modena

cronaca

SESTOLA. «Una lingua bianca di neve (artificiale) in mezzo al verde». Così ieri ilfattoquotidiano.it, tramite un video girato col drone, ha fotografato la situazione del Cimone, parlando di «sconfortanti immagini» che evidenziano il paradosso di un inverno che non arriva nel periodo più atteso, quello delle vacanze di Natale. In cui si scia solo grazie al superlavoro di questi giorni degli operatori del Consorzio (aperte tutte le stazioni) con l’impianto di innevamento artificiale, che ha cercato di salvare il salvabile in fatto di turismo. Meno male che c’è stato questo, per limitare i danni in quota. Ma nei paesi il peso dell’assenza di neve si sente tutto, con considerazioni preoccupanti soprattutto tra i negozianti. Le ha raccolte il vicesindaco di Sestola Marco Bonucchi facendo un giro in centro. E rilancia il loro allarme.

PRESENZE A -50-60%
«Tra i commercianti c’è forte preoccupazione per il momento, e la condivido pienamente – sottolinea Bonucchi – il periodo natalizio per noi vale la metà della stagione invernale, e stiamo vivendo una situazione molto vicina a quella del Natale 2022. L’assenza di neve ha portato a un calo di presenze del 50-60% rispetto a un Natale “normale”, con almeno un po’ di neve in giro. In quota, sulle piste del Cimone, gli operatori del Consorzio hanno fatto un mezzo miracolo riuscendo a innevare lo stesso diverse piste e permettendo comunque di fare sci di livello su un manto che è stato reso lo stesso performante. Va dato atto di questo sforzo eccezionale, e il paese – anzi tutti i paesi del comprensorio – non possono che esserne grati. Però c’è poco da fare: nei centri la mancanza della cornice di neve naturale influisce sull’attrattività. Ci sono meno persone in giro, e il commercio ne è fortemente penalizzato nel momento più importante dell’anno, decisivo in molti casi per far quadrare i conti. Sono giorni difficili, inutile negarlo».

RISCHIO CHIUSURE
Questa situazione, protratta ormai su due Natali, rischia di portare diverse attività storiche a chiudere. «Ho raccolto tanta sofferenza da chi ha un negozio e dalle associazioni di categoria – continua Bonucchi – anche pensieri di chiusura. Specie chi ha ormai una certa età, in un quadro così è spinto a pensare alla pensione. E in molti casi non ci sono giovani in grado di subentrare: un’attività che chiude adesso rischia di farlo per sempre. E questo per un paese turistico come il nostro avrebbe conseguenze devastanti: la desertificazione commerciale trascinerebbe tutto al ribasso, rendendo difficile anche il mantenimento dei servizi. Penso anche a un semplice distributore di benzina...».

L’APPELLO: «AIUTATECI»
Da qui l’appello alla Regione: «I ristori andati a impianti e albergatori per il Natale 2022 senza neve sono stati un’iniziativa centrata– rimarca Bonucchi – per cui siamo grati al presidente Bonaccini e all’assessore Corsini. Ma ora c’è anche un’altra fetta di economia che va aiutata: quella del piccolo commercio al dettaglio, quella delle botteghe che sono il cuore pulsante dei piccoli paesi di montagna. Non so quale possa essere la modalità, ma occorre un intervento di sostegno di fronte all’eccezionalità della situazione. Sono stati dati contributi ai giovani che prendono casa in montagna, o che rilevano l’impresa agricola del nonno: i frutti si sono visti. Ora bisogna pensare al piccolo commercio, che è parte integrante di un’offerta turistica».

QOSHE - Modena, senza neve crollo di turismo natalizio nei paesi dell'Appennino: «Siamo a -50%, aiutate i negozi o chiuderanno» - Daniele Montanari
menu_open
Columnists Actual . Favourites . Archive
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close
Aa Aa Aa
- A +

Modena, senza neve crollo di turismo natalizio nei paesi dell'Appennino: «Siamo a -50%, aiutate i negozi o chiuderanno»

3 0
30.12.2023

modena

cronaca

SESTOLA. «Una lingua bianca di neve (artificiale) in mezzo al verde». Così ieri ilfattoquotidiano.it, tramite un video girato col drone, ha fotografato la situazione del Cimone, parlando di «sconfortanti immagini» che evidenziano il paradosso di un inverno che non arriva nel periodo più atteso, quello delle vacanze di Natale. In cui si scia solo grazie al superlavoro di questi giorni degli operatori del Consorzio (aperte tutte le stazioni) con l’impianto di innevamento artificiale, che ha cercato di salvare il salvabile in fatto di turismo. Meno male che c’è stato questo, per limitare i danni in quota. Ma nei paesi il peso dell’assenza di neve si sente tutto, con considerazioni preoccupanti soprattutto tra i negozianti. Le ha raccolte il vicesindaco di Sestola Marco Bonucchi facendo un giro in centro. E rilancia il........

© La Nuova Ferrara


Get it on Google Play