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LIVORNO Un nuovo importante appuntamento col progetto “Teatro e Carcere”, curato da Arci Livorno e finanziato dalla regione Toscana. Otto ragazzi, detenuti di media sicurezza, nella casa circondariale delle sughere, porteranno in scena una versione particolare di “Topo dopo Topo”, un testo di Bruno Tognolini, rivisitazione della celebre fiaba “il pifferaio magico”.
Mercoledì, 30 dicembre, nella sala ricreativa della struttura, con un pubblico esterno che ha già occupato le poche sedie a disposizione.
La regia è tutta al femminile, con le brave Francesca Ricci e Lara Gallo che anche stavolta hanno realizzato uno spettacolo davvero di alto livello sotto ogni profilo.
«Come sempre - spiega Ricci-, ci caliamo nel contesto e nelle persone che in quel momento fanno teatro con noi e cerchiamo sempre di costruire con loro la drammaturgia della storia da raccontare. Questa è basata su una figura che, nel nostro caso, arriva alle sughere e le libererà in cambio di qualcosa. In scena ci sono gli attori che narrano sprazzi di vita, situazioni che si creano all’interno dell’istituto. Con ironia, ma anche riflettendo sulle cose della vita: considerando che il carcere è un luogo di attesa, di pensiero e riflessione». Il percorso che porta alle varie rappresentazioni è affascinante, ma pieno di complicazioni.
«Non abbiamo una compagnia fissa - prosegue Ricci-, facciamo laboratorio due volte alla settimana, ma gli attori cambiano in continuazione, che poi è la caratteristica di una casa circondariale. Cerchiamo di essere efficaci, incisive, entrando nelle loro vite, nelle loro modalità».
Produrre spettacoli permette, in un certo senso, di aprire le porte del carcere «e di questo dobbiamo ringraziare le educatrici che seguono la nostra attività, e la direzione che ci consente di portare pubblico esterno. Noi operiamo una stanza ricreativa, dove i ragazzi trascorrono la loro ora di svago; ci andiamo quando è libera».
Purtroppo non tutto è semplice, in primis perché gli spazi a disposizione sono molto limitati. «Sì, la carenza di spazi la sentiamo. Lavoriamo in emergenza, nelle condizioni più strane. Siamo legate a mille variabili, e tutto influenza lo spettacolo. Il nostro slogan è “di necessità virtù”. Sarebbe bello avere dei luoghi deputati per fare le cose, uno spazio per lasciare le scene, i costumi. E invece è tutto un entrare e uscire chiedere mille permessi. Difficile».
Tuttavia, le fatiche sono largamente ripagate da quelle che sono le emozioni vissute. «Lavoriamo con persone che non hanno mai visto uno spettacolo e non sanno neppure di che cosa si tratta. E capiscono come “giocare” possa essere davvero impegnativo. Chi fa queste esperienze, se le ricorda». l

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Livorno, detenuti attori: si fa teatro alle Sughere

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20.12.2023

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LIVORNO Un nuovo importante appuntamento col progetto “Teatro e Carcere”, curato da Arci Livorno e finanziato dalla regione Toscana. Otto ragazzi, detenuti di media sicurezza, nella casa circondariale delle sughere, porteranno in scena una versione particolare di “Topo dopo Topo”, un testo di Bruno Tognolini, rivisitazione della celebre fiaba “il pifferaio magico”.
Mercoledì, 30 dicembre, nella sala ricreativa della struttura, con un pubblico esterno che ha già occupato le poche sedie a disposizione.
La regia è tutta al femminile, con le brave Francesca Ricci e Lara Gallo che anche stavolta hanno realizzato uno spettacolo davvero di alto livello........

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