è anora gente. Siamo a poche decine di metri dalla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella e lungo il percorso naturale verso San Lorenzo, zona di locali e alberghi. Numerose le telefonate al 118 e ai centralini delle forze dell’ordine. In pochi minuti sul posto c’è un’ambulanza che trasporta il ferito verso il vicino ospedale Santa Maria Nuova. Ma non c’è più tempo. La ferita si è rivelata mortale e per il giovane moldavo, Petru Tataru, che alle forze dell’ordine risulta nato nel 2005, incensurato, non c’è nulla da fare. Troppo il sangue perso perché i sanitari potessero riuscire a salvargli la vita.

In Largo Fratelli Alinari intanto c’è l’attività frenetica degli investigatori della polizia. C’è il personale della Scientifica a fare i rilievi, ci sono gli uomini della Squadra mobile a raccogliere testimonianze e, soprattutto, a recuperare i video delle tante telecamere di videosorveglianza presenti nella zona. Viene svegliata anche la sostituto procuratore della Repubblica Alessandra Falcone. C’è un omicidio da risolvere e le prime ore successive al delitto sono fondamentali per chiudere il cerchio sul possibile assassino.

Intanto si fanno le prime ipotesi sul contesto in cui è maturato quello che è sembrato fin da subito un regolamento di conti, probabilmente nell’ambito dello spaccio di droghe. Il triangolo che va dalla stazione di Santa Maria Novella alla Fortezza da Basso e le Cascine è notoriamente luogo di spaccio di sostanze stupefacenti e sono diverse le bande che si contendono il territorio. Ci sono nordafricani, nigeriani, ma anche sudamericani e bande dell’Est. Potrebbe essere maturato proprio in questo contesto l’omicidio.

I primi riscontri degli investigatori portano a individuare almeno cinque giovani. Erano sicuramente sul luogo dell’accoltellamento e per questo vengono rintracciati e portati in questura dove sono a lungo interrogati. Il procuratore capo della Repubblica, Filippo Spiezia, sul caso non vuole rilasciare alcuna dichiarazione, mentre la sostituto Falcone si limita a un diplomatico «stiamo facendo i necessari accertamenti per scoprire cosa è accaduto». I video vanno composti, sembra che la scena non si sia sviluppata in un solo luogo e che l’aggressione abbia avuto un percorso che va ricostruito per identificare chi vi ha partecipato e in che ruolo. Fra i fermati potrebbero esserci non solo chi ha accoltellato il diciannovenne e i suoi sodali bensì anche chi era dalla parte della vittima. Da quanto trapela dalle forze dell’ordine, i cinque fermati sarebbero di varie nazionalità. Un elemento che potrebbe rivelare che potrebbero appartenere effettivamente a due bande diverse e contrapposte nella lite che ha portato all’omicidio.

La salma del diciannovenne moldavo è a disposizione della magistratura. Domani mattina potrebbe essere affidata l’autopsia. Per quello che servirà solo ai fini processuali, ci sarà da accertare il numero delle coltellate inferte – sul corpo i primi soccorritori hanno notato sangue anche su un fianco, ma potrebbe essere stata solo una macchia dove il giovane potrebbe essersi toccato con le mani insanguinate – e quella che poi si è rivelata mortale. Servirà capire il tipo di arma usata finché gli investigatori non la troveranno.

L’indagine non è facile visto il contesto in cui gli investigatori devono muoversi ma non sembra neppure difficile viste le numerose testimonianze già raccolte e i video delle numerose telecamere di videosorveglianza presenti nella zona. Domani la procura potrebbe già svelare i provvedimenti restrittivi.


QOSHE - Firenze, 19enne ucciso dopo una brutale aggressione in centro: chi è la vittima e le ipotesi sul movente - Pasquale Petrella
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Firenze, 19enne ucciso dopo una brutale aggressione in centro: chi è la vittima e le ipotesi sul movente

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15.03.2024

FIRENZE. La discussione ad alta voce. Le spinte e i pugni. Poi il luccichio di una lama e l’affondo. Forse più volte. Di certo c’è il colpo che squarcia una coscia all’altezza dell’inguine e recide l’arteria femorale. Poi il fuggi, fuggi. Ma il giovane colpito non va lontano. Si accascia in Largo Alinari in un lago di sangue. Non è ancora l’una di notte fra mercoledì e giovedì e in zona c’è anora gente. Siamo a poche decine di metri dalla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella e lungo il percorso naturale verso San Lorenzo, zona di locali e alberghi. Numerose le telefonate al 118 e ai centralini delle forze dell’ordine. In pochi minuti sul posto c’è un’ambulanza che trasporta il ferito verso il vicino ospedale Santa Maria Nuova. Ma non c’è più tempo. La ferita si è rivelata mortale e per il giovane moldavo, Petru Tataru, che alle forze dell’ordine risulta nato nel 2005, incensurato, non c’è nulla da fare. Troppo il sangue perso perché i........

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