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SEGGIANO. Poteva fare Miss Europa ma disse no. Poteva diventare la nuova testimonial di una famosissima birra ma anche in questo caso scelse di fare un passo indietro. Eppure non si è mai pentita di quelle decisioni prese quando era solo una ragazzina. E oggi che un articolo de Il Tirreno del 1993, che ne riprendeva un altro di trent’anni prima, condiviso in un gruppo Facebook e rilanciato da un’altra community del social media blu, riporta a galla quei ricordi, lei li ripercorre con piacere, condividendoli con gli amici di quello che chiama “il mio amato regno”: il paese di Seggiano.

Protagonista di questa storia è Gloria Grams, vive a Livorno ma il suo posto del cuore è Seggiano dove scappa appena può: qui è nata sua madre, ha ancora la casa e ha vissuto i momenti più belli e spensierati di una vita avventurosa e per niente facile. «Mia mamma era cassiera a Camp Darby (la base militare italiana a Tombolo, nel Comune di Pisa, dove sono stanziate e operano unità militari statunitensi; ndr) e lì ha conosciuto mio padre, soldato americano pluridecorato che ha fatto anche il Vietnam», premette Grams, che poi racconta: «Io sono nata negli Usa, nella base di Forth Belvoir, e con i miei genitori abbiamo cambiato tante città per via del lavoro di mio padre prima di stabilirci a Livorno».

Gloria è una studentessa del classico quando per gioco, spinta dai compagni di scuola, partecipa a Miss Livorno e vince. Ha 15 anni. Da lì si aprono le porte di Miss Toscana, ma è ancora troppo piccola: si ripresenta due anni dopo per vincere la fascia. Ma a un certo punto, quando è pronta per Miss Europa, decide di fermarsi.

«All'inizio ero motivata e gareggiavo per vincere, non per partecipare – dice oggi Grams – ma a un certo punto non mi sentivo più me stessa, avevo già il fidanzato a Livorno e preferii tornare alla mia quotidianità».

Il cronista dell’epoca rimase strabiliato: «Pare impossibile che una ragazza del 1973 rifiuti il mondo del cinema, della notorietà, del successo». Erano gli anni dell’“io sono mia”, e del “no” alla donna-oggetto, ricordava il collega di vent’anni dopo, prendendo il caso Grams (“bella e capace di scegliere”) ad esempio di femminismo le aspiranti reginette del 1993 che avevano fatto carte false per partecipare a Miss Italia.

Un messaggio che a trent’anni di distanza ancora, oggi si declina con pochi ritocchi nei confronti delle “modelle di Instagram” o le “performer” di Onlyfans, ma anche delle tante giovanissime che cercano in concorsi e talent la scorciatoia per la notorietà, con larga parte del movimento femminista a sostenere che proprio la competizione creata da Dino Villani nel 1939 veicola oggi messaggi fuori tempo massimo (per usare un eufemismo).

La Gloria degli anni Settanta appende la fascia da miss al chiodo rinunciando non solo a passerelle ed eventi glamour ma anche alle sirene del cinema e della pubblicità: «Dissi no a un contratto con la casa di produzione De Laurentis per il cinema e ricordo ancora mia mamma che mi supplicava di ripensarci perché poteva essere una bella opportunità. Era stato l'attore e imitatore Alighiero Noschese a presentarmi perché mi aveva conosciuto in occasione di Miss Italia. Poi feci il provino come testimonial della Peroni: mi volevano per sostituire niente meno che Solvi Stübing, una vera icona». Disse sempre di no.

L'unica concessione fu una particina in un film di Dino Risi girato a Viareggio, “Mordi e fuggi”: «Mia mamma mi accompagnava sul set e ci trattavano come regine malgrado fossi solo una comparsa, e nelle pause ebbi la possibilità di conoscere il grande Marcello Mastroianni, una persona gentilissima e alla mano».

In seguito la vita non le ha risparmiato gioie né dolori, che a fine anni Settanta sposò un giovane di Seggiano ma rimase vedova all’ottavo mese di gravidanza. Dopo qualche anno il secondo matrimonio con un uomo, anche lui vedovo e con una bimba piccola, e una nuova opportunità di essere felici insieme; poi la nascita di un altro figlio.

Ma in tutti questi anni un amore non è mai venuto meno, quello per il suo buen retiro sull'Amiata. E davanti a quella vecchia pagina di giornale «riconoscersi in quella foto e in quella storia è sempre un’emozione», chiosa Grams, che infine confessa «che qualche volta un pochino di rimpianto c’è stato ma non mi sono mai pentita di aver dato la priorità a me stessa».


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Seggiano, la scelta di Gloria Grams: «Miss Livorno a 15 anni, poi ho deciso di lasciare quella vita»

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20.11.2023

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SEGGIANO. Poteva fare Miss Europa ma disse no. Poteva diventare la nuova testimonial di una famosissima birra ma anche in questo caso scelse di fare un passo indietro. Eppure non si è mai pentita di quelle decisioni prese quando era solo una ragazzina. E oggi che un articolo de Il Tirreno del 1993, che ne riprendeva un altro di trent’anni prima, condiviso in un gruppo Facebook e rilanciato da un’altra community del social media blu, riporta a galla quei ricordi, lei li ripercorre con piacere, condividendoli con gli amici di quello che chiama “il mio amato regno”: il paese di Seggiano.

Protagonista di questa storia è Gloria Grams, vive a Livorno ma il suo posto del cuore è Seggiano dove scappa appena può: qui è nata sua madre, ha ancora la casa e ha vissuto i momenti più belli e spensierati di una vita avventurosa e per niente facile. «Mia mamma era cassiera a Camp Darby (la base militare italiana a Tombolo, nel Comune di Pisa, dove sono stanziate e operano unità militari statunitensi; ndr) e lì ha conosciuto mio padre, soldato americano pluridecorato che ha........

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