PISA. «Per un attimo ho pensato che sarei uscito da solo da quell’ospedale. Senza la mia compagna e nostra figlia. Ho pensato che sarebbero morte». Enrico sta per entrare nel padiglione del Santa Chiara, a Pisa. Lo aspettano Tatiana e Bianca. Sono vive. Ce l’hanno fatta. «E io – Enrico Iachella, 32 anni, di Cascina, assicuratore – ora sono l’uomo più felice del mondo. Ma per 20 giorni ho visto l’inferno». Da quando la compagna, Tatiana Caruso, 29 anni a luglio, incinta al termine del sesto mese di gravidanza, ha accusato un forte mal di testa. L’inizio di un incubo che si è trasformato in una storia a lieto fine. «Un miracolo – aggiunge Enrico – reso possibile da dei professionisti eccezionali, anche e soprattutto dal punto di vista umano».

Mattina maledetta
Mancano pochi minuti alle 8,30 di giovedì 21 marzo ed Enrico Iachella si sta sistemando la cravatta prima di recarsi in ufficio. Accanto a lui, nella loro casa di Cascina, alle porte di Pisa, c’è Tatiana – con la quale si è fidanzato sette anni fa – con Bianca nel pancione. «Mi sono svegliata con uno strano mal di testa», dice Tatiana a Enrico. Sono le ultime parole della 29enne prima che la situazione precipiti. «Tatiana ha iniziato a vomitare – racconta Enrico – e poco dopo non riusciva più a parlare, stava perdendo conoscenza». Scatta la chiamata alla Misericordia di Cascina, «che in meno di cinque minuti è arrivata a casa nostra. Il loro primo soccorso ha salvato la vita alle mie donne», dice Iachella.

La corsa in ospedale
Enrico si catapulta in auto e vola all’ospedale di Cisanello dietro all’ambulanza che trasporta Tatiana e Bianca. «Alle 9,10 ero in pronto soccorso – racconta ancora il 32enne –, ed è proprio quando sono arrivato che ho pensato che non avrai mai più abbracciato Tatiana e Bianca, ho avuto paura di perderle». Poi arriva la prima bella notizia. La piccola sta bene, anche Tatiana è fuori pericolo. I medici, però, continuano a indagare per capire l’origine di quello strano mal di testa.

L’emorragia
Ad alcuni degli esami di routine Tatiana non può essere sottoposta perché incinta. Allora l’equipe di Cisanello decide di far nascere Bianca con un parto cesareo. «Mi hanno detto che era l’unica soluzione per poter operare Tatiana», racconta Enrico. E alle 11,30 di giovedì 21 marzo viene alla luce Bianca, a due mesi dalla fine del tempo naturale. Per Tatiana, invece, inizia un delicato intervento. Perché intanto i medici scoprono che quel mal di testa è causato da un emorragia cerebrale in corso. Bisogna operare e sperare. Venerdì 22 marzo il professor Gaetano Liberti, responsabile di neurochirurgia di Cisanello, effettua l’intervento. E va tutto bene. «Ho riabbracciato la mia compagna venerdì sera – dice Enrico –, è stato bellissimo. Aveva una sorta di “nido” di vene nella testa, una malformazione dalla nascita che è degenerata in un’emorragia cerebrale e che avrebbe potuto avere conseguenze tragiche». Dopo un altro intervento – giovedì 28 marzo – Tatiana Caruso lunedì 8 aprile è stata spostata al Santa Chiara in attesa di essere dimessa. «Ci vorranno circa dieci giorni», spiega Enrico Iachella. Ma ormai il peggio è alle spalle.

Ringraziamenti
«Se tutto è andato bene – conclude il 32enne pisano – è grazie alla Misericordia di Cascina, ai medici e agli infermieri del pronto soccorso di Cisanello, in particolar modo alla dottoressa Laura Garigliani. A tutto il personale di neurochirurgia del professor Liberti e al reparto di neonatologia del Santa Chiara, alla neuro anestesia del dottor Francesco De Masi e specialmente alla dottoressa Antonella Ghetta. Professionisti – conclude Iachella – ma prima ancora persone di enorme valore».

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La strage: il giorno dopo

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Pisa, emorragia cerebrale in gravidanza: Tatiana e Bianca sono salve, il racconto di Enrico: «Ho pensato che le avrei perse per sempre»

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10.04.2024

PISA. «Per un attimo ho pensato che sarei uscito da solo da quell’ospedale. Senza la mia compagna e nostra figlia. Ho pensato che sarebbero morte». Enrico sta per entrare nel padiglione del Santa Chiara, a Pisa. Lo aspettano Tatiana e Bianca. Sono vive. Ce l’hanno fatta. «E io – Enrico Iachella, 32 anni, di Cascina, assicuratore – ora sono l’uomo più felice del mondo. Ma per 20 giorni ho visto l’inferno». Da quando la compagna, Tatiana Caruso, 29 anni a luglio, incinta al termine del sesto mese di gravidanza, ha accusato un forte mal di testa. L’inizio di un incubo che si è trasformato in una storia a lieto fine. «Un miracolo – aggiunge Enrico – reso possibile da dei professionisti eccezionali, anche e soprattutto dal punto di vista umano».

Mattina maledetta
Mancano pochi minuti alle 8,30 di giovedì 21 marzo ed Enrico Iachella si sta sistemando la cravatta prima di recarsi in ufficio. Accanto a lui, nella loro........

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