Dopo l'anteprima con il Corteo delle Natività, "bagnato” a Stabbia (Firenze), dello scorso 2 dicembre e l’inaugurazione del presepe animato a Cigoli di San Miniato, l'8 dicembre è la giornata di apertura di molti dei manufatti che aderiscono all'Associazione Nazionale Città dei Presepi. Tanti modi per raccontare il Natale attraverso i presepi. E, dietro ad ogni lavoro, certosino, prezioso, ci sono uomini e donne, con le loro storie di vita, con la loro quotidianità, storie che coinvolgono interi paesi. Per restare in provincia di Pisa, i frati del convento di San Romano hanno aperto il loro tradizionale presepe artistico nel chiostro del Santuario del Divino Amore.

Tanti modi per raccontare il Natale

Sono le “donne del ricamo”: più di cinquanta signore che hanno mosso i primi passi nel 2001 su iniziativa di Mirella Carobbi e Manuela Chiti. «Il nostro obiettivo è preservare il ricamo antico toscano - spiega Carobbi -. Con questa tecnica, diamo vita anche alle statue del presepio. Per questo Natale ne allestiremo due a Cerreto Guidi (Firenze): nel Battistero di San Giovanni di Pistoia con ricami ispirati ad opere d'arte presenti in città, e nella camera di Isabella de' Medici dell'omonima villa che sovrasta il paese, includendo nel presepe pure la padrona di casa. Un grande onore per noi è che un nostro presepe è stato scelto per essere esposto alla mostra dei cento presepi in Vaticano». La loro sede a Casalguidi (Pistoia) è diventata un luogo di incontro per persone provenienti da ogni dove, unite dalla passione per il ricamo.

Altra tecnica e altra storia

Carlo Calvetti, 82 anni, di Ponte a Egola (Pisa), è l'artefice del "Presepe Stellato". Un presepe monumentale che, date le dimensioni, dal giardino di casa, è dovuto “emigrare” nella piazza del paese. Ma il laboratorio continua ad essere l'abitazione, dove i vari personaggi vengono disegnati e incisi con il laser su sagome in legno riciclato. Tocca, poi, alla moglie Anna Maria vestire queste sagome dando a ciascuna la propria identità di personaggio. Al montaggio esterno pensano, poi, i membri dell'associazione “Territorio in comune” di cui Carlo e Anna Maria fanno parte.

Dal bosco

Lavorano il legno, ma quello del bosco e nel loro ambiente naturale, Giuseppe e Renato Giovannuzzi. Hanno trasformato la loro proprietà in un vero e proprio parco collocando, nella parte più alta, un presepe monumentale con personaggi a grandezza naturale. Siamo nel Casentino, a Raggiolo (Arezzo), un sentiero conduce al presepe, l'atmosfera è senza dubbio affascinante. Mentre si respirano i profumi del bosco, si ascoltano i versi degli animali, all'improvviso davanti a sé si scorgono le prime statue, capolavori scultorei lignei interamente realizzati a mano. Sono i rami e i tronchi del bosco, uniti alla straordinaria abilità di lavorazione di Giuseppe e Renato a dare vita a personaggi del presepe unici. E, visto dove si trovano, hanno le fisionomie degli gnomi, “abitanti dei boschi” per eccellenza.

Risparmio energetico

Con un'attenzione ai consumi e alla bolletta, ma senza trascurare la bellezza, con molta creatività a Castelfiorentino (Firenze) è nato al tempo del Covid il "Presepe di luce": i personaggi sono realizzati con il filo led e posizionati sulle grate dei cantieri. L'iniziativa è piaciuta così tanto, che si è deciso di “esportarla”. La squadra, guidata dal presepista Stefano Mattii, ha aggregato elettricisti, falegnami e creativi, per poter portare in giro questo “format presepiale”. Dopo essere stato installato la scorsa estate nei dintorni del santuario della Verna, sull'Appennino Toscano, è arrivato l'invito della Repubblica di San Marino, mentre la Basilica Papale di Santa Maria Maggiore a Roma ha confermato la disponibilità ad ospitarlo. Anche in Garfagnana, a Pieve Fosciana (Lucca) ci sarà una versione del "Presepe di luce".

QOSHE - La Toscana dei presepi: ecco una nostra selezione dei più belli da visitare - Sabrina Chiellini
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La Toscana dei presepi: ecco una nostra selezione dei più belli da visitare

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08.12.2023

Dopo l'anteprima con il Corteo delle Natività, "bagnato” a Stabbia (Firenze), dello scorso 2 dicembre e l’inaugurazione del presepe animato a Cigoli di San Miniato, l'8 dicembre è la giornata di apertura di molti dei manufatti che aderiscono all'Associazione Nazionale Città dei Presepi. Tanti modi per raccontare il Natale attraverso i presepi. E, dietro ad ogni lavoro, certosino, prezioso, ci sono uomini e donne, con le loro storie di vita, con la loro quotidianità, storie che coinvolgono interi paesi. Per restare in provincia di Pisa, i frati del convento di San Romano hanno aperto il loro tradizionale presepe artistico nel chiostro del Santuario del Divino Amore.

Tanti modi per raccontare il Natale

Sono le “donne del ricamo”: più di cinquanta signore che hanno mosso i primi passi nel 2001 su iniziativa di Mirella Carobbi e Manuela Chiti. «Il nostro obiettivo è preservare il ricamo antico toscano - spiega Carobbi -. Con questa tecnica,........

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