Livorno L'impiego di maschere nelle rappresentazioni teatrali è tuttora in uso ed ha radici molto antiche raffigurando i vari protagonisti e determinati loro stati d'animo. Pensiamo alle tragedie greche oppure alle “atellane” di epoca romana ed in seguito alla “commedia dell'arte” sorta in Italia attorno al XVI secolo da cui sono derivate le maschere tradizionali regionali come “Brighella” ed “Arlecchino” a Bergamo o “Pulcinella” a Napoli. Per imparare a realizzare una maschera in cuoio c’è il laboratorio, ovvero la “Bottega del Mascheraio”, aperto da venerdì 8 dicembre sino al 7 gennaio presso la Villa del Presidente (via G. Marradi, 116) a cura di Giovanni Balzaretti in collaborazione con il Museo di storia naturale del Mediterraneo e del “Teatro Agricolo – Maschere Commedia dell'Arte” e col patrocinio dell'associazione “Osservatorio dei Mestieri d'Arte”. «L'invito – spiega Balzaretti - è di scegliersi tre giorni liberi per regalare oppure regalarsi una maschera fatta con le proprie mani».

Si parte con la realizzazione del calco in legno di cirmolo o di tiglio appositamente scolpito a seconda del soggetto prescelto per poi cominciare a lavorarvi sopra il cuoio adoperando vari utensili (martello, spingina, etc.) per i vari procedimenti (bugnatura, spianatura, etc.) applicando quindi i lacci e la tintura con prodotti naturali.

Nativo della Valsesia (Vercelli) Giovanni Balzaretti ha frequentato il Liceo artistico a Novara e l'Università a Bologna, la città dove ha deciso di dedicarsi al teatro compiendo varie esperienze nell'avanguardia e tournée con il Teatro Petruzzelli di Spoleto.

Balzaretti si avvicina quindi alla commedia dell'arte e nel 1993 nasce il Teatro Agricolo insieme a Francesca Pompeo, Giorgio Monteleone, Ascanio Celestini e tanti altri prendendo in affitto una fattoria a Montevaso. Da tempo il Teatro Agricolo collabora con il Museo di storia naturale del Mediterraneo realizzando attività pedagogiche, formative e di spettacolo all'interno della Villa del Presidente.

Balzaretti ha inoltre avviato l'attività di artigiano mascheraio per ottenere maschere adeguate per gli spettacoli del Teatro Agricolo. E da diversi anni le sue maschere in cuoio sono commissionate da vari teatri italiani e stranieri come, ad esempio, l'Opera di Pechino.

Info: per iscrizioni tel. 340-9607548 (via Whatsapp).

QOSHE - A Livorno c'è la Bottega del mascheraio: Giovanni Balzaretti racconta la sua arte - Roberto Riu
menu_open
Columnists Actual . Favourites . Archive
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close
Aa Aa Aa
- A +

A Livorno c'è la Bottega del mascheraio: Giovanni Balzaretti racconta la sua arte

9 2
07.12.2023

Livorno L'impiego di maschere nelle rappresentazioni teatrali è tuttora in uso ed ha radici molto antiche raffigurando i vari protagonisti e determinati loro stati d'animo. Pensiamo alle tragedie greche oppure alle “atellane” di epoca romana ed in seguito alla “commedia dell'arte” sorta in Italia attorno al XVI secolo da cui sono derivate le maschere tradizionali regionali come “Brighella” ed “Arlecchino” a Bergamo o “Pulcinella” a Napoli. Per imparare a realizzare una maschera in cuoio c’è il laboratorio, ovvero la “Bottega del Mascheraio”, aperto da venerdì 8........

© Il Tirreno


Get it on Google Play