Il caso è scoppiato poco dopo la metà di marzo. Rocco Siffredi denunciato per molestie sessuali da una giornalista che lo ha intervistato nei primi mesi del 2024. Sono spuntati messaggi vocali, chat e anche le scuse da parte del pornodivo nei confronti della donna. Ma cosa ha combinato Rocco? E cosa c'è dietro al caso mediatico che lo sta travolgendo? Mentre l’Italia si divide tra chi lo difende e chi invece si schiera con la giornalista, facciamo chiarezza e riavvolgiamo il nastro di quanto accaduto.

L’intervista

Alla base del caso c’è l’intervista pubblicata lunedì 18 marzo in esclusiva da Adnkronos, a firma di Alisa Toaff. «Il porno è stata la mia salvezza, non la mia dannazione, perché mi ha aiutato ad uscire dalla depressione», si legge nell’intervista, in cui Rocco Siffredi, la cui serie tv su Netflix “Supersex” – ispirata alla sua storia di re del porno – sta riscuotendo enorme successo, parla della sua vita svelando i suoi lati più intimi e personali. «Io sono sempre depresso – svela il pornodivo – basta che mi fermo a riflettere e vado in depressione ma non ho mai usato farmaci perché mi sono sempre detto che dovevo imparare a superare qualsiasi ostacolo da solo attraverso le mie forze. Ricordo che da giovane mi allenavo tantissimo in palestra, facevo sforzi fisici enormi al di sopra delle mie possibilità ed era per questo che sul set le mie scene duravano così a lungo». Nell’intervista a firma di Alisa Toaff, Siffredi parla anche di un suo ritorno sulle scene, chiudendo la porta a un nuovo film. «Non ho più il fisic du role, mi vedo vecchio. A 55 anni ho deciso di smettere di recitare perché è iniziata una crisi mia, vedevo queste ragazzine di 18- 20 anni che volevano lavorare con me ma mi sono sentito inadeguato». A Siffredi viene poi chiesto se ha superato la sua dipendenza dal sesso. «Più che altro ho imparato a controllarmi – continua – non sono mai andato da uno psicologo, ne sono uscito grazie a mia moglie (Rózsa Tassic, ndr) che è stata una talmente intelligente da non farsi prendere dall’emozione e che un giorno mi ha detto semplicemente: “Rocco tu hai bisogno di aiuto”».

La denuncia

Subito dopo la pubblicazione dell’intervista è scoppiato il caso. Perché è emerso che Alisa Toaff ha denunciato Siffredi sulla base di alcuni atteggiamenti da lui tenuti nei suoi confronti. Si parla di molestie che si sarebbero consumate attraverso alcuni messaggi su WhatsApp inviato da Siffredi alla giornalista.

I messaggi

La giornalista, assistita dall'avvocata Laura Sgrò, ha presentato la denuncia con tanto di chat WhatsApp contenenti lo scambio di messaggi con il pornodivo. Secondo il racconto della donna, tutto ha avuto inizio verso la fine del 2023 quando la cronista ha contattato l’attore per un’intervista sulla serie tv "Supersex". Tra i messaggi iniziali, che vengono definiti come colloquiali e gentili, compaiono poi i primi commenti – con complimenti e lusinghe – a una foto WhatsApp della donna, a cui lei però non dà inizialmente peso. Subito dopo la pubblicazione dell’intervista Rocco Siffredi se la prende con la giornalista Alisa Toaff, contestando le dichiarazioni che gli sono state attribuite. «Ci metti tanto del tuo e appesantisci, buona vita woman», chiude il primo dei suoi vocali Rocco Siffredi. È l’inizio degli scambi che porterà la cronista a denunciare il pornodivo. Denuncia a cui ha allegato gli audio in questione. Rocco Siffredi è fuori di sé e continua a contestare il contenuto dell’intervista firmata da Toaff. «Fatti una pausa, fatti una bella scorpacciata di c… e tornerai a essere una persona normale», le dice nel secondo messaggio vocale allegato alla denuncia della cronista e di cui il quotidiano La Repubblica è in possesso. Nel terzo messaggio vocale allegato alla denuncia della giornalista Alisa Toaff, arrivano le prime scuse di Rocco Siffredi. Il pornodivo, dopo aver letto l’intervista, fa un passo indietro. Si scusa con la cronista e aggiunge: «Non c’è nulla di sbagliato, mi dispiace». A questo punto Siffredi si calma e sembra che la situazione rientri sotto controllo. Il porno attore manda un altro messaggio alla giornalista, in cui le dice che è “carina” e “simpatica”. E poi “bona”. Quindi una delle frasi contenute nella denuncia sporta da Toaff: «Quando ti stringevo… mi stavi a fa veni roba un po’ particolare. Femminilità top». L’ultimo messaggio inviato da Siffredi alla giornalista parla di un incontro che Rocco vorrebbe organizzare con sua moglie e Alisa Toaff: «Rosza secondo me ti adorerà», dice Siffredi nella chat. Toaff poi racconta: «Ho un figlio di nove anni, un compagno di 15 anni più giovane e ci provavo con lui? Non è proprio il mio tipo, né potrei mai andare con uno con la sua storia». E la giornalista prosegue: «Alla mia amica, che festeggiava il compleanno, ho chiesto io di essere presente. Sia perché è una sua fan e aveva l'occasione di conoscerlo, sia perché la sua presenza mi rassicurava, visti i precedenti messaggi di Siffredi e la sua fama di predatore. L'intervista non era stata autorizzata, ha chiesto lui di farla ugualmente, di persona, venendo a Roma in hotel», spiega. Ma «quando ha capito che non c'era trippa per gatti, è scappato. Per ore ha insistito a chiamarmi e a mandare messaggi. Una persecuzione. Non accetta il rifiuto e mi svilisce come donna, dicendo che devo fare più sesso “per tornare normale”».

«Ora sto male»

«Siffredi non si rende conto della gravità di quello che dice. Addirittura chiede che venga reso pubblico il mio nome, come se volesse mettermi all'indice. Ma sa di aver sbagliato e sa di rischiare, per questo prova a rovesciare la cosa su di me». Lo ha detto al Corriere della Sera – in un'intervista a firma di Fulvio Fiano – la giornalista che ha denunciato per molestie sessuali il divo del porno. «Ho la colite per il nervosismo che mi è venuto a leggere certe sue risposte», spiega la donna, «e i giorni precedenti non erano stati facili. La polizia ha già una chiavetta Usb con tutto quello che ci siamo detti e scritti, compreso il testo dell'intervista. Com'era e come è stata modificata su sua richiesta. Non ho omesso niente. Sulle offese personali avrei potuto sorvolare ma non accetto in nessun modo che venga messa in dubbio la mia professionalità».

La difesa di Rocco

«Sono accuse gravi ma totalmente infondate. Ho le chat, ho le immagini della telecamera dell’hotel, ho dieci testimoni, ho i testi delle interviste come erano stati scritti», le parole di Siffredi in un’intervista al Corriere della Sera, dopo la querela. Siffredi spiega al quotidiano che «visto che mi chiedeva in continuazione una consulenza sul sesso, in un momento di rabbia con lei e stress per la promozione della serie, le ho risposto mettendola su quel piano. Ma solo questo e ho chiesto scusa. Sono molestie queste?». In merito all’intervista rilasciata alla giornalista, il pornodivo spiega che gli era «stata sconsigliata per i modi insistenti e aggressivi con cui si era presentata» ma lui ha scelto «ugualmente di farla» e ora «dopo un unico incontro in pubblico e uno scazzo telefonico per il quale ho chiesto anche scusa, vengo ripagato così». In merito alle frasi che avrebbe rivolto alla donna, Siffredi dice: «Sì, e le ho chiesto scusa. Ma alla persona, alla donna, non alla giornalista che ha completamente stravolto il senso delle cose che ci eravamo detti».

QOSHE - Rocco Siffredi, tutti i messaggi con la giornalista che lo ha denunciato per molestie: dall’incontro in hotel all’invito insieme alla moglie - Tommaso Silvi
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Rocco Siffredi, tutti i messaggi con la giornalista che lo ha denunciato per molestie: dall’incontro in hotel all’invito insieme alla moglie

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22.03.2024

Il caso è scoppiato poco dopo la metà di marzo. Rocco Siffredi denunciato per molestie sessuali da una giornalista che lo ha intervistato nei primi mesi del 2024. Sono spuntati messaggi vocali, chat e anche le scuse da parte del pornodivo nei confronti della donna. Ma cosa ha combinato Rocco? E cosa c'è dietro al caso mediatico che lo sta travolgendo? Mentre l’Italia si divide tra chi lo difende e chi invece si schiera con la giornalista, facciamo chiarezza e riavvolgiamo il nastro di quanto accaduto.

L’intervista

Alla base del caso c’è l’intervista pubblicata lunedì 18 marzo in esclusiva da Adnkronos, a firma di Alisa Toaff. «Il porno è stata la mia salvezza, non la mia dannazione, perché mi ha aiutato ad uscire dalla depressione», si legge nell’intervista, in cui Rocco Siffredi, la cui serie tv su Netflix “Supersex” – ispirata alla sua storia di re del porno – sta riscuotendo enorme successo, parla della sua vita svelando i suoi lati più intimi e personali. «Io sono sempre depresso – svela il pornodivo – basta che mi fermo a riflettere e vado in depressione ma non ho mai usato farmaci perché mi sono sempre detto che dovevo imparare a superare qualsiasi ostacolo da solo attraverso le mie forze. Ricordo che da giovane mi allenavo tantissimo in palestra, facevo sforzi fisici enormi al di sopra delle mie possibilità ed era per questo che sul set le mie scene duravano così a lungo». Nell’intervista a firma di Alisa Toaff, Siffredi parla anche di un suo ritorno sulle scene, chiudendo la porta a un nuovo film. «Non ho più il fisic du role, mi vedo vecchio. A 55 anni ho deciso di smettere di recitare perché è iniziata una crisi mia, vedevo queste ragazzine di 18- 20 anni che volevano lavorare con me ma mi sono sentito inadeguato». A Siffredi viene poi chiesto se ha superato la sua dipendenza dal........

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