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Fanano Schiarita sui problemi assistenziali che sono emersi in questi giorni a Fanano e Sestola.

Nella riunione che si è tenuta lunedì mattina in municipio a Fanano tra i tre sindaci dell’area (Stefano Muzzarelli per Fanano, Fabio Magnani per Sestola e Leandro Bonucchi per Montecreto) e la dirigenza Ausl (la direttrice sanitaria Romana Bacchi e il direttore del Distretto sanitario di Pavullo Massimo Brunetti) sono arrivati impegni concreti a risolvere i due nodi principali. A Fanano, il ripristino della possibilità del medico del Cau di uscire nell’emergenza in supporto al 118 (come accadeva prima del 1° marzo col Punto di primo intervento). A Sestola, la possibilità di visite nell’ambulatorio della guardia medica, stoppate dal 1° febbraio a favore della sola assistenza telefonica, e se necessario domiciliare.

Per Fanano, la soluzione sarà lo sviluppo del Cau quale “Cau di montagna” con specificità proprie, tra cui quella di un’integrazione con servizi ambulatoriali che consenta sinergie nell’ambito dell’emergenza urgenza.

«Un progetto a cui l’Azienda sanitaria stava già lavorando – specifica l’Ausl in una nota – ancora più rispondente ai bisogni specifici dei cittadini di queste aree, anche in riferimento alle particolari caratteristiche orogeografiche».

Insomma, si lavora a ripristino e potenziamento dello status ante, con l’impegno «a mantenere la qualità di un modello che su quel territorio è pienamente in grado di gestire le emergenze e che è puntualmente monitorato nei suoi indicatori proprio al fine di assicurare la migliore assistenza». Soddisfatto il sindaco Muzzarelli: «Noi chiediamo solo il ritorno a un sistema che funzionava in modo eccellente – osserva – ringrazio Ausl e Regione per la sensibilità dimostrata a trovare una soluzione in questo senso. Mi aspetto a questo punto che arrivino risposte positive già questa settimana». Sul caso ha presentato un’interrogazione in Regione la consigliera di Forza Italia Valentina Castaldini.

Sul fronte Sestola, è già deciso il ritorno al modello precedente il 1° febbraio: la guardia medica potrà tornare a visitare le persone che si recano in ambulatorio già da questo sabato. Ovviamente, a meno che non sia fuori per una visita domiciliare. In parallelo, funzionerà sempre la modalità di accesso al servizio per via telefonica attraverso il numero 800 032 032.

«Nello specifico di Sestola – spiega l’Ausl – si è ribadito che l’ambulatorio di continuità assistenziale sarà mantenuto aperto per le visite ambulatoriali durante i giorni festivi e prefestivi, così come saranno garantite le visite domiciliari sul territorio, mantenendo le stesse condizioni esistenti sino ad ora. Servizi che saranno garantiti anche durante i periodi di afflusso turistico».

Soddisfatti il sindaco Fabio Magnani e il vice Marco Bonucchi: «Siamo grati per la sensibilità mostrata nell’accogliere le nostre considerazioni – osservano – non era scontato, vista la penuria di medici che si registra in questo momento. Grazie alla dirigenza Ausl e un sentito ringraziamento al presidente della Regione Bonaccini e all’assessore Donini per aver tempestivamente contribuito a una soluzione positiva del problema, tenendo conto della particolarità di queste zone».

QOSHE - Fumata bianca a Fanano e Sestola: torna come prima l’assistenza sanitaria - Daniele Montanari
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Fumata bianca a Fanano e Sestola: torna come prima l’assistenza sanitaria

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05.03.2024

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Fanano Schiarita sui problemi assistenziali che sono emersi in questi giorni a Fanano e Sestola.

Nella riunione che si è tenuta lunedì mattina in municipio a Fanano tra i tre sindaci dell’area (Stefano Muzzarelli per Fanano, Fabio Magnani per Sestola e Leandro Bonucchi per Montecreto) e la dirigenza Ausl (la direttrice sanitaria Romana Bacchi e il direttore del Distretto sanitario di Pavullo Massimo Brunetti) sono arrivati impegni concreti a risolvere i due nodi principali. A Fanano, il ripristino della possibilità del medico del Cau di uscire nell’emergenza in supporto al 118 (come accadeva prima del 1° marzo col Punto di primo intervento). A Sestola, la possibilità di visite nell’ambulatorio della guardia medica, stoppate dal 1°........

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