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Livorno Care cartoline. Toccare con mano quello che si studia, è sempre cosa buona e giusta. Se poi nel farlo ci si diverte, riassaporando le magiche atmosfere del passato, il cerchio si chiude in maniera perfetta. E così, 24 studenti delle scuole elementari Micheli Bolognesi, la classe V°A, con la loro insegnante Roberta Bancale, a gennaio, hanno sviluppato un progetto davvero singolare per imparare meglio la geografia e le regioni d’Italia. Utilizzando le care cartoline postali.

«Non potendo ovviamente andare in gita ovunque - racconta la docente-, mi è venuta l’idea di inviare cartoline della nostra città in scuole scelte a caso, in ogni regione. La cartolina l’abbiamo progettata su una piattaforma di grafica, tutti insieme, ed essendo io appassionata di fotografia, ho mostrato alcuni miei scatti e gli studenti hanno scelto simbolicamente il più rappresentativo, la Terrazza Mascagni. Dunque le abbiamo realizzate».

Il progetto procede in diverse traiettorie. «Tutto nasce anche da un bisogno di scrivere, e di avere una comunicazione più lenta, che contempli la sosta, senza repliche immediate come accade oggi. Vivere l’attesa di una risposta da parte degli altri ragazzi. Che potrebbe sfociare nelle celebri amicizie di penna».

In una fase successiva, il ventaglio si allargherà, e a quel punto gli studenti diventeranno i veri protagonisti.

«La seconda parte del piano, prevede un uscita sul territorio dove saranno gli stessi bambini a realizzare la loro cartolina: mi sono fatta spedire delle cartoline in bianco, e loro, en plan air, come gli impressionisti francesi, dipingeranno ad acquarello una piccola opera d’arte, immortalando alcune zone di Livorno: ci sposteremo in un quartiere e ognuno dipingerà il proprio angolo, la propria visione di quel posto. E poi la invieranno, a chi vorranno. Ci sono alunni del Perù, del Marocco, di Bangladesh, Tunisia, e magari invieranno nei loro paesi d’origine».

Una lavoro davvero originale. «I bambini sapevano vagamente cosa fosse una cartolina: infatti quando è arrivato il momento di compilarla, scrivevano i messaggi sulle righe segnate appositamente per l’indirizzo. Ho spiegato come fare, e l’importanza della fase che precede la risposta. Anche il Postino, una volta che è passato, ci ha fatto una mini lezione su come gestisce la posta, come se la divide per portarla nel quartiere, insomma una bella improvvisata».

Il gruppo, dopo aver appiccicato materialmente i francobolli, si è mosso per l’invio. «Noi siamo fortunati perché accanto alla scuola, a San Marco c’è una cassetta postale rossa, quindi abbiamo potuto “imbucare”».

Le tre scuole , una in Liguria, una in Lombardia e una in Valle d’Aosta ancora non hanno risposto; ma le sorprese, non sono mancate.

«La cosa bella che avendo postato il progetto su Facebook, tanti amici hanno spontaneamente deciso di aderire, scrivendoci da svariate parti d’Italia, a qualcuno anche dall’estero, addirittura dalla California. Si leggono cose simpatiche ma anche intelligenti: una ha scritto “in questa immagine si dice ci siano sette chiese, le vedete tutte?" E da lì in classe è nata una discussione sulle chiese di quel luogo, e abbiamo approfondito la località».

Un nuovo-vecchio modo di fare didattica che si recupera alle Micheli Bolognesi. «Noi - conclude l’insegnante Roberta Bancale - alle elementari facevamo sempre qualcosa di pratico. Conoscevamo bene e vivevamo il mondo che ci circondava. Adesso con i social, le cose sono cambiate, tutto è molto distante. Compito della scuola è anche rimettere i bambini in relazione con la realtà». l

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QOSHE - Cartoline da Livorno al resto d’Italia, così gli studenti delle elementari studiano geografia - Simone Fulciniti
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Cartoline da Livorno al resto d’Italia, così gli studenti delle elementari studiano geografia

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08.03.2024

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Livorno Care cartoline. Toccare con mano quello che si studia, è sempre cosa buona e giusta. Se poi nel farlo ci si diverte, riassaporando le magiche atmosfere del passato, il cerchio si chiude in maniera perfetta. E così, 24 studenti delle scuole elementari Micheli Bolognesi, la classe V°A, con la loro insegnante Roberta Bancale, a gennaio, hanno sviluppato un progetto davvero singolare per imparare meglio la geografia e le regioni d’Italia. Utilizzando le care cartoline postali.

«Non potendo ovviamente andare in gita ovunque - racconta la docente-, mi è venuta l’idea di inviare cartoline della nostra città in scuole scelte a caso, in ogni regione. La cartolina l’abbiamo progettata su una piattaforma di grafica, tutti insieme, ed essendo io appassionata di fotografia, ho mostrato alcuni miei scatti e gli studenti hanno scelto simbolicamente il più rappresentativo, la........

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