Medicina a km 0

L’ospite di “Medicina a km 0” di questo mercoledì è il dottor Luigi Sabino, otorinolaringoiatria presso il Policlinico Universitario Sant’Andrea di Roma.

L’orecchio – come specifica il dottor Sabino – è un organo specifico che ha un’unica funzione, proprio come l’occhio: se una persona sente bene ha un orecchio sano ma se comincia a non distinguere più le parole e i suoni deve farsi controllare da uno specialista. Sembra quasi una banalità ma non lo è affatto: se una persona non sente non riesce a parlare in quanto l’acquisizione del linguaggio nasce da un meccanismo di controllo celebrale legato alla capacità di sentire se stessi e quindi le proprie parole. Un bimbo che non sente bene avrà sicuramente un ritardo nell’acquisizione del linguaggio, se invece una persona anziana diventa sorda difficilmente diventa muta perché il processo di acquisizione del linguaggio è cominciato molto tempo prima.

Ma come avviene la perdita di udito? Dopo i 45, 50 anni – spiega il dottor Sabino – si assiste a una progressiva perdita di udito tanto è vero che dopo i 50 anni si parla “presbiacusia” che, come la presbiopia, è un fenomeno legato al progredire dell’età ma non ha una causa specifica.

Mentre invece possono esserci degli eventi improvvisi che causano la perdita di udito e questo accade in quanto l’orecchio riceve il sangue unicamente da un vaso (l’arteria uditiva interna) e non esistono sistemi collaterali ne consegue che, come nel muscolo cardiaco dove l’unico ramo che porta il sangue ossigenato è costituito dall’arteria coronaria, una eventuale brusca riduzione legata a uno spasmo o a un evento infiammatorio può determinare un accidente a carico dell’organo. Se si agisce in modo tempestivo può risolversi nella maggior parte dei casi se questo non accade il danno può essere permanente. La dinamica è la stessa che avviene nel cuore: eventi che possono determinare una riduzione dell’apporto di sangue possono essere responsabili della perdita di udito.

Soffrono di ipoacusia soprattutto alcune categorie di lavoratori come quelli addetti alle fonti rumorose, come chi lavora in autostrada, sono consigliate protezioni come le cuffie.

Il passaggio dall’analogico al digitale ha apportato delle migliorie incredibili per la realizzazione degli apparecchi acustici di oggi dove le voci si sentono in tutte le loro sfumature e i rumori di fondo sono meno fastidiosi. Il sistema sanitario copre una parte di spesa per l’acquisto di questi apparecchi.

Aggiornato il 24 aprile 2024 alle ore 13:09

QOSHE - Sabino: “Il digitale ha rivoluzionato gli apparecchi acustici” (Video) - Vanessa Seffer
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Sabino: “Il digitale ha rivoluzionato gli apparecchi acustici” (Video)

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24.04.2024

Medicina a km 0

L’ospite di “Medicina a km 0” di questo mercoledì è il dottor Luigi Sabino, otorinolaringoiatria presso il Policlinico Universitario Sant’Andrea di Roma.

L’orecchio – come specifica il dottor Sabino – è un organo specifico che ha un’unica funzione, proprio come l’occhio: se una persona sente bene ha un orecchio sano ma se comincia a non distinguere più le parole e i suoni deve farsi controllare da uno specialista. Sembra quasi una banalità ma non lo è affatto: se una persona non sente non riesce a parlare in quanto l’acquisizione del linguaggio nasce da un meccanismo di controllo celebrale........

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