“L’antisemitismo e il negazionismo dei crimini contro gli ebrei siano tematiche striscianti e presenti, non da oggi, nel nostro tessuto sociale. Il conflitto in atto non ha fatto altro che riabilitare vecchi e noti crimini d’odio e intolleranza, e anzi, li ha forse acuiti”. Così l’Eurispes, sulla scorta anche dei dati emersi in un’indagine portata avanti in una ricerca su cui, a breve, torneremo. Questa la fotografia che riguarda il nostro Paese, mentre negli atenei dello Stivale si sta manifestando la tendenza a non prendere una posizione netta contro Hamas. In tal senso, ha fatto scalpore quanto accaduto a Napoli. Un docente dell’Università Federico II non ha fatto altro che presentare un documento di “condanna della vile aggressione di Hamas”. Documento che è stato rispedito al mittente.

ANTISEMITISMO: L’INDAGINE EURISPES DEL 2020

Nel rapporto Italia del 2020, ricordiamo, il 15,6 per cento ha negato l’Olocausto. Per il 16,1 per cento degli italiani “l’Olocausto non avrebbe prodotto così tante vittime”. Tra l’altro, nell’occasione il 23,9 per cento degli italiani ha fatto presente un aspetto. Ossia che “gli ebrei controllerebbero il potere economico e finanziario”. Per il 22, 2 per cento – tra l’altro – “controllerebbero i mezzi d’informazione”. Scorrendo le percentuali, la maggioranza degli italiani – il 61,7 per cento – ha indicato che “gli episodi di antisemitismo sono casi isolati, che non sono indice di un reale problema di antisemitismo nel nostro Paese”. Parallelamente, per il 60,6 per cento degli intervistati rappresenterebbero “la conseguenza di un diffuso linguaggio basato su odio e razzismo”. Per il 47,5 per cento “gli atti di antisemitismo che avvengono in Italia sono il segnale di una pericolosa recrudescenza del fenomeno”. E per il 37,2 per cento si tratta di “bravate messe in atto per provocazione o per scherzo”.

Infine, i dati più interessanti. Perché l’Eurispes, nel 2020, ha registrato che “complottisti e negazionisti sono a destra come a sinistra e, anzi, contrariamente a quanto si potrebbe ritenere, il negazionismo è molto radicato nel centrosinistra”. Più precisamente, “la credenza che la Shoah non abbia mai avuto luogo vede la più̀ alta percentuale di soggetti concordi tra gli elettori di centrosinistra, 23,5 per cento”. Non solo: “I revisionisti risultano più numerosi della media a sinistra – per il 23,3 per cento l’Olocausto degli ebrei è avvenuto realmente, ma ha prodotto meno vittime di quanto si afferma di solito – e al centro (23 per cento), meno a destra (8,8 per cento)”.

UNIVERSITÀ: QUEI SILENZI SU HAMAS

Fumogeni sono stati accesi dai collettivi studenteschi e dall’assemblea di “Cambiare rotta” alla Sapienza di Roma. “Mentre il diritto internazionale giorno dopo giorno viene ignorato e si permette che un genocidio avvenga mentre il dissenso viene criminalizzato: noi, come studenti della Sapienza, non possiamo rimanere a guardare”, hanno detto in attesa del corteo di domani, da piazza Vittorio a San Giovanni. E hanno aggiunto: “La nostra università si è schierata con Israele senza se e senza ma, cosa che non stupisce. Chiediamo un immediato incontro con la rettrice, affinché si esponga su queste questioni e denunciando il massacro che Israele porta avanti da decenni sul popolo palestinese”. Questo il clima alla Sapienza, la cui colpa è stata quella di aver votato il documento di condanna “della vile aggressione di Hamas”. All’Università di Pisa hanno espresso “il proprio sgomento per la violazione dei valori umani più sacri, e il cordoglio per tutte le vittime”, il tutto di fronte “alla drammatica situazione creatasi in Israele e nella Striscia di Gaza, determinata dagli attacchi terroristici operati da Hamas contro Israele, con migliaia di morti, inclusi civili e bambini, e dalla successiva risposta israeliana”. Il Gran Sasso Science Institute “condanna i feroci attacchi terroristici di Hamas avvenuti il 7 ottobre 2023 in Israele e la conseguente violenza generata che ha coinvolto la popolazione civile, israeliana e palestinese producendo migliaia di morti innocenti e una crisi umanitaria inaccettabile”.

Intorno, silenzi e prese di posizione che latitano (vedi l’Alma Mater a Bologna) ma non solo. Come, appunto, la vicenda relativa all’Università Federico II: un documento, da parte di un docente, Luigi Caramiello, che condannava l’aggressione di Hamas ma che Dora Gambardella, responsabile del Dipartimento, ha deciso di non metterlo ai voti dei colleghi. La professoressa, come riportato dal Corriere della Sera, ha spiegato: “Quel documento è stato presentato all’ultimo momento. Caramiello lo aveva scritto di suo pugno, quindici righe senza consultarsi con nessuno. Non è questa la prassi”. Chissà, la prossima volta servirà la domanda con carta bollata. Gambardella, sul Corsera, ha dichiarato che il Dipartimento è comunque compatto nella condanna di Hamas, senza tentennamenti. Quindi, è stato il cosiddetto protocollo a bloccare il documento. Giustamente, la giornalista ha fatto notare che se è solo una questione di iter e sussiste la condanna, il documento verrà riproposto alla prima occasione utile? La risposta: “Vedremo, i consigli di facoltà si fanno ogni mese, mica tutti i giorni”. Insomma, non c’è fretta. Come da prassi.

Aggiornato il 03 novembre 2023 alle ore 14:46

QOSHE - Antisemitismo e silenzi accademici su Hamas - Claudio Romiti
menu_open
Columnists Actual . Favourites . Archive
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close
Aa Aa Aa
- A +

Antisemitismo e silenzi accademici su Hamas

4 0
03.11.2023

“L’antisemitismo e il negazionismo dei crimini contro gli ebrei siano tematiche striscianti e presenti, non da oggi, nel nostro tessuto sociale. Il conflitto in atto non ha fatto altro che riabilitare vecchi e noti crimini d’odio e intolleranza, e anzi, li ha forse acuiti”. Così l’Eurispes, sulla scorta anche dei dati emersi in un’indagine portata avanti in una ricerca su cui, a breve, torneremo. Questa la fotografia che riguarda il nostro Paese, mentre negli atenei dello Stivale si sta manifestando la tendenza a non prendere una posizione netta contro Hamas. In tal senso, ha fatto scalpore quanto accaduto a Napoli. Un docente dell’Università Federico II non ha fatto altro che presentare un documento di “condanna della vile aggressione di Hamas”. Documento che è stato rispedito al mittente.

ANTISEMITISMO: L’INDAGINE EURISPES DEL 2020

Nel rapporto Italia del 2020, ricordiamo, il 15,6 per cento ha negato l’Olocausto. Per il 16,1 per cento degli italiani “l’Olocausto non avrebbe prodotto così tante vittime”. Tra l’altro, nell’occasione il 23,9 per cento degli italiani ha fatto presente un aspetto. Ossia che “gli ebrei controllerebbero il potere economico e finanziario”. Per il 22, 2 per cento – tra l’altro – “controllerebbero i mezzi d’informazione”. Scorrendo le........

© L'Opinione delle Libertà


Get it on Google Play