LIVORNO. «L’Uovo di Pasqua? Non mi piace. La cioccolata in commercio è troppo “zuccherosa”». Poi, sul programma: «Quello che vedete è tutto vero. Litighiamo sul serio e dopo, a telecamere spente, chiariamo. Ma non c’è niente di costruito». Compirà 30 anni il 17 agosto e dal 29 febbraio la sua vita è cambiata. Eleonora Riso è la campionessa dell’edizione 2024 di Masterchef, il noto programma televisivo – giunto alla tredicesima edizione – che mette alla prova decine di aspiranti chef. Livornese, trapiantata a Firenze per lavorare come cameriera, Eleonora nella mattina di sabato 16 marzo è stata ospite nella sede centrale de Il Tirreno, in viale Alfieri a Livorno.

Emozione

Sono le 11,35 quando Eleonora mette piede nel salone della redazione centrale del Tirreno. «Cavolo, ma è grandissimo qui», la sue prime parole. Timida, divertente, stupita e gentile. Ad accompagnare la regina di Masterchef c’è il direttore de Il Tirreno, Cristiano Marcacci. «Ho voluto che tu diventassi direttrice per un giorno – le spiega – perché il tuo carattere e i tuoi modi di fare genuini ci hanno colpito molto. Oggi a valutare le notizie sarai tu». E dopo i saluti ai redattori dell’ufficio centrale, Eleonora si siede in sala riunioni con i “colleghi” per ascoltare gli aggiornamenti in arrivo dalle redazione toscane de Il Tirreno.

Il rapporto col cibo

Eleonora è un diesel delle emozioni. Parte timida e silenziosa, ma si scioglie alla svelta. E il suo intervento di fronte ai giornalisti è leggero, ma allo stesso tempo profondo. La 29enne di Collesalvetti è schietta e non utilizza giri di parole. «Un ristorante tutto mio? In questo momento non ci penso nemmeno. Da quando ho vinto Masterchef la mia vita è un susseguirsi di impegni, telefonate e messaggi. E non sempre è tutto bello. Ci sono giorni in cui vorrei frantumare il cellulare nel muro. Non è tutto divertimento, perché vorrei anche riposarmi, stare sola. Sono un tipo solitario. Sto vivendo un sogno a livello lavorativo, perché vincendo Masterchef mi si stanno aprendo di fronte moltissime opportunità, ma non vedo l’ora di potermi concedere un po’ di riposo». Commenta ogni notizia, Eleonora, analizza i fatti e discute con i redattori. Poi, inevitabilmente, si finisce a parlare dell’imminente pranzo di Pasqua. «Sono contro le abbuffate con mille portate e quindi mille sprechi. La gente spesso non sa – spiega Riso – che con un solo prodotto si possono fare mille cose. In cucina non si butta via niente, ogni elemento, in ogni sua parte, può regalare un piatto diverso. Se tutti mangiassimo in maniera diversa, assaporando ogni boccone, andando oltre il meccanismo di aprire la bocca e deglutire, sprecheremmo molto meno cibo, saremmo più in forma e staremmo molto meglio in generale. In questo senso la cultura indiana è molto più avanti della nostra occidentale. Mi ispiro molto al loro approccio spirituale al cibo». L’esempio anti-spreco è quello del carciofo: «Con i “petali” del carciofo, passati in forno e poi frullati, si può fare un fondo per un antipasto, per esempio, e anche col gambo si può inventare qualcosa di buono», dice ancora Eleonora, che sui “mostri sacri” della Pasqua taglia corto: «L’agnello? In tavola non può mancare, io ne vado matta. Mentre le uova di Pasqua non mi piacciono, quel cioccolato è pieno di zuccheri. Sono davvero poche le uova fatte di un cioccolato che mi piace, e tendenzialmente sono quelle che hanno un prezzo davvero alto».

I ristoranti, il delivery e la vita Firenze

La chiacchierata in sala riunioni al Tirreno diventa quasi uno show. Eleonora si apre, si racconta, strega tutti e rivela anche aneddoti della sua vita precedente al successo in tv. «Quando lavoravo come cameriera a Firenze sapevo che dalle 19 alle 1 avrei dovuto indossare una maschera e sorridere a tutti, offrire il servizio nel migliore dei modi con gentilezza e professionalità. Ma sapevo anche – racconta – che finite quelle cinque ore ero libera di essere me stessa, di dedicare del tempo alla mia persona. Dopo Masterchef le mie ore “di servizio” sono diventate infinite, perché passo le giornate tra eventi e programmi, sia in tv che alla radio. Tutto questo è bellissimo, sia chiaro, ma a livello emotivo per me è veramente un grande sforzo. Sono felicissima di questo periodo della mia vita, ma sento anche che sto dando tutta me stessa. E arrivata quasi a 30 anni – dice sorridendo – non ho più il fisico per reggere certi ritmi». E quando le viene chiesto se le piace cenare al ristorante, Eleonora sorprende tutti: «No, odio andare a cena fuori e ordinare il cibo delivery. Mi arrabbio anche con i miei coinquilini quando lo fanno. A me piace mangiare quello che faccio io, cucinare è una soddisfazione enorme. Capisco che serve tempo, che il cibo in scatola o da asporto è più comodo, ma dovremmo trovare i momenti per concederci del tempo ai fornelli».

Dietro le quinte

L’abbiamo conosciuta in tv. Dentro allo schermo. In quel mondo che spesso appare lontanissimo dalla realtà. Eleonora è pura, ride di gusto e si sorprende dentro all’ufficio centrale del Tirreno, passeggiando tra i computer accesi col telegiornale del mattino che fa da sottofondo alle dita dei giornalisti che picchiettano sulle tastiere. Nel regno delle domande e della curiosità – dove si cercano notizie senza sosta – è inevitabile chiedere a Eleonora Riso di raccontare il dietro le quinte di Masterchef. «Sono rimasta affascinata – rivela – dalle centinaia di professionisti che lavorano al programma. La maggior parte dei quali dietro le quinte. Un'organizzazione impressionante, perfetta. Le varie sfide durano davvero il tempo che si vede in tv, c’è un timer e bisogna cucinare nei tempi indicati dagli chef in giuria. Ma per registrare una puntata ci vuole una giornata intera. La parte più lunga sono i confessionali. Parliamo anche per venti minuti, che poi vengono tagliati e montati in pillole di pochi secondi. Per un lungo periodo stiamo praticamente tutti insieme, dormiamo nella solita struttura. Mi ero portata dei libri da leggere, ma ogni sera quando rientravo in camera ero distrutta e appena toccavo il letto crollavo dal sonno». Sono quasi le 13 e la visita al Tirreno di Eleonora termina con una foto di gruppo e qualche consiglio in vista del pranzo pasquale. Genuina e graziosa. La regina di Masterchef saluta tutti e ringrazia: «Mi sono divertita, grazie di questa opportunità. Grazie Tirreno».

QOSHE - Prima timida e poi un treno, Eleonora Riso direttrice del Tirreno: il dietro Masterchef, la sua Pasqua in cucina e la magia con un carciofo - Tommaso Silvi
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Prima timida e poi un treno, Eleonora Riso direttrice del Tirreno: il dietro Masterchef, la sua Pasqua in cucina e la magia con un carciofo

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16.03.2024

LIVORNO. «L’Uovo di Pasqua? Non mi piace. La cioccolata in commercio è troppo “zuccherosa”». Poi, sul programma: «Quello che vedete è tutto vero. Litighiamo sul serio e dopo, a telecamere spente, chiariamo. Ma non c’è niente di costruito». Compirà 30 anni il 17 agosto e dal 29 febbraio la sua vita è cambiata. Eleonora Riso è la campionessa dell’edizione 2024 di Masterchef, il noto programma televisivo – giunto alla tredicesima edizione – che mette alla prova decine di aspiranti chef. Livornese, trapiantata a Firenze per lavorare come cameriera, Eleonora nella mattina di sabato 16 marzo è stata ospite nella sede centrale de Il Tirreno, in viale Alfieri a Livorno.

Emozione

Sono le 11,35 quando Eleonora mette piede nel salone della redazione centrale del Tirreno. «Cavolo, ma è grandissimo qui», la sue prime parole. Timida, divertente, stupita e gentile. Ad accompagnare la regina di Masterchef c’è il direttore de Il Tirreno, Cristiano Marcacci. «Ho voluto che tu diventassi direttrice per un giorno – le spiega – perché il tuo carattere e i tuoi modi di fare genuini ci hanno colpito molto. Oggi a valutare le notizie sarai tu». E dopo i saluti ai redattori dell’ufficio centrale, Eleonora si siede in sala riunioni con i “colleghi” per ascoltare gli aggiornamenti in arrivo dalle redazione toscane de Il Tirreno.

Il rapporto col cibo

Eleonora è un diesel delle emozioni. Parte timida e silenziosa, ma si scioglie alla svelta. E il suo intervento di fronte ai giornalisti è leggero, ma allo stesso tempo profondo.........

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