II 9 giugno sarà il D Day per la politica, il giorno della doppia sfida: europee e amministrative. I Comuni al voto in Toscana saranno 183, 33 dei quali con più di 15mila abitanti e dove sarà quindi possibile il ballottaggio, tra questi anche tre capoluoghi: Firenze, Prato e Livorno, tre sfide niente affatto scontate nella Toscana sempre meno rossa.

Doppia sfida di Nardella

In casa Pd la sfida per ottenere il posto a Bruxelles non sarà facile per il sindaco di Firenze. Per lui si profilano all’orizzonte due ostacoli. Il primo si chiama Nicola Zingaretti, il deputato ed ex presidente della Regione Lazio potrebbe fare razzia di voti nella circoscrizione, mettendo a rischio la possibilità di Nardella di afferrare il biglietto per l’Europa visto che al momento secondo i sondaggi il Pd non riuscirebbe a sfondare la soglia del 20%. Il sindaco di Firenze per spuntarla avrebbe due possibilità. La prima è il ticket con Marta Bonafoni, la luogotenente di Schlein a Roma e coordinatrice della segreteria. L’altra è che la segretaria nazionale si candidi come capolista nella circoscrizione per poi rinunciare al posto a Bruxelles, che resterebbe così a disposizione. Ma non sono questi gli unici grattacapi per Nardella. L’ala riformista del partito toscano, che ormai non lo percepisce più come uno dei suoi, potrebbe decidere di puntare su un candidato diverso. I nomi in ballo, Mazzeo, Biffoni e Barnini.

Centrodestra, tutti contro

E il centrodestra? La coalizione, dato che alle europee si vota col proporzionale, vedrà un tutti contro tutti. I partiti cominciano a schierare i loro cavalli vincenti per sfilare voti ai compagni di governo. Fratelli d’Italia in Toscana potrebbe scommettere sul capogruppo in consiglio regionale Francesco Torselli. Per quanto riguarda la Lega è scontata la riconferma per Susanna Ceccardi. Forza Italia dovrebbe puntare invece su Jacopo Ferri, il sindaco di Pontremoli rientrato nel partito a luglio, non è da escludere però anche la candidatura del capogruppo in consiglio regionale Stella.

L’incognita Renzi

In casa Italia Viva è praticamente certa la ricandidatura per l’europarlamentare Nicola Danti. Nel partito c’è però l’incognita Renzi.Il leader di Iv ha già detto di volersi candidare per le europee, se scegliesse di farlo nella circoscrizione dell’Italia centrale, quella che comprende Toscana, Lazio, Umbria e Marche, potrebbe andare in scena il duello con Nardella. Una bella tentazione per il senatore, che nell’ultimo anno non ha mai risparmiato stoccate al sindaco e che quindi potrebbe essere solleticato dall’idea del confronto .

Palazzo Vecchio

Se la sfida è rovente per le europee, lo è ancora di più per le comunali. Al momento l’unica certezza nella corsa per Palazzo Vecchio è la candidatura dell’assessora al welfare Sara Funaro per il Pd, con una coalizione che comprende +Europa, Azione, Europa Verde, Movimento azione laburista, Sinistra Italiana e Volt. Nel campo del centrosinistra però ci sono due incognite, una si chiama Matteo Renzi e l’altra Cecilia Del Re. Anche su spinta del Nazareno il Pd fiorentino sta cercando di riallacciare il dialogo con Italia viva, nonostante i rapporti difficili, cosa che fa sollevare qualche sopracciglio nella coalizione, dove le voci ostili all’ingresso di Iv non mancano. Nel frattempo però Renzi ha lanciato la candidatura della vicepresidente regionale Stefania Saccardi e proposto le primarie per la scelta del candidato. Proposta rispedita al mittente dai dem ma che potrebbe tentare Cecilia Del Re, ex assessora allontanata da Nardella che ha dato l’addio al partito a dicembre. Un eventuale ticket Saccardi-Del Re rischierebbe di far male al Pd, soprattutto se riuscisse a portarlo al ballottaggio. Nel centrodestra il candidato in pole resta l’ormai ex direttore degli Uffizi Eike Schmidt, che dovrebbe sciogliere il nodo della sua eventuale corsa questo mese. Un suo no rischierebbe di rimettere tutto in discussione costringendo la coalizione a cercare strade alternative. Infine, nel mondo della sinistra, il rettore dell’università per stranieri di Siena Tommaso Montanari potrebbe essere della partita, non come candidato sindaco ma a sostegno di una lista di sinistra anti-Pd. Parte del M5s pensa a un accordo con la sinistra radicale, idea che piace anche al deputato pentastellato Andrea Quartini. Ma nel movimento non tutti sono d’accordo e alla fine le due forze potrebbero decidere di fare la loro corsa.

Ancora nebbia su Prato

A meno di sei mesi dalle elezioni regna ancora l’incertezza sulle candidature per Prato. Tra i dem si ragiona da mesi attorno agli stessi nomi: quello della consigliera regionale Ilaria Bugetti e quello dell’assessora alla scuola Ilaria Santi. Tra i nomi inseriti nella rosa dei papabili c’è però anche quello del vicesindaco Simone Faggi e della capo di gabinetto della Regione Cristina Manetti, messi alla prova anche in un recente sondaggio. Prende quota intanto quello del giovane segretario Pd Marco Biagioni, forte del sostegno di Furfaro. Resta alla finestra, in attesa degli eventi l’assessore regionale Ciuffo, il nome che potrebbe rimettere insieme tutte le anime del Pd. E non solo. L’incertezza regna anche nel centrodestra. Il nome del sottosegretario Giorgio Silli gira con insistenza ma lui ha già fatto sapere che preferirebbe restare dov’è.

Livorno duello tra civici

Più definita la situazione a Livorno, dove si va a uno scontro tra civici, per i due principali schieramenti. Da una parte Luca Salvetti, l'unico dei sindaci di un Comune capoluogo a poter correre per un secondo mandato. A sostenerlo Pd, Sinistra Italiana, +Europa, Livorno civica, Iv e Partito socialista. Nessuna alleanza con M5s, che correrà con Potere al popolo e Buongiorno Livorno. Nel centrodestra invece si va verso la candidatura di Alessandro Guarducci, giornalista in pensione, su cui convergono Forza Italia, FdI, Lega e Noi, ma che potrebbe intercettare anche l'interesse di alcune liste di centro.l

© RIPRODUZIONE RISERVATA

QOSHE - Firenze, Livorno e Prato: s’infiamma il toto-candidati in vista delle elezioni - Valentina Tisi
menu_open
Columnists Actual . Favourites . Archive
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close
Aa Aa Aa
- A +

Firenze, Livorno e Prato: s’infiamma il toto-candidati in vista delle elezioni

17 0
15.01.2024

II 9 giugno sarà il D Day per la politica, il giorno della doppia sfida: europee e amministrative. I Comuni al voto in Toscana saranno 183, 33 dei quali con più di 15mila abitanti e dove sarà quindi possibile il ballottaggio, tra questi anche tre capoluoghi: Firenze, Prato e Livorno, tre sfide niente affatto scontate nella Toscana sempre meno rossa.

Doppia sfida di Nardella

In casa Pd la sfida per ottenere il posto a Bruxelles non sarà facile per il sindaco di Firenze. Per lui si profilano all’orizzonte due ostacoli. Il primo si chiama Nicola Zingaretti, il deputato ed ex presidente della Regione Lazio potrebbe fare razzia di voti nella circoscrizione, mettendo a rischio la possibilità di Nardella di afferrare il biglietto per l’Europa visto che al momento secondo i sondaggi il Pd non riuscirebbe a sfondare la soglia del 20%. Il sindaco di Firenze per spuntarla avrebbe due possibilità. La prima è il ticket con Marta Bonafoni, la luogotenente di Schlein a Roma e coordinatrice della segreteria. L’altra è che la segretaria nazionale si candidi come capolista nella circoscrizione per poi rinunciare al posto a Bruxelles, che resterebbe così a disposizione. Ma non sono questi gli unici grattacapi per Nardella. L’ala riformista del partito toscano, che ormai non lo percepisce più come uno dei suoi, potrebbe decidere di puntare su un candidato diverso. I nomi in ballo, Mazzeo, Biffoni e Barnini.

Centrodestra, tutti contro

E il centrodestra? La coalizione, dato che alle........

© Il Tirreno


Get it on Google Play