CAMUGNANO (BOLOGNA). Tutto sarebbe stato causato da un cortocircuito a un alternatore che ha generato l’esplosione di una turbina all’ottavo piano sotto il livello del suolo. Da un guasto, attorno alle 15 di martedì 9 aprile, è nata l’esplosione che ha causato morti e feriti nella centrale idroelettrica di Bargi, nel comune di Camugnano, in provincia di Bologna, al confine con la Toscana. Prima l’esplosione, poi il crollo del solaio e il conseguente allagamento improvviso del piano -9, dove erano presenti alcuni lavoratori che risultano ancora dispersi. Ma cosa è successo dentro alla centrale? Come è nata la tragedia? Ripercorriamo i minuti terribili con tutte le informazioni emerse dopo l’incidente.

La centrale

Per capire l’origine della tragedia occorre prima di tutto conoscere l’impianto dentro al quale si è verificata. La centrale idroelettrica di Bargi si trova a monte della diga dei bacini di Suviana e del Brasimone due grandi laghi artificiali. Quella di Bargi è la più potente dell’Emilia-Romagna e viene alimentata anche dalle acque del non lontano bacino del Brasimone collegato al bacino di Suviana tramite una doppia condotta di 5.40 metri di diametro che sfrutta il dislivello di circa 380 metri tra i due bacini. La particolarità della centrale di Bargi è che si tratta di un impianto di generazione e pompaggio che scambia, in funzione delle esigenze, notevoli volumi di acqua tra i due bacini: durante le ore di massima richiesta viene utilizzata per produrre energia elettrica mentre nelle ore di minimo carico, in genere di notte, ripompa l’acqua da Suviana al Brasimone.

Il guasto elettrico

A causare la tragedia è stato il malfunzionamento improvviso di un alternatore, che ha provocato l’esplosione di una turbina al piano -8, a circa 40-50 metri di profondità sotto il livello del lago, come spiegato dal prefetto di Bologna, Attilio Visconti. Attorno alla turbina si trovavano tre delle quattro vittime accertate, morte subito al momento dell’incidente. Una quarta vittima è stata individuata.

La turbina e il crollo

La turbina è una macchina rotante che sfrutta l'energia cinetica provocata dal vapore in pressione o da un getto d'acqua per generare la rotazione di un albero. L'alternatore è una macchina che, posta in rotazione alla turbina, genera energia elettrica. Subito dopo l’esplosione, il solaio è crollato causando l'immediato allagamento del piano -9. Lì sotto si trovavano altri operai, che sono stati sommersi dall’acqua.

Soccorsi pericolosi

I sommozzatori svolgono i soccorsi a circa 30 metri di profondità. Lo fanno nel buio totale di una stanza piena d’acqua e colma di detriti causati dal crollo del solaio. Un’operazione molto pericolosa, e una corsa contro il tempo per recuperare i dispersi.

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QOSHE - Suviana, morti nella centrale: un guasto all’origine della strage. L’inferno a 40 metri sotto terra - Tommaso Silvi
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Suviana, morti nella centrale: un guasto all’origine della strage. L’inferno a 40 metri sotto terra

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09.04.2024

CAMUGNANO (BOLOGNA). Tutto sarebbe stato causato da un cortocircuito a un alternatore che ha generato l’esplosione di una turbina all’ottavo piano sotto il livello del suolo. Da un guasto, attorno alle 15 di martedì 9 aprile, è nata l’esplosione che ha causato morti e feriti nella centrale idroelettrica di Bargi, nel comune di Camugnano, in provincia di Bologna, al confine con la Toscana. Prima l’esplosione, poi il crollo del solaio e il conseguente allagamento improvviso del piano -9, dove erano presenti alcuni lavoratori che risultano ancora dispersi. Ma cosa è successo dentro alla centrale? Come è nata la tragedia? Ripercorriamo i minuti terribili con tutte le informazioni emerse dopo........

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