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Un progetto atteso da anni che (forse) stavolta si farà per davvero: 120 milioni di euro per realizzare, o meglio completare, il collegamento tra lo scalo merci di Marzaglia/Cittanova e quello di Dinazzano (Casalgrande). Due fulcri per il settore ceramico che al momento non si parlano, se non attraverso il trasporto su gomma, leggasi camion. E dire che entrambi sono collegati alla rete ferroviaria, ma se lo scalo modenese viene approvvigionato dalla Milano-Bologna, quello reggiano dalla Sassuolo-Reggio Emilia. Per le aziende ceramiche sarebbe invece fondamentale un linea diretta, che è stata annunciata la settimana scorsa durante il convegno sulla mobilità a cui hanno partecipato anche il presidente Stefano Bonaccini e il ministro per i Trasporti Matteo Salvini.

Il progetto

«Si tratta di una nuova infrastruttura ferroviaria che connette gli scali di Marzaglia e di Dinazzano – fanno sapere i tecnici della Regione – Il collegamento ferroviario “dedicato ai traffici merci” si ritiene essenziale per un’integrazione operativa e funzionale dei due scali e per liberare l’attuale linea Reggio Emilia- Sassuolo dal traffico merci a favore di quello passeggeri. Due scali che devono convivere, proponendosi al mercato con distinti livelli di specializzazione. La bretella sarà collegata alla linea Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) Milano-Bologna a Rubiera e alla linea regionale Fer Reggio Emilia-Sassuolo a Dinazzano».

Da un punto di vista tecnico ci si affida a un studio di fattibilità vecchio di dodici anni: «In base a quel documento, elaborato da Fer nel 2012, si tratta di un collegamento di 16 chilometri di lunghezza di cui 9 di nuova costruzione». Questo perché un binario esiste già e arriva fino alle Acciaierie di Rubiera.

La nuova bretella sarà «a binario unico a scartamento standard, ovvero lo scartamento di tutte le ferrovie della regione. Vi potranno passare treni di qualunque dimensione. Il progetto è in fase di valutazione anche da parte di Rfi».

Rifacendosi a quello studio «il tratto di nuova costruzione parte dal binario esistente in prossimità delle “Acciaierie di Rubiera” e termina connettendosi allo scalo di Dinazzano; sviluppandosi sulla riva sinistra del fiume Secchia», dunque esclusivamente in territorio reggiano.

«Il costo stimato nello studio di fattibilità del 2012 è pari a circa 55 milioni di euro, che attualizzati al giorno d’oggi corrispondono a circa 110-120 milioni di euro».

La realizzazione della bretella ferroviaria «interessa i due scali che complessivamente movimentano circa 4,7 milioni di tonnellate all’anno». Numeri enormi che, tuttavia, non possono ancora definire quanta merce viaggerà sulla nuova linea: «La quantità di merci che interesserà direttamente il ramo sarà definita in base ad uno studio successivo relativo all’organizzazione dei nodi logistici», aggiunge ancora la Regione.

Non ci sarà alcun impedimento rispetto alla futura bretella autostradale Campogalliano-Sassuolo: «I due tracciati non sono in affiancamento in quanto i corridoi previsti sono rispettivamente in sinistra (linea ferroviaria) e destra Secchia (Campogalliano-Sassuolo)», quindi treni nel Reggiano e auto nel Modenese.

QOSHE - Sassuolo, treni Dinazzano-Marzaglia. «Un progetto da 110 milioni» - Giovanni Balugani
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Sassuolo, treni Dinazzano-Marzaglia. «Un progetto da 110 milioni»

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02.04.2024

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Un progetto atteso da anni che (forse) stavolta si farà per davvero: 120 milioni di euro per realizzare, o meglio completare, il collegamento tra lo scalo merci di Marzaglia/Cittanova e quello di Dinazzano (Casalgrande). Due fulcri per il settore ceramico che al momento non si parlano, se non attraverso il trasporto su gomma, leggasi camion. E dire che entrambi sono collegati alla rete ferroviaria, ma se lo scalo modenese viene approvvigionato dalla Milano-Bologna, quello reggiano dalla Sassuolo-Reggio Emilia. Per le aziende ceramiche sarebbe invece fondamentale un linea diretta, che è stata annunciata la settimana scorsa durante il convegno sulla mobilità a cui hanno partecipato anche il presidente Stefano Bonaccini e il ministro per i Trasporti Matteo Salvini.

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